martedì 28 maggio 2013

10 motivi urgenti per uscire dall'UE, dall'euro e dalla Nato


10 MOTIVI URGENTI PER USCIRE DALL'UE, DALL'EURO E DALLA NATO


 



 






















1/ Ripristinare la democrazia :


Bello esempio di democrazia europeista a leggere in francese o inglese
intervista del 7 aprile 2011 da euoserver
Questo è il primo di tutti i punti e si ritroverà un po' in tutti gli altri punti. Siamo sottomessi a trattati sovranazionali che i popoli non hanno voluto. Quando si è chiesto al popolo, che lui ha detto NO  come in Francia o in Olanda in 2005 non ci hanno fatto gran caso. Come in Danimarca per Maastricht, in Irlanda, si è chiesto nel 2008 e il popolo ha detto no, e per un anno, hanno spiegato agli Irlandesi che avevano votato male, che si andava a far un altro referendum ma che questa volte il risultato doveva essere SI ! E cosi fu.  La maggior parte degli europeista vi diranno: 
"Non c'era bisogno, per questa sorta di questione, di chiedere al popolo. Ci si può fidare del parlamento, sanno cosa fanno, è sono più colti nei affari internazionali. E' troppo complicato per i popoli." Si sa che non è affatto vero. In Francia, oltre che al momento dello referendum, tutta la popolazione si è interessata come mai agli affari europei, la maggior parte dei parlamentari votando poi il trattato di Lisbona hanno seguiti la linea del loro partito, perché godendo di questa macchina elettiva, gli assicurava un posto che non volevano perdere, una parte significativa di loro non era convinta di quello che stava accettando come si è visto per il voto del MES o del fiscal compact all'Assemblea Nazionale francese. Dunque adesso, tocca a Bruxelles a decidere per i paesi la loro politica economica. Ma non solo per l'economia, oggi tocca a tutto, si decide anche la politica sociale, finanziaria, militare, estera, ecc. Uno Stato nell'UE può decidere adesso di quasi niente. I governi dei paesi hanno abbandonato agli istituzione europei le loro prerogative le più importante senza dirlo ai loro popoli rispettivi. 

Adesso di cosa decidono ancora i nostri governi?
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 ▪ di politica monetare, no !
 ▪ di grande scelte economiche, no !
 ▪ di una politica sulla globalizzazione, no !
 ▪ di grande scelte sociale, no !
 ▪ di una politica agricole, no !
 ▪ di una politica di immigrazione, no !
 ▪ dell'entrata o uscita della NATO, no !
 ▪ del diritto penale e delle convenzione di estradizione, no!
 ▪ della politica di sanità, no!
 ▪ della politica estera, no !
 ▪del allargamento dell'UE all'est, no!
 ▪ dei decisioni importanti di bilancio, no !
 ▪ della politica dei servizi pubblici, no !
 ▪ della politica della pesca, no!
 ▪ dell'ingresso della Turchia nell'UE, no !
 ▪ dei delocalizzazioni, no!
 ▪ dei negoziati all'OMC, no!
 ▪ della conservazione delle industrie nazionale , no !
 ▪ del rifiuto di presenza militare in Afganistan, no!
.

I seguenti punti parleranno di questi temi  ma risulta evidenziato un grande problema democratico nella costruzione europea vetrificato poi tra altri dagli articoli 3,4,5 e 6 dello TFUE (Trattato sul Funzionamento dell'Unione Europea) notevolmente dall'articolo 5 che definisce per ogni Stato la sua politica economica.


2/ Risolvere le questione del debito pubblico :

E' ordinato a tutti i Stati membri la politica che devono seguire sul loro debito pubblico, e a tutti si tratta della stessa ricetta con tra altre ingrediente la regola d'oro. Pero il debito pubblico di ogni paese è diverso in sostanza, quindi ogni paese dovrebbe potere scegliere la sua politica finanziare. 
Ma questo gli è vietato dal articolo 123 del TFUE che impedisce qualsiasi "facilitazione creditizia....alle amministrazioni statali, agli enti regionali, locali o altri enti pubblici, ad altri organismi di diritto pubblico o a imprese pubbliche degli Stati membri".

Il debito pubblico italiano  dall'Unità d'Italia ad oggi
Questo è la concretizzazione della separazione tra banca centrale e tesoro iniziata in Europa negli anni 70 associato a una volontà politica. Aggiungiamo campagne mediatiche di pressione sull'opinione al riguardo del debito pubblico per imporre nelle mente che nostri paesi, molto meno indebitati che per esempio il Giappone, devono fare sforzi enorme per raggiungere il pareggio di bilancio.

