venerdì 25 ottobre 2013

L'Europa gli Imperi e la conquista della sovranità nazionale V

L'Europa gli Imperi e la conquista della sovranità nazionale
Parte V : 1914 ad oggi

Europa di 1919
Arriviamo alla guerra di 14-18 che sarà il massimo della distruzione dei paesi di Europa. Si Finirà nel 1918 con il crollo degli imperi centrali, il II Reich e l'Impero austro-ungherese. E di 1919 a 1923 apparirà l'Europa dei trattati di pace con il smembramento di questi due imperi, l'impero tedesco non è quasi toccato, quello austriaco pero fini a pezzi. Questi trattati sono stati fatti malissimo notevolmente sotto l'influenza del presidente Wilson, e i suoi 18 punti, poiché si riconosceva il principio di avere nazione in funzione della nazionalità, di una parte e si tagliava mezzo nazionalità di una altra parte. Jacques Bainville in 1919 spiega che questi trattati ci portano direttamente verso un altra guerra...dice testualmente in 1919 “ci vuole solo il tempo alla Germania di trovarsi un leader”. Sapiamo che questo leader è stato trovato...


Ligne Maginot
Arrivati in 1940, dove si spiega ai Francesi che tutto va bene, che abbiamo una "ligne Maginot" che  permetterà di poter sopravvivere a tutto, e chi dice che non è vero, si vede messo di lato. Charles De Gaulles ha scritto durante tutti gli anni 1930 che occorre sbrigarsi ad avere un piano B. Ma, nello stesso modo come l'UPR, tramite François Asselineau da tanti anni dichiara che bisogno avere un piano B rispetto all'euro che distrugge tutto, i dirigenti corrotti l'hanno chiuso in una gabbia amministrativa senza lavoro per avere osato chiedere di pensare a un piano B, nello stesso modo, hanno fatto nessuno caso delle parole di de Gaulles.  
cari armati tedeschi  invadendo la  Francia
aquila del III reich
Il risultato quando si ha questa politica dello strucco, sono le grande sconfitte.
In 40, si è visto riapparire un nuovo impero in Francia con ancora il suo aquila, quello dei nazisti. Ancora una volta, la storia non si ripeta ma balbuzia.


 Medaglia Tedesca di 1938
con Hitler e l'orbe imperiale
Ed ecco una medaglia, ricordate l'orbe imperiale simbolo di impero universale, di potere spirituale, Vediamo di un lato l'orbe e dell'altro l'effigie di Hitler.
Un altra medaglia del momento interessante è una medaglia tedesca di Karl Goetz, di 1940. Si vede il ritratto di Hitler e a destra una quercia con gemma, con tre date.
 Hitler e i tre Reich
936 quando Ottone I creo il Sacro Impero Germanico, il primo reich, 1871, il reich bismarkiano quando Otto von Bismarck, ha consigliato a Guglielmo I di proclamarsi imperatore nella “Gallerie des Glaces” e poi 1940, il III reich.
Cosa dobbiamo capire di questo, semplicemente che è la volontà imperiale che è causa delle guerre e non la volontà delle Nazioni come cercano sempre a farcelo credere. E' molto più complicato, viene di una Nazione che decide di mutarsi in un impero, e decide di imporre sua legge alle altre Nazioni. La Francia lo fu sotto Napoleone, come l'ha fatto capire Eugène de Beauharnais, la Germania lo fu, l'Italia lo fu con Caesar, Bizanzia lo fu, l'impero Zarista lo fu...Oggi in un modo si può dire che tutti i governi (quasi) dell'ue sono imperialisti, volendo imporre la loro visione dell'UE agli altri, e c'è l'impero che vince e gli imperi che perdono, ma chi non vuole uscire senza se e senza ma non metta la sovranità nazionale al posto suo, quello di una comunità di destino reale costruito per secoli con dolori e sofferenze.


Bandiera dello stato francese 
sotto Petain 1940-1944
La terza Repubblica si fini in 1940, con il voto che da i pieni potere al Marescialle Petain, solo 80 su 649 deputati rifiutano, e arriva un nuovo regime, un regime di collaborazione, e meraviglia dell'araldica... sulla la bandiera del maresciallo con la “Francisque” ritornano il blu e le stelle d'oro.
Decisamente, ogni volta che le stelle d'oro ritornano presso la bandiera tricolore, è sempre sempre, sempre, sempre .. da secoli, per dire ai francesi che la sovranità non è loro e quando si vuole imporre al popolo decisione che non vuole..
De Gaulles a Londra
Nello stesso tempo, e questo permetta di vedere i due lati della Francia, nello stesso momento, Charles De Gaulles, il 18 giugno 1940 va a Londra, dice, "le dernier mot est-il dit, l'esperance doit-elle disparaitre, la défaite est-elle définitive, Non ! Quoi qu'il arrive, la flamme de la résistence française ne doit pas s'éteindre et ne s'éteindra pas !!" cioè "L'ultima parole è pronunciata ? La speranza è sparita ? La sconfitta è definitiva ? NO ! Qualsiasi cosa può succedere , la fiamma della resistenza francese non deve spegnersi e non si spegnerà."

