domenica 18 gennaio 2015

la Francia sulla strada di uno Stato totalitario

Il problema è abbastanza serioso. Oltre la TV che dà un opinione unica su ogni cosa, l'opinione del governo e dei mondialisti, anche per i bimbi tra due cartoni imparano cos'è il terrorismo e che è una buona cosa di lanciare bombe su paesi lontano. Che è anche una buona cosa di sorvegliare tutti quanti  in Francia per anticipare altre attentati (qui il video di dove proviene lo screenshot):
Imparano anche che Ariane è un successo Europeo, mentre l'UE non c'entra per niente in Ariane, è una collaborazione internazionale, quindi il cartone è un programma politico e non un programma educativo.
I bimbi hanno anche imparato che la riduzione dei regione è una buona cosa mentre a quel momento, non era votata la legge. Che Bashar el Assad è cattivo, un altro programma dirà che ci sono Jihadisti in Siria, ma non dirà che sono contro  il presidente, un  altro ancora imparerà a i bimbi che Putin è molto cattivo e non lascia parlare l'opposizione. Quindi il programma educa i bimbi francesi ad accettare la politica di Hollande.


Ma adesso il problema è ancora più grande perché, nonostante tutti gli sforzi che fa il governo per avere una pensata unica, dopo la strage di Charlie Hebdo, nelle scuole si è fatto un minuto di silenzio, e ci furono parecchie disturbi. Certe alunni rifiutarono di fare quella minuta. Allora la Francia è entrata in un periodo di caccia alle befane ! Tutto può essere causo di apologia al terrorismo. Cosi un amico andrà in tribunale perché hanno trovato sul suo facebook una foto di "Quenelle". (avevo scritto qui un articolo su Dieudonné, padre della "quenelle"). Parecchie son finiti in carcera, qui per 4 anni, anche se avevano solo detto una parola sbagliata, a metta ubriachi. Una ragazza di 14 anni andrà in tribunale, i bambini alla scuola che hanno disturbato il minuto di silenzio sono denunciati alla polizia per apologia al terrorismo. Tanti fatti, tanti arresti dalle autorità che Amesty internazionale ha emesso un allerta per la Francia al troppo arresti senza motivi giusti.
L'ultimo caso a conoscenza è un ragazzo sul suo facebook, che ha condiviso una parodia di una pagina di Charlie Hebdo. Adesso si trova in libertà sorvegliata e sarà tra poco incriminato per apologia al terrorismo. Per farvi un opinione vi propongo di vedere in Francia cosa oggi si può dire e cosa non si può dire. La schizofrenia del governo arriva al suo parossismo. 
Ecco qui la copertura di Charlie hebdo dopo la strage in Egitto nel 2013 che fecce 1150 morti. Capite bene che questo rappresenta l'umorismo, la satira e il genio della scuola francese.
E' scritto, " Il Corano è della merda (non vale niente), non ferma i proiettili".
Il ragazzo incriminato per apologia al terrorismo lo è perché ha condiviso una parodia di quel disegno dove il musulmano diventa  uno dei vignettisti morto nel attentato e la scritta cambia per : "Charlie Hebdo, è della merda (non vale niente), non ferma i proiettili".

Cari amici italiani, capite bene, in caso avete in progetto di venire in Francia, le limite imposto dal nostro governo. Dico questo per la vostra sicurezza, per non finire in carcera non si sa troppo perché. Il disegno uno è una satira, molto in gamba che dica che il Corano è della merda. Questo  E' libertà d'espressione. Il secondo disegno, lui, è intollerabile, spudoratamente odioso, e apologia al terrorismo.


La Francia che predica sempre tolleranza, libertà d'espressione e libertà di pensare, sta raccogliendo i frutti della sua politica estera e per avanzare ancora di più su questa strada senza potere produrre dibattiti pubblici sta diventando uno stato dittatoriale che non ha niente ad invidiare alle peggiore dittature mondiale.

Gigi Houille

sabato 10 gennaio 2015

Charlie Hebdo, Marcia Repubblicana, senza il FN, logico, ma perché ?