Debito pubblico francese dal 1950 ad oggi


E ' proprio una parola orwelliana, quando non si ha una moneta sovrana perché in questo caso significa giustamente la disuguaglianza. Lo squilibrio degli aiuti statali secondo dove abita una persone, lo stato non facendo più il legame sociale col pretesto di economizzare sulle spese. (Spingendo verso il separatismo qualche regioni, anche secondo il piano europeista ma è uno altro discorso che meriterebbe un grande articolo).
L'argomento qui è che nessun paese può scegliere come gestire il suo debito.






3/ Salvare l'agricoltura e gli agricoltori :


L'agricoltura non è una attività come gli altri, non dovrebbe essere sottoposto a regole di un mercato libero, che conduce ad avere diversi tipi di qualità. Il cibo deve sempre essere di alta qualità. Pero per potere mantenere le loro ditte, i nostri agricoltori si ritrovano per un grande numero di loro obbligati a concedere prestiti per mettersi alle norme europei, è utilizzare le tecniche nuove meno costose in tempo e in lavoro. Risultando direttamente del articolo 39 del TFUE : " Le finalità della politica agricola comune sono a) incrementare la produttività dell'agricoltura". Significa semplicemente che le tecniche anziane che prendono più tempo e più mano d'opera devono sparire. Accoppiando questo articolo con l'articolo 32 che impedisce l'imposto di dazi, e l'agricoltore si ritrova obbligato a fare prodotti a minimo prezzo di vendita. In Francia in 2012, ufficialmente 400 agricoltori si sono suicidati, più di uno al giorno per pressione di questa politica imposta dell'UE. Tutto questo senza parlare del obbligo delle OGM, delle farine animale, della carne di pollo al cloro, di quella al acide lattico tutto questo autorizzato dalla commissione europea, e che sarà trattato più tardo.


4/ Salvare l'industria e l'occupazione :

Avendo perso il controllo monetario,  un paese non può più aggiustare la sua valuta a fine di controllare lo scambio esterno perché l'articolo 282 del TFUE lo impedisce. L'industria se ne va via dei nostri paesi, sempre in concorrenza diretta quindi sleale con paesi senza copertura sociale, il nostro prezzo è per forza superiore. L'articolo 32 già citato, che incita l'Unione europea a promuovere i scambi commerciali, vale a dire impedire l'imposto di dazi o tasse doganale, è ancora responsabile di questo fatto. Quindi le imprese chiudono le une dopo le altre. Aggiungiamo a questo l'articolo 63 che vieta direttamente le restrizione ai movimenti di capitali tra paesi membri e paesi terzi, e cosa accade ? Questi detentore di capitali nei paesi nostri partono investire al estero, producono a poco prezzo e ritornano in Europa a venderci questi prodotti che prima facevamo noi, e senza dazi. Per arricchirsi facilmente ancora di più, ci disoccupano e fanno sparire le industrie di ogni paese, tutto questo con le benedizione dei trattati europei. Poi tocca a noi ad abbassare il nostro livello di vita perché c'è molto disoccupazione, molto debito, ecc..
Aveva provato De Villepin in 2005 a fare qualcosa ma il commissario europea del momento gli a ricordato a modo suo che non si può andare contro i trattati. O qui su youtube dove occorre attivare i sottotitoli:


Chi  governa l'Europa 3-6 (chi è Neelie Kroes) par pripropru
 


5/ Regolare l'immigrazione :

C'è la necessità di padroneggiare i flussi migratorie per non destabilizzare sia le società di ogni paese europeo, sia le società dei paesi di emigrazione. E un soggetto delicato, perché demonizzato dagli estremisti, quindi proviamo a restare nei fondamentali e non gettare discredito su questi o quelli, perché obiettivamente, l'immigrazione massiva crea problemi reali da noi. Ma ci dimentichiamo spesso che produce anche problemi nei paesi di emigrazione. Esiste un certo numero di paesi di emigrazione che si ritrovano svuotati della loro forza di lavoro, della loro gioventù. Quindi i fondamentali qui sono l'articolo 67 del TFUE :"garantisce che non vi siano controlli sulle persone alle frontiere interne e sviluppa una politica comune in materia di asilo, immigrazione e controllo delle frontiere esterne..". Ci aspettavamo che garantirebbe controlli allora che il TFUE garantisce che "non vi siano controlli". E il solo posto al mondo dove esiste questo. Tutti gli Stati del mondo controllano i loro confini. Poi della stupidita di avere una politica comune, ci si può notare che uno paese come la Francia ha legami storiche speciali con paesi come il Marocco, il Senegal, certi Senegalesi hanno il loro nonno che si è battuto per la Francia. La Costa d'Avorio, il Mali, sono paesi con cui la Francia dovrebbe trattare di paese a paese, e i trattati dicono che la Finlandia, l'Estonia o la Slovacchia devono avere a che dire sul soggetto. Niente può mostrare che i paesi d'Europa saranno più forte se hanno una politica comune in materia di immigrazione e tutto dimostra il contrario. Aggiungiamo gli articoli 77 e 79 del TFUE, che danno a Bruxelles tutto questo potere :
  1. garantire l'assenza di qualsiasi controllo sulle persone, a prescindere dalla nazionalità, all'atto dell'attraversamento delle frontiere interne;
  2. garantire il controllo delle persone e la sorveglianza efficace dell'attraversamento delle frontiere esterne;
  3. condizioni di ingresso e soggiorno e norme sul rilascio da parte degli Stati membri di visti e di titoli di soggiorno di lunga durata, compresi quelli rilasciati a scopo di ricongiungimento familiare;
  4. immigrazione clandestina e soggiorno irregolare, compresi l'allontanamento e il rimpatrio delle persone in soggiorno irregolare;
 