Quelli dello CNR
Ma si esce della guerra, si fa anche un programma per i Francesi prima che la guerra sia finita, questo programma è stato motivato dal fatto che gli Americani volevano mantenere lo stesso governo in Francia che collaborava con i nazisti, quindi cambiare padroni ma niente sovranità..Rimane questa frase di Roosevelt nella storia dopo l'operazione Torch a Alger alla fine 1942: "Tratto con Darlan perché Darlan mi da Alger! Domani tratterò con Laval se Laval mi da Parigi!". Darlan comandava Le base francese in nord africa sotto l'autorità del governo di Vichy. Allora volendo non solamente cambiare tutela ma pulire integralmente la bandiera di queste stelle e rendere al popolo quello che 150 anni di lotta aveva riuscito a cambiare nelle mentalità, hanno previsto questo programma nel 1943, programmo accettato da organizzazione di tutti  bordi e colori politiche e a partire di questo furono creati i servizi sociali, le pensione, il diritto di voto alle donne, si nazionalizza le ditte come Renault che avevano collaborato con l'occupante, si nazionalizza qualche banche, si nazionalizza il gas e l'elettricità, si prova ad avere sindacati indipendenti, etc... 
 
 E si ritrova la bandiera pulita da tutto ciò che ripresentava un potere altro di quello del popolo, le stelle e il blu. Si è riconquistato una volta di più questa sovranità nazionale, cosi debole quando non ci si fa caso, che deve essere difesa senza fermarsi, senza girare gli occhio, ci fu dunque dopo il governo di Vichy, la IV Repubblica e poi nel 1958 la V Repubblica francese voluta di de Gaulles per più stabilità.


Il Programma del CNR fu un inferno per l'oligarchia che aveva trovato molto comodo gli anni 30 e la guerra per fare lavorare a basso costo la popolazione e arricchirsi vergognosamente. Questo programma è proprio il nemico della confindustria francese (MEDEF) e internazionale che vogliono di nuovo, che il popolo lavora a basso costo, che gli acquisti sociali spariscono sotto falso pretesto che c'è il debito, che c'è la concorrenza della globalizzazione, tutto ciò che fu creato specificamente dai trattati europei dal 1992 in poi ma nella dritta logica sin dalla CECA di 1951...
E infatti il vice presidente dello MEDEF disse nel 2007:

Denis Kessler, il 4 ottobre 2007 :"Il modello sociale francese è puro prodotto del Consiglio Nazionale delle Resistenza. Uno compromesso gollista e comunista. E' piu che mai tempo di riformarlo,e il governo ci lavora (...). Si tratta oggi di uscire di 1945, e di disfare metodicamente il programma del CNR ! "




Arriviamo al momento di riassumere questa seria di articoli, e c'è un dettaglio che non si è potuto perdere lungo gli articoli e che proviamo a concentrare in questa immagine che vale forse più di un lungo discorso:



In conclusione vediamo che la sovranità nazionale è una cosa che non va da se,  che è sempre sotto attacco di una volontà imperiale simbolizzata a traverso gli secoli dalle stelle d'oro e dalle aquile (per trovare le aquile di oggi , vi lascio cercare da soli) e che questa sovranità nazionale deve essere difesa dagli cittadini. In caso contrario, ritorna il feudo e esattamente come per ogni volta che un dirigente tradisce la Nazione, che preferisce sacrificare gli ideali di un popolo intero per la sua carriera sottomettendosi a un potere che egli crede più forte, dubitandosi della Nazione stessa, essendo staccato della Nazione, i due non comprendendosi più, ogni volta è un ritorno in dietro nelle conquiste sociale. Altro che "per il futuro", altro che "occorre a prepararci contro la Cina", siamo solo in una fase, come furono già tante volte nella storia, in una fase dove una casta egemonica vorrebbe diventarlo ancora di più, distruggendo una dopo l'altra tutte le conquiste sociale acquisite con lotta e sangue per secoli.

