L'unione europea e le regioni II
La corda etnolinguistica
La corda etnolinguistica
I Dalla corda economica
II La corda etnolinguistica
III I berretti rossi
IV Il referendum d'Alsazia
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| Mappa dei possibile nuovi Stati nell"unione europea |
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| Mappa del parlamento europeo con uno Stato stranamente vincente di questi nuovi confini |
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| Mappa etnologica dell'Europa secondo eurominority dove ogni bandiera è uno popolo Ecco l'Europa dei popoli che ci promettono |
A questo momento, il sogno tedesco
metteva in pericolo l'evoluzione dell'unione europea e si doveva
spingere anche dello lato della moneta comune prima che la Germania
assomiglia di nuovo ad uno reich. Allora tutti i paesi non germanofone
più gli Stati Uniti spinsero la Germania ad accettare la moneta
comune.
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| Mappa secondo l'origine della lingua |
Con la volontà di imporre questa Europa
tedesca, germanofone, fu creato nel 1996 ECMI per appoggiare la FUEN: http://www.ecmi.de/
(notate l'indirizzo mail tedesco e i fondatori).
Da quando conosco questo sito, giù a
destra si legge; “Ethnopolitical map of Europe under
construction”. Nei primi giorni
pensavo che stavano lavorando per farci una mappa, ma fa tanto tempo
adesso, che mi sono convinto che è un messaggio politico che
significa che stanno lavorando nel cambiare la mappa dell'Europa
rispetto al argomento etnopolitico.
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| Mappa di situazione delle lingue |
Ritorniamo alla famosa Carta delle lingue minoritarie, la Spagna fu uno dei buoni allievi in questa matteria. Firmò questa Carta tempo fa nel 1992, con tutti i primi partecipanti, la ratificò nel 2001 anche prima dell'Austria (allora che in Austria ci sono presente molto pressioni in questo senso) avendo cosi in quasi tutti le regioni in Spagna a causa di questa Carta, problemi di identità e quindi di separatismo dopo un po.
L'Italia e la Francia
firmarono questa Carta ma non la ratificarono mai. Questi
problemi esistono nel Regno unito che fecce anche parte dei primi, rispettando
la Carta ha dovuto riconoscere come lingue, il gallese, il scozzese,
l'irlandese; e come si porta il Regno Unito oggi ? Si richiede
l'indipendenza ovunque.
Ma il problema non rimane nei confini statali, ma e molto più profondo, si può servire di uno confino che
esisteva nel 1650 per richiedere una appartenenza, la catena umana
che è stata fatta in Catalogna il 11 settembre passò il confino
francese. E in Francia ci si trova, con buon pace dei consiglieri
regionali che promuovono questo, gente per chiedere una indipendenza
perché lo Stato sarebbe cattivo, centralizzato, giacobino mentre Bruxelles gli
vuole bene. Uno dei partiti i più europeisti
mette anche carte già cambiate in rete trovata sul sito di Europa ecologia.
Hanno già cambiato 5 provincie. Hanno tagliato il Bearn per farne
uscire il Paese Basco, hanno rinomato i Pirenei Orientali in Catalogna,
hanno fusionato la Savoia in una, la Corsica e anche l'Alsazia. E hanno messo la "Loire -atlantique" in Bretagna. La
Corsica aveva fatto un referendum anni fa rapporto a un indipendenza, ma il
risultato fu no, e l'Alsazia aveva il suo referendum questa scorsa
primavera sul collegio unico, vale a dire cancellare le due "départements" provincie, per fare solo una regione. Fu il teatro di strani capovolgimenti politici che meritano un articolo intero e quindi sarà il soggetto di uno prossimo articolo.Per verificare che si decide qui di aiutare le minorità etniche e non le lingue minoritarie, dote un occhi a questo sito dove si possono trovare chi difendere dove; troverete forse strano che l'italiano, il tedesco per esempio possono essere lingue minoritarie.
Finiamo questa parte con una notizia fresca. La Carta delle lingue minoritarie che il senato francese più di dieci anni fa rifiutò di ratificare perché era contro la costituzione, questi ecologiste tranne fare carte false della Francia, anche ripropongono la ratificazione della Carta delle lingue minoritarie in data del 31 ottobre 2013:
http://www.assemblee-nationale.fr/14/propositions/pion1508.asp
Questo articolo è senza fine ne conclusione perché ci sono ancora molte informazioni tanto la politica regionale è usata, promossa, e finanziata da tanti interessi transnazionali. Cercherò nel prossimo articolo a fare qualcosa di chiaro sui i berretti rossi di Bretagna che adesso presi si e no dal separatismo entrano nel soggetto di questa seria.
Gigi Houille
Altre informazioni sulla politica delle regione qui in francese:
Peggio del rumore degli stivali...
...il silenzio delle pantofole ! Max Frisch






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