Dopo la strage di Charlie Hebdo, Hollande ha deciso di organizzare una "Marcia Repubblicana". Occorre prima dire che questa marcia dice difendere la libertà di espressione. Ma come si può pretendere difendere la libertà d'espressione quando questo governo, come quello precedente e i media in generale, ha fatto del tutto per vietare di spettacolo Dieudonné. Questo è già una grande anomalia nel paese. Si tratta senza il minimo dubbio di libertà a geometria variabile.
Poi a questa marcia, non è desiderato il Front National. A questo punto c'è un'altra anomalia. Occorre allora definire se il FN è un partito repubblicano o no. Ma visto che per me sia il PS che l'UMP, non sono partiti repubblicani, quindi questa domanda la lascio da parte.

Altra è la domanda che mi faccio. Se Hollande aveva chiesto al Front National di venire, cosa avrebbe successo ?

Si potrebbe pensare che visto che la maggior parte di chi si è messo gli sticker, magliette o altro al slogan di "Je suis charlie" fanno parte maggiormente del corrente della "bienpensance", del buonismo, si può presumere che il primo risultato sarebbe una minore partecipazione alla "Marcia Repubblicana".
Si può anche pensare che visto il slogan "Je suis Charlie" e visto che a Charlie hanno lavorato per dividere più che per unire i Francesi e per cristallizzare una brutta opinione dell'islam da anni, la marcia apparentandosi a Charlie, ha già un colore di scontro di civiltà un po nascosto, al quale aggiunto dal Front National sarebbe più visibile.

Ma queste sono virgolette rispetto al vero risultato devastante per tutto l'apparecchio politico atlantista se il Front National avrebbe stato invitato alla "Marcia".

Oltre il fatto che questa marcia è in memoria, non di una santa persone dietro la quale tutti si potrebbero riconoscere, ma di un giornale provocatorio principalmente contro le fede. Ricordo che il buonismo in Francia è laico, anche se credenti di ogni confessione ci cascano senza saperlo. Ricordo anche che una fede non si deve provocare, il giornale ha licenziato Maurice Sinet, detto Siné, uno dei suoi vignettisti nel 2008 per antisemitismo. (sempre la geometria variabile).

Allora il vero motivo del non desiderio di vedere il Front National alla marcia è che il sistema ha bisogno del Front National per rimanere in piede. E quindi, qualsiasi cosa succede, il sistema ha bisogno di far credere che l'oppositore e unico oppositore al sistema sia il FN. Senza questo principale pilastro, il sistema sarebbe già caduto. Il gioco dei UMP e PS sono di pubblicizzare al massimo il Front National e al minimo l'avversario diretto per sperare trovarsi alle presidenziale del 2017 al secondo tour in fronto al FN. Per questo motivo , il canale BFMTV ha ricevuto una lettera de Consiglio superiore dell'audiovisivo perché per le europee 2014 aveva dato il 43% di tempo di parole à FN. Mentre se il partito arrivo prima degli altri in percentuale, non prese più voti del solito quindi no maggior consenso.

Per andare avanti se Hollande non ha invitato il FN ha anche salvato il partito della Le Pen, che può ancore fingere di essere l'unico oppositore al sistema. Ma l'oppositore che, stigmatizzando tutta una religione, deve colpire un paese dove ci sono 5 milioni di musulmani più ancora quelli di origine diversi. La Francia è multietnica da secoli ed è uno dei principali motivi perché il FN non arriverà mai al potere.

Oltre queste considerazione politico-mediateci, in Francia ci sono elezioni quest'anno, prima una legislativa che si terrà il prima febbraio per il posto lasciato vacante da Moscovici dove un unico partito fa campagna già da fine novembre ma nessuno media ne parla, e si tratta dell'UPR. E ci sono poi le "departementales" per fine marzo e anche qui già parecchie squadre dell'UPR hanno iniziato ad andare al incontro della gente,  sapendo bene che non si può aspettare che i media facciano il loro lavoro democraticamente.

Le strategie di manipolazione delle popolazione spiegano bene che si deve inventare un oppositore per fare unione contro di lui. Questo oppositore è inventato, costruito, e quindi lavora insieme al sistema, come Al Qaeda con gli americani. Ma dei veri oppositori il sistema non deve parlare. L'UPR è diventato il sesto partito francese in numero di tesserati, ne ha adesso più dei ecologisti, e non se ne parla nei media e ovviamente non fu invitato da Hollande per la marccia repubblicana e se lo era, avrebbe rifiutato di andare ad appoggiare la strategia geopolitica americana nota come "scontro delle civiltà" ! 

Gigi Houille