Nel prossimo articolo finiremmo questa seria su una cosa essenziale nella sovranità nazionale, che è un sistema comunque giovane e che merita di essere difeso e migliorato, è il fatto che si trova ancora troppo assoggettato al tradimento possibile delle élite.

fonte traduzione Gigi Houille



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Max Frisch 




lunedì 21 ottobre 2013

L'Europa gli Imperi e la conquista della sovranità nazionale IV



L'Europa gli Imperi e la conquista della sovranità nazionale
Parte IV : la terza Repubblica


Quello che accade è un disastro per la Francia il ritorno della minaccia degli imperi, il 18/01/1871, i prussiani sono a Parigi perché la Prussia da quanto Luigi XV ha dato la Silesia a Federico II con il trattato di Aix la Chapelle, la Prussia è diventata potentissima notevolmente con un gran principe e un gran capo di nome Otto von Bismarck, e chi dopo la battaglia di Sadowa contro l'Austria nel 1866, va fare crescere suo territorio. E dopo la vittoria e la trappola grossolana dove è caduto Napoleone III, suo territorio cresce ancora. Allora l'orgoglio cambia campo e Otto von Bismarck consiglierà a Guglielmo I di Hohenzollern di rialzare a sua volte l'aquila e il titolo di imperatore (Kaiser). Vediamo sotto la scena nella "galerie des glaces  di Versailles". A sua volte come lo fecero, Carlo Magno, Ottone I, Napoleone I, Napoleone III, va volere essere alla testa di un impero che avrà come scopo di reggere il mondo. E per umiliare al massimo i Francesi, si proclamò Kaiser a Versaillles il 18 gennaio 1871 data anniversaria per i prussiani e il loro dominio.
Proclamazione del II Reich a Versailles, a destra l'aquila  dell'impero, e la bandiera con la croce teutonica
 
Questo II Reich succede al Santo Impero Romano Germanio fondato da Ottone il grande e abolito da Napoleone I dopo 9 secoli di esistenze. E' dotato di due assemblee, uno reichtag di cittadini, senza reale potere, (assomigliando molto al attuale parlamento europeo) e uno bundesrat dei Stati, nel quale predominano i prussiani. Il risultato è quello: uno nuovo impero minaccia la Francia.

Ecco cosa è diventato il II reich con i prussiani originalmente del oriento della Germania, con in colore i territori che ha conquistato con, tra altri, l'Alsazia Mosella tolta alla Francia  nel 1870 e che va cristallizzare amarezza tra Francesi e Tedeschi fino alla prima guerra mondiale.
pensons-y toujours n'en parlons jamais” sia "pensiamoci sempre, parliamone mai" si diceva tra il popolo e va nutrire questo sentimento di vendemmia che avrà qualche causa nell'ingaggio della prima guerra mondiale. (per schuman - padre dell'Europa, no pero)


Dunque in questo anno di 1871, la Francia era divisa in due: 
Di una parte la commune de Paris”, con la bandiera tutta rossa, primo governo rivoluzionare della storia. Ne parlerà molto Markx, durerà del 18 marzo 1871 al 28 maggio 1871. E' una Francia che non accetta di rendersi  dopo l'abdicazione di Napoleone III e che vuole difendere Parigi contro i Prussiani, un popolo che non vuol dare ai  Prussiani i canoni di Parigi.

