venerdì 27 settembre 2013

Filippo IV Il Bello, Dante, e la falsa moneta


Filippo IV il Bello, Dante, 
e la falsa moneta





Dante Alighieri
Al inizio 1300, il poeta fiorentino, Dante Alighieri scrive un poema molto famoso nella storia della letteratura mondiale,  la “Divina Commedia”. E' un libro un po strano perché, è un poema molto lungo, e con una particolarità, il poeta descrive i suoi contemporanee piazzandole al paradiso, o al purgatorio o in inferno secondo se gli piacciano o no...Dante fa anche politica, lui sostene il Sacro Impero Romano Germanico e in conseguenze tra chi non gli piace, c'è il Re di Francia perché questo non vuole sottomettersi al Sacro Impero, e anche il Papa, perché come guelfo bianco, Dante è favorevole alla sovranità dell'imperatore. Allora Dante va piazzare in inferno Filippo IV e il Papa, tra altri, perché c'è mezzo mondo li.
Non è niente, è come se oggi un autore faceva un romanzo dove direbbe che passeggiando in inferno ha visto François Hollande e il Papa Francesco che erano li  !! E' questo la Divina Commedia …
Quindi in 1302, in uno dei grandi monumenti della letteratura mondiale, si piazza il Re di Francia in inferno per molti motivi e il motivo che ci interessa qui è la moneta.

La moneta ? Cosa Dante, sostenitore del Sacro Impero Romano Germanico, aveva contro Filippo IV rispetto alla moneta ?



Si legge nella Divina Commedia :

Lì si vedrà il duol che sovra Senna
induce, falseggiando la moneta, 

quel che morrà di colpo di cotenna.  
(Pd. XIX, 118-120)
 
parafrase:

Lì si vedrà il dolore che arreca alla Francia, 
coniando falsa moneta,
colui  che morirà per il colpo di un cinghiale.

Colui è Filippo IV il Bello, condannato nell'Ottavo cerchio bolgia III  con i simoniaci; Dante trovò giusto di metterlo conficcato in fosse a testa in giù con i piedi in fiamme, poi schiacciato nelle viscere del terreno via via che nuovi peccatori prendono il loro posto in superficie.



Allora questa falsa moneta cosa era ? Brutta alchimia ? Il Re di Francia aveva trovato qualcosa di magico  ? Cosa dice la storia ?


Filippo IV il Bello
Re di Francia 1285-1314

Filippo IV per mantenere la sovranità e l'indipendenza della Francia,  aveva bisogno di soldi. Al epoca i Re, i Principi non hanno esercito nazionale. Pagano eserciti di mercenari professionali, comprano soldati, e se i soldati sono pagati troppo poco, se ne vanno altrove. Per mantenere l'esercito, per comprare materiale di guerra, per avere soldati, Filippo IV, che ha bisogno di soldi fa rifilare nei atelier reale le monete che sono coniate per, al intorno recuperare un po di oro o di argento secondo le monete. Se alleggerite di qualche decenni di grammi ogni moneta, dopo cento monete, arriverete a fare forse 3 nuove monete, le cento primi monete non hanno più lo stesso peso. Allora se create tre nuove monete rifilandone cento, è esattamente una svalutazione di 3 %.
Grosso tornese in argento, moneta di Filippo IV il Bello
Filippo IV fa questo dicendo “Il Re è imperatore nel suo regno !” 
Significa: "E' perché non accetto nessuna dominazione sul dominio di Francia che ho bisogno di mantenere mio esercito e il suo materiale !"
Dunque svaluta la sua moneta con il motivo che vuol mantenere sua indipendenza nazionale, più di 700 anni fa !! Si capisce bene che questa operazione è per non finire sotto l'egemonia dello Sacro Impero Romano Germanico ed è una operazione di difesa e non di attacca. E' uno scudo no una spada ed è per questo che Dante qualifica la svalutazione di Filippo IV come "coniando falsa moneta" e che lo manda in inferno. Lui sarebbe stato felice che la Francia entrasse sotto dominio dell'Impero risuscitato da Ottone.

L'Europa ai tempi di Dante, Filippo IV e del Sacro Impero Romano Germanico


Nello stesso modo, oggi si fa credere che un'operazione simile sarebbe sia un'aggressione ad'altrui, sia una debolezza per facilità o mancanza di rigore. Le sentite dire "una svalutazione competitiva che vergogna !!"  Non è perché sarebbe un atto di aggressione ma di difesa, perché non vogliono resistenza, vogliono comprarsi i patrimoni dei popoli. Non lasciatevi corrompere da questa povera propaganda ! Secondo l'insegnamento della storia di Filippo IV Il Bello,
 Svalutare è un atto di difesa per mantenere la sua sovranità contro un Impero che vuol colonizzarci !  
Chi profetizza danni, iperinflazione e le LOCUSTE è prima di tutto, soggetto dell'Impero e non sensibile all'indipendenza, all'anima, alla comunità di destino cioè alla sovranità del suo popolo ! 




AVERE LA SUA MONETA E' SOVRANITÀ !


"FAR CREDERE CHE SVALUTARE E' UN ATTACCO" E' UN ATTACCO !


POTERE SVALUTARE SE NECESSARIO PER DIFENDERSI E' SOVRANITÀ !





fonte
traduzione Gigi Houille

Peggio del rumore degli stivali...
         ...il silenzio delle pantofole !
                                                       
Max Frisch 




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