lunedì 25 novembre 2013

Sapir, Le Pen, Front de Gauche, etc...

Oggi un articolo un po fuori dal resto, la traduzione di uno piccolo articolo di Jacques Sapir che tratta  del trattamento che riceve politicamente o dalla stampa mentre lui si interessa al dibattito economico e vuole rispondere nel merito delle cose e non nella battaglia dei politicanti.




A TUTTI E TUTTE......


Ci sono voci come ratti : entrambi si moltiplicano ad una velocità sconcertante. Ma voci e ratti possono dare la peste, e per la voce è la peste antidemocratica.

Per oltre due anni, è di moda di associarmi con la signora Le Pen e il Front National. Il 13 Gennaio 2012 Jacques Attali, nella trasmissione "I dibattiti presidenziali" sul canale Public Senat esclamò: "Jacques Sapir succede ad essere il consigliere economico di Madame Le Pen.". Avvisato da amici, tra cui "L'oeil de brutus", ho deciso di non reagire tanto l'accuso era ridicolo e disgustoso il personaggio di cui emanava. Ci fu un recidivo da Le Figaro Magazine il 8 novembre, pretendendo che io sarei "l'ispiratore" di Madame Le Pen.

Mi ero, ancora una volta, deciso di non rispondere pensando che è meglio lasciare coyote urlare nel loro angolo. L'attacco del quale sono stato l'oggetto su un social network (Twitter per non citarlo) da Alexis Corbières, uno dei leader del Front de Gauche, mi costringe a rispondere. Non tanto perché un militante che si dice "di sinistra" va cercare l'oggetto della sua presunta polemica nella spazzatura della stampa reazionaria. Chi vuole sporcarsi è libero di farlo. Ma il metodo inquisitorio utilizzato va oltre i limiti. Quindi mi incita a chiarire tre punti.
  1. Una persona qualunque, può essere ragioniere solo di quello che fa o quello che dice. Questo è uno dei principi della Dichiarazione dei Diritti Umani. Essendo nel regno delle idee, ho a rendere conto solo su quello che produco, sia scritta che orale. Che non si è d'accordo con me è normale, e si conoscono le mie divergenze su alcuni punti, in particolare l'Euro, con il Front de Gauche. Siamo qui nel regno del dibattito. Ma ogni tentativo di screditarmi con la scusa che avrei incontrato tale o tale è un processo nauseante.
  2. Io sostengo qui che la separazione tra vita privata e pubblica è uno dei pilastri della vita democratica e della libertà. Incontro dunque chi voglio in privato. La cosa sarebbe diversa se prendevo la decisione di partecipare a una manifestazione pubblica, come ho fatto io - e lo ricordo a quelli che hanno la memoria corte come i denti lunghi - nel 2009 per il Front de Gauche in occasione delle elezioni europee, nel 2011 per Debout la République alla sua università estiva, e molte volte per Sig Chevènement in simposi della Fondazione Res Publica. E' inoltre piccante che si cerca di associare me stessa con un partito quando fa comodo (come il Front de Gauche nel dibattito che ho avuto con Jean-Luc Mélenchon nel giugno 2013 nel la trasmissione “Arrêt sur Image”) per buttarmi via appena non è più conveniente, soprattutto alla vigilia delle elezioni dove per alcuni, un alleanza con il PS sarà di vitale importanza ... la separazione tra vita privata e pubblica, che è sempre meno rispettata, è vero, è uno dei fondamenti della democrazia. Coloro che affermano di essere democratici dovrebbero non dimenticarlo e in alcun modo contribuire alla cancellazione di questa separazione.
  3. Io non mi posso togliere l'idea della mente che ci sia un legame di causa a effetto tra le mie recenti dichiarazioni su François Hollande, ma anche su una possibile (e logica dal mio punto di vista) nomina di Jean-Pierre Chevènement come Primo Ministro e il rinnovamento degli attacchi che si verificano. Siamo qui nella politica politicante in quello di peggiore che ha. Che giornalisti del Figaro Magazine hanno usato questo metodo non mi sorprende affatto. Ma il signor Corbières, ex Front de Gauche, dovrebbe andare nascondere la sua vergogna molto lontano di qui per farci dimenticare che egli aveva usato le stesse pratiche.

Per il resto, chi vuole mi legge. Se le mie teorie sono discusse è, spero, perché sono importante. Io rispondo sempre nel merito, perché il dibattito e le polemiche possono sorgere azione. Ma, sul resto, che non si aspetta di me niente di diverso che uno disprezzo d'acciaio.

http://loeildebrutus.over-blog.com/article-le-terrorisme-intellectuel-de-jacques-attali-98054971.html Segnalammo anche il blog di Yohann Duval che aveva reagito vivamente : http://duvalyohann.over-blog.fr/article-jacques-attali-ou-la-difficulte-d-accepter-la-realite-97478321.html
http://www.lefigaro.fr/politique/2013/11/08/01002-20131108ARTFIG00341-les-reseaux-secrets-du-front-national.php




Traduzione Gigi Houille

Peggio del rumore degli stivali...
    ...il silenzio delle pantofole !
                                                       
Max Frisch 

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