Dell'altra parte i "Versaillais" con il governo di Thiers che lui accetta le condizioni di Bismarck. La storia le ricorda con questo nome perché vedendo che il popolo di Parigi non accettava la sconfitta e voleva combattere, al posto di dimissionare, si sono trasferiti a Versailles. Più o meno l'esatto contrario di ciò che era accaduto alla rivoluzione francese quando il popolo volendo avere un occhio sul re, lo fecce venire di Versailles a Parigi.
 La comune è un momento importante nella lotta per la sovranità nazionale perché ha permesso al popolo, quello vero, di avere la gestione di una città come Parigi, lo era obbligato visto che le élite avevano fuggito a Versailles. Ad esempio di cosa ha fatto la comune, lo storiografo Henri Guillemin racconta che è l'unico momento della storia della città dove i conti sono scritti con i centesimi compresi  e con la minima percentuale di sbagli !
Enrico di Borbone
La comune finirà in strage con grandi massacri, la settimana di sangue con molto esecuzioni e la domanda riviene, che facciamo, che regime prendiamo... una grande parte della destra si gira verso il Conte di Chambord, successore di Carlo X, si chiama, Enrico allora tutti lo chiamano già Henri V, perché sarà il nuovo re, c'è una maggioranza monarchica tra i deputati, quelle per Enrico di Borbone conte di Chambord, si chiameranno i legittimisti perché sono per il discendente diretto di Luigi XV... e gli dicono, la solo cosa che occorre fare per accedere al trono, è di accettare la bandiera tricolore, che è quella della sovranità nazionale, significa che Henri sarà re ma che ci saranno anche deputati eletti dalla nazione e che il re non avrà tutti i poteri, una monarchi costituzionale e non una monarchia assoluta... allora il Conte di Chambord, Henri, rifiuta il trono ... e dirà : “ma personne n'est rien, mon principe est tout”  mia persone è niente, mio principio è tutto”. 
Enrico futuro re, allora che tutto è pronto per lui e il suo sacro dice, andrò sul trono solo con la bandiera dei miei antenati, ovvio una monarchia di diritto divino, quindi la Francia non è ritornata alla monarchia.
Fatto per il Sacro di Enrico V
Diranno nella storia che Enrico rifiutò il trono per un colore di bandiera. E' molto più importante di questo. E' perché esistevano due modi di pensare i potere pubblici, lui voleva che il popolo non ebbe niente da dire, e anche i suoi sostenitore a quel momento non poterono più accettare questo. Finalmente 80 anni dopo la rivoluzione francese, anche i monarchici pensarono che una monarchi assoluta non si poteva più fare. Per suo sacro previsto nel 1871, uno carrozzo era già preparato, magnifico, fatto specialmente, di marca Binder, e con bardatura Hermes, e sul suo carrozzo figurano giustamente queste fiori di giglio, ed è giustamente questo principio che una maggioranza di Francesi, anche tra i monarchici, anche a destra non volevano più !!! I Francesi volevano avere a partecipare nella direzione, l'orientamento del paese.

E cosi si istalla la terza Repubblica, avanzando poco a poco e fatta da uno semplice ammendamento votata a debole maggioranza con l'ammendamento Wallon che dice semplicemente: "il presidente della Repubblica è eletto per 7 anni.". Wallon disse : "mio ammendamento non proclama la terza Repubblica, ma la fa !
Non ci fu costituzione per la terza Repubblica, perché c'era una maggioranza di monarchici al parlamento e speravano anche dopo l'ammendamento che la monarchia ritornasse al potere, inoltre Thiers o Mac Mahon, presidenti della Repubblica erano noti monarchici. Cosi i testi di legge si fecero poco a poco. Ma possiamo notare l'affare del 16 maggio 1877 dove il presidente Mac Mahon ha voluto fare prevalere una idea quasi monarchica della presidenza della Repubblica, e dove l'assemblea finalmente in maggioranza repubblicana con tra altri Gambetta in avanscena rifiutò l'idea Macmahoniana.
La terza Repubblica partecipò alla fondazione della Francia di oggi, con Jules Ferry nel 1881 che fondo la scuola primaria gratuita, che è una rivoluzione, 29 marzo 1882, l'insegnamento primario obbligatorio per bambini maschi E femmine, gratuito e laico. (cose che aveva già fatta la commune di Parigi in realtà ma furono  istituzionalizzati li).
Oggi ancora molti paesi non hanno questo e anche in Francia poco a poco, sparisce notevolmente la gratuità, e con il comunitarismo anche la laicità ha tendenze a sparire.
Jean Jaures
Mentre il 9 dicembre 1905, fu Aristide Briand che fa votare la legge di separazione tra chiesa e Stato notevolmente con un gran discorso di Jean Jaures messo in video. Essere repubblicano per un francese significa, rifiutare il comunitarismo, cosa che purtroppo oggi si dimentica molto. Ma queste legge sono grande conquiste della Repubblica e fondano il patto repubblicani di oggi del quale molto paesi in via di sviluppo si ispirarono come notevolmente i paesi governati dal partito baas in medio oriente, i paesi i più progressisti rispetto ai loro vicini e che sotto pretesto di "portare la pace", il pretesto di tutti gli imperi della storia, l'impero euro-atlantista gli fece e fa ancora la guerra. Poi, essere repubblicano è sapere, come l'ha detto Jaures che “la patria è l'unico bene di quelli che non hanno niente.”  Essere repubblicano in Francia significa volere l'uguaglianza di tutti i cittadini, qualsiasi è la loro età, sesso, condizione, religione, convinzione, e origine. Sono queste le conquiste della terza Repubblica con la sovranità nazionale.

Rimaniamo lucidi siamo ancora lontani della sovranità nazionale come la possiamo intendere oggi. La sovranità nazionale, non va da sé, e se ci sono elezione sono lontani del suffragio universale già chiesto dal 1848. Ma come ci vorrà un secolo per avere una Repubblica un po stabile, ci vorrà un secolo per avere il suffragio universale diretto.
Il prossimo articolo inizierà dalla prima guerra mondiale.

fonte traduzione Gigi Houille



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Max Frisch 




giovedì 17 ottobre 2013

L'Europa gli imperi e la conquista della sovranità nazionale III




L'Europa gli imperi e la conquista della sovranità nazionale
Parte III: 1814-1870


I/ La sovranità di diritto divino
II/ Dalla Rivoluzione alla restaurazione
III/ 1814-1870
IV/ La terza Repubblica
V / 1914 ad oggi
VI/ Il tradimento delle élite



Stemma della monarchi 1830
Stemma della monarchia 1814



Dal 1814 al 1848 siamo sotto sovranità di diritto divino con il ritorno dei Borboni buttati fuori alla rivoluzione  nel 1792 e voluto nel 1814 dagli imperiali europei; nel 1830 ci fu una rivoluzione perché il sistema fu imposto dal estero quindi no stabile ma questa rivoluzione che inizio contro le "ordonances" di Carlo X fu deviata e, con manovre politichese dalla parte di certi deputati, si cambiò solo dinastia e si diede il potere ai cugini di Orleans con Luigi Filippo. E questa II Repubblica che avrebbe potuto nascere a questo momento in 1830 fu uccisa nell'uovo.


***


In 1848 ci sarà una nuova rivoluzione nella Francia instabile, si crea questa volte la II Repubblica e in questa II Repubblica si fanno molte medaglie:

Gloria ai cittadini francese
che hanno ripristinato la Repubblica
Giuriamo di mantenere la Costituzione
Guerra ai tiranni Gli uomini sono uguali davanti la legge
Il genio della Libertà
scrivendo la Costituzione di 1848
E si ripristina la bandiera tricolore che era già riaccettata da Luigi Filippo per essere preciso, ma vediamo sparire i simboli della sovranità celeste.
Una volta di più, il popolo francese impone sua volontà ai poteri europei. La rivoluzione di 1848 si ritrovò in una seria di movimenti di liberazione nel resto dell'Europa, ed è ancora una volte la Francia che ne avrà spinto la vigore anche se finirono male e anche per colpa di Luigi Napoleone. Rimane che fu un periodo dove si sono viste moltiplicare la quantità di giornali e si trasmisero più intensamente le idee delle luce. Fa pensare a questa frase di De Gaulle nel suo discorso di Londra il primo marzo 1941:
La Francia da esempio alle Nazioni
 “Esiste un patto 20 volti secolare tra la grandeur della Francia e la libertà delle Nazioni".
Ecco a destra, il genio della libertà, la statua al vertice della colonna piazza della Bastille. Si toglie le catene che lo imprigionavano e con questa fiamma porta la libertà al mondo. 
A sinistra un altra medaglia, "La Francia da esempio alle Nazione"; perché, ancora una volta, i Francesi in 1848, come in 1830 e in 1789 non hanno aspettato di essere raggiunti da altri popoli perché se tale sarebbe stato il caso, aspetterebbero ancora … 



***


Ma la sovranità nazionale non è una cosa che va da se e solo 3 anni dopo, arriviamo al golpe del 2 dicembre 1851, poiché il primo presidente della Repubblica che fu eletto, Luigi Napoleone Bonaparte, nipote di Napoleone I, decide di fare come suo antenato e decide di ricreare l'impero, e logicamente ritorna l'araldica celesta sulla bandiera con non stelle o fiori di giglio, ma le ape d'oro, e il suo stemma al centro, tutti simboli di sovranità celesta. Creando il secondo impero, Napoleone III evacuò il problema delle elezioni e da ora il potere è lui, la sovranità nazionale sparisce di nuovo e la II repubblica non è più. Ci riferiamo ancora alle medaglie che sono state coniato per il secondo impero : 
 
Moneta di 100 franchi di napoleone III
"Onore agli pacificatore dell'oriente"














Medaglia satirica su Napoleone III
Si può cliccare sull'immagine di alta qualità della moneta di 100 franchi di Napoleone III per vedere non solo l'aquila ma anche l'orbe o le ape, le croce, tutti i simboli di sovranità di diritto divino. E perché l'impero si dotta sempre di valore di pace del  'rex pacificus' provenendo del potere spirituale da quando il cattolicesimo e religione dei re, coniarono anche questa medaglia di sinistra dove l'alleanza degli imperi alla vittoria in Crimea "portarono la pace". Le guerre per 'portare la pace' di oggi non hanno niente di nuovo nella storia, e solo una caratteristica sistematica di una voglia imperiale. Come gli imperi portarono la pace imponendo Luigi XVII nel 1814 ai Francesi, la loro opera pacificatrice è girata questa volte contro la Russia.
E la storia fu cosi che come tutti gli imperi del mondo anche questo spari e si fecce una moltitudine di medaglie ironiche su Napoleone III e il suo impero che visse meno di 20 anni. Qui  a destra con il casco a punto bismarckiano e sul rovescio, il Vampiro napoleonico.

E nel 1870, dopo Sedan e la capitulazione di Napoleone III, si crea in fretta la terza Repubblica ma senza volgia, solo che a Parigi, il popolo è armato è non accetterebbe il ritorno della monarchia. Inoltre non si fa nemmeno costituzione per questa Repubblica, si ritirano i simboli dell'Impero napoleonico e c'è la questione a quel momento: Cosa diventerà la Francia in 1870 ? Sapendo che nel XIX secolo furono già tre diverse dinastie al potere, e le tre lo persero (Luigi XVIII e Carlo X dei Borboni di Luigi XV, Luigi Filippo dei duchi d'Orleans, e Napoleone ) ! E sapendo che ci fu due tentativi di Repubblica, tutte due finite in dittatura imperiale !
A questo momento una maggioranza di francese sono ancora tentati dalla monarchia ma sono divise tra i successori di Carlo X, del duca di Berry, e quelli di Luigi Filippo, poi ci sono gli bonapartisti, e poi i repubblicani, tutto questo fa una struttura molto instabile. 
Quale sarà la via che prenderà la Francia  nel 1870 ? A quello momento nullo lo sa, la sovranità nazionale non è una cosa che va da se 80 anni dopo la rivoluzione francese. Ci vorrà lotta, durissima, ferocissima lotta ancora. 
Vedremmo nel prossimo articolo cosa è successo rispetto a quello che si era previsto in questo periodo rimasto nella storia francese come "la commune".

fonte traduzione Gigi Houille



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Max Frisch 



martedì 15 ottobre 2013

L'Europa, gli imperi e la conquista della sovranità nazionale II



L'Europa gli  Imperi e la conquista della sovranità nazionale
parte II :
Dalla Rivoluzione alla restaurazione


Abbiamo mostrato nell'articolo precedente cos'è la sovranità di diritto divino attraverso gli imperi che hanno vissuti in Europa e le sue simboli tra cui, la croce, le stelle, i fiori di giglio, l'orbe in oro di preferenza. Arriviamo adesso all'inizio della lotta per la sovranità nazionale. La rivoluzione francese o appena dopo, il 14/09/1791, si fa la prima costituzione francese. Il re promise di seguire questa costituzione e si è fatta una medaglia commemorativa: “Giuro di essere fedele alla NAZIONE e alla legge” e sul verso "Non ho più dubbi sulla voglia del popolo: Accetto la costituzione".
Luigi XVI accetta la costituzione e giura di essere fedele alla Nazione il 13/09/1791
La Nazione è il popolo che ha preso la sua sovranità, è questo la Nazione. Non è un concetto di destra o di sinistrae neanche degli estremi, è un concetto che dice che è il popolo che ha deciso che adesso la sovranità è per la comunità, è nel popolo.
Tra virgolette, non per dire se oggi si deve essere di destra o di sinistra, ma per dire che quando uno o l'altro rivendica storicamente la paternità della Nazione, è una buffala ! Aggiungiamo che una nazione ha bisogno di forze di sinistra e di destra per essere sana, in altro caso, il disequilibrio peggiora tutte le situazioni quindi storicamente e nella creazione della sovranità nazionale, è giusto dire che destra e sinistra rappresentano visione conservatore e progressiste ma oggi è la Nazione in pericolo !! Allora dobbiamo tutti dimenticare quello che ci divide per mettersi insieme in quello che ci raggruppa ! Il clivaggio destra sinistra non è un sistema adeguato per salvare un paese in pericolo di scomparire ! Possiamo anche aggiungere che se, nel luglio 1789, i Francesi avessero aspettato che gli altri popoli d'Europa venissero con loro prima di prendere la Bastille, cosa sarebbe successo ? NIENTE ! Nello stesso modo chi dice, occorre uscire dell'euro ma in accordo con i greci, i spagnoli, questi qua, quelli là, etc... potrà accadere solo un 30 febbrai, allora che il primo popolo che ce la fa, avanti tutto, ma dal momento che uno dice bisogno a mettersi d'accordo prima, non accadrà niente perché gli interessi nazionale non sono i stessi !!

Bandiera francese
Si passa dunque alla monarchia costituzionale, o si avrebbe dovuto perché il popolo scopra il tradimento della famiglia reale, che non rispetta la costituzione e allora arrivano gli eventi che sappiamo...la fine della monarchia e l'arrivo della bandiera tricolore francese, che non appartenne alla famiglia Le Pen come ci vogliono fare credere in Francia... Il blu e il rosso sono i colori di Parigi, (Saint Denis e Saint Martin i protettori medioevi di Parigi). Adesso il blu e il rosso rappresentano destra e sinistra, e il bianco mezzo ha perso o si è pulito dei fiori di giglio, significa che il potere è da conquistare, non c'è più sovranità divina, celeste, adesso è nella Nazione, nel popolo. E sarà la destra e la sinistra che proporranno al popolo vie diverse per gli affari della nazione. Ecco la significazione di questa bandiera !

La conquista della sovranità nazionale non è una cosa che è andata da sé, e non è ancora oggi una cosa che va da sé, nella lotta per la sovranità nazionale la prima repubblica fine al 1804 mantene la bandiera della sovranità nazionale, la bandiera tricolore. È il primo Consolato 1792-1804.


*** 

Aquila del Primo Impero
Pero, Bonaparte dopo esser stato il eroe della Repubblica, purtroppo decidé di fare come Carlo Magno, come Ottone I, anche lui cadrà nello mito dell'impero universale, è il giovane capo rivoluzionare deciderà in un colpo, perché i successi gli danno l'orgoglio (come dice anche la Bibbia di Alexandro Magno) di resuscitare l'impero, ma questa volta, sarà la Francia in testa di questo impero. Allora fa venire il Papa Pio VII a Notre Dame di Parigi, PioVII è quasi prigioniero ma alla differenza di Carlomagno a chi Leone III pone la corona sulla testa, Napoleone prende la corona, e se la pone sulla testa lui stesso per dire al Papa, siete qui solo come mio vassallo !

Bandiera della guardia imperiale con tutta l'araldica cosmica
Napoleone I con l'orbe imperiale
Napoleone I riprende anche lui, il simbolo dell'aquila, come l'Impero Romano, l'Impero Bizantino, come Ottone I, e anche, ancora, l'orbe imperiale, in questa periodo della storia è la Francia che cade in questa illusione dell'impero universale, allora ovviamente lo sappiamo, il primo impero mantene la bandiera tricolore, ma ecco il ritorno dell'araldica cosmica, il N in oro, gli aquile in oro, la ape in oro, le ape che prendono il posto delle stelle o dei fior di giglio. 
Impero Napoleonico al suo massimo
Tutti questi simboli significano che Napoleone toglie la sovranità nazionale, e crea la sua propria dinastia che ha bisogno di una sovranità cosmica per giustificare il suo potere, e fare capire al popolo che non ha più niente da dire... Napoleone va avere famose vittorie, va creare un impero francese, in verde scuro con 130 provincie (département), in verde chiaro Stati vassalli che darà in gran parte ai membri della sua famiglia, Stati alleati da matrimonio... ma Napoleone non arriva a unificare l'Europa, ci manca, il Portogallo, il regno unito, la Svezia, l'impero ottomano, allora quello che fa è abolire il sacro impero romano germanico, dopo 9 secoli di esistenza, l'abolisce perché considera che adesso l'impero è lui.
La vittoria di Austerlitz mostra il successo strategico di Napoleone ma rispetto a questo, bisogno mai inorgoglirsi, ecco la parole di Eugène de Beauharnais, figlio adottivo di Napoleone I e vice re d'Italia, nel 1809, quando Napoleone era al massimo della gloria :
L'imperatore sbaglia sulla situazione dell'Europa. Forse i sovrani che devono supportare un apparente aumento di potenza sbagliano essi stessi sulle disposizioni dei loro sudditi.
Ma le Nazioni non sbagliano del dominio che esercita sopra di loro una sola Nazione, o piuttosto uno solo uomo. Non saranno mai i nostri alleati in buona fede, queste persone la cui sconfitta ha fondata nostra gloria e e che i nostri successo la loro rovina.
Già umiliati come sconfitti, come dipendente, hanno visto i loro sovrani ricevere nella propria  capitale ordine di un sovrano più grande e le vedono ora chiamati nella sua come per adornare il suo carro..
Le umiliazioni che pesano sopra le Nazioni intere portano prima o poi la raccolta di vendetta.

raportato da Achille de Vaulabelle in un grande libro : “l'histoire des deux restaurations”nel 1858, sono parole di Eugène de Beauharnais, era abbastanza premonitore dire questo nel 1809.

le Nazioni non sbagliano del dominio che esercita sopra di loro una sola Nazione...Non saranno mai i nostri alleati in buona fede”. Le umiliazioni che pesano sopra le Nazioni intere portano prima o poi la raccolta di vendetta”. Queste verità sono verità eterne di tutta la storia del mondo !

***
Angelo di pace allo Zaro di tutte le Russie 1814

Nel 1814 Napoleone perde il potere, anche se ritornò brevemente per i 100 giorni nel 1815, ma in 1814, gli Stati europei, decidono di imporre ai Francesi, il ritorno dei Borboni, allora il Re di Prussia Federico Guglielmo II viene a Parigi è la monete di Parigi conia una medaglia, un angelo di pace, con scritto, Gallia reddita europae = la Francia resa all'Europa. 

 
Angelo di pace all'imperatore della Prussia 1814
Viene anche Francesco I Imperatore d'Austria egli fanno la stessa moneta, Gallia reddita europae. E lo Zaro Alessandro I di tutte le Russie, e ancora la Francia resa all'Europa, il pacificatore dell'Europa: vale a dire che la Francia battuta da truppe coalizzate che ritornano per imporre i Borboni che i Francesi avevano schiacciati alla rivoluzione. Queste medaglie lo attestano con il titolo che la "Francia è resa all'Europa."

Angelo di pace  all'imperatore d'Austria 1814
Vediamo il ritorno dei fior di giglio al centro delle medaglie per rendere la Francia all'Europa, come del tempo di Dante e di Fillippo IV, o come l'attacco dei eserciti coalizzati contro la Francia rivoluzionaria come a Valmy, l'Europa è un principio reazionarie.
Invocare la necessità di allineare la Francia sul resto dell'Europa ha sempre stato storicamente il modo di reprimere la volontà francese di libertà politica e sociale, e d'indipendenza nazionale.


Luigi XVIII imposto dagli Imperatori europei
"porta la pace del mondo" nel 1814
Luigi XVIII rimettendo la
 Carta costituzionale 04/06/1814
Allora gli imperiali fanno ritornare di esilio dopo 23 anni, il fratello del re, Luigi, che diventerà Luigi XVIII che aveva fuggito di Francia nel 1791 per cercare aiuto dei re europei contro il popolo francese. E su quali motivi ritorna a regnare ? Perché Porta la pace del mondo !!” come è scritto sulla medaglia di sinistra. Ancora una volta, l'Europa imponendo alla Francia misure contro-rivoluzionarie, in nome della pace !

Stemma della "restauration"
E non solo questo, ma Luigi XVIII decide anche di accordare ai Francesi una Carta costituzionale, sotto richiesta della Prussia, la Russia e l'Austria. Allora vediamo questa medaglia, a destra, c'è Luigi  XVIII che da una Carta che ha scritto lui sul funzionamento dei poteri pubblici, ed ecco nobili, che l'approvano mettendosi quasi a ginocchio.
E allora vediamo apparire una cosa straordinaria, la bandiera francese tricolore sparisce in un colpo ed entriamo nella “restaurazione” di 1814 a 1830 e si vede riapparire i fiori di giglio di nuovo, la prova della sovranità celesta, questa volta su fondo bianco. Il popolo non ha più niente da dire e la rivoluzione non è mai avvenuta. 
 
Già dal 1815 si vede una tipologia estremamente esplicativa della storia.Vediamo chiaramente la differenza tra sovranità nazionale di un lato e sovranità celesta di un altro.

Si vede la differenza sulle medaglie, tra un dirigente che è obbligato di accettare una costituzione che non ha scritto lui, Luigi XVI nel 1791, e a destra Luigi XVIII che accorda un testo al popolo a ginocchio



La prossima parte avanzerà nel XIX secolo, dove i Francesi sottoposti a un sistema che avevano già rifiutato, la stabilità politica essendo impossibile, solo potrà continuare la conquista della sovranità nazionale.


fonte traduzione Gigi Houille

Peggio del rumore degli stivali...
    ...il silenzio delle pantofole !
                                                       
Max Frisch