  • Questo significa che Bruxelles ha aspirato tutta questa politica senza dirlo ai popoli dei paesi europei, allora che siamo per o contra, quelli che buttano la colpa sui governi vi mentono poiché è deciso da Bruxelles. Peggio ancora, l'UE fa il suo mercato di schiavi con il concorrente della green card americana, la UE Blue Card (vedere cui o anche cui) perché costa meno caro di andare a cercare (rubare), per esempio, un ingegnere tunisino di 22/25 anni che sarà sotto pagato e di chi si è anche risparmiato i 20 anni di educazioni che di fare un ingegnere da noi.



6/ Proteggere la sanità e l'ambiente :

La commissione europea impone una agricoltura iper intensiva (punto 3) quindi obbliga gli agricoltori ad usare più fertilizzanti e pesticidi. E mai la commissione europea fa il legame tra pesticidi e inquinamento, neanche con sintomi moderni come l'aumento di malformazione alla nascita, la perdita della capacità di procreazione, le malattie come alzeihmer, e nessuna riflessione, nessuno dibattito è autorizzato sul soggetto !
I commissari che si dicono ecologisti si fanno sentire sui pesticidi pero mai, mai fanno il legame con i trattati europei.

Di più la commissione impone sempre più OGM . Quelli sono imposti da azione di lobbying, che non è niente altre che un traffico di influenza. Quindi abbiamo anche il diritto di avere di nuovo le farine animale per nutrire suini polle e pesci, fatte di cadavere animale, origine della mucca pazza con la benedizione della commissione europea. La stessa commissione che alzò il tasso permesso di radioattività per non rallentare gli importazione. La stessa commissione che aveva autorizzato l'olio idrocarburo nel alimentazione vedere qui e leggere cui il rapporto del ministero francese con traduzione. In Francia questo sarebbe stato vietato dallo servizio di repressione delle frode. Ma per non creare problemi agli azionari di queste ditte, la commissione autorizzò questo olio. E anche per questo che abbiamo diritto alla carne clonata. (buona sintesi qui). Non solo la commissione ha vietato l'interdizione di vendita ma anche l'informazione sulla carne. Come garantisce l'assenza di controllo ai confini, la commissione garantisce l'assenza di informazione ai consumatori.
Quindi tutta la sanità e l'ambiente nell'UE si realizza secondo gli articoli 168 e 169 del TFUE che sono articoli pubblicitari tranne la fine del articolo 169 che spiega che " L'Unione contribuisce al conseguimento degli obiettivi di cui al paragrafo 1 mediante: a) misure adottate a norma dell'articolo 114 nel quadro della realizzazione del mercato interno" vale a dire che PER L'UE: SANITA E AMBIENTE SONO SOLO BUSINESS !


7/ Mantenere i nostri servizi pubblici e il nostro patrimonio :

La spiegazione completa è un po' lunga e sarà l'occasione di un altro articolo ma bisogno a sapere che:
Siamo sottoposti al articolo 106 del TFUE che ci obbliga a mettere i servizi pubblici alle regole della concorrenza in queste termine: " Le imprese incaricate della gestione di servizi di interesse economico generale o aventi carattere di monopolio fiscale sono sottoposte alle norme dei trattati, e in particolare alle regole di concorrenza..."
Quindi equivale a privatizzare i servizi pubblici, come si è visto in Italia (o qui) e anche in Francia dove il mercato del gas è stato aperto alla JP Morgan e anche a Goldman Sachs. Queste ditte private vengono sui i mercati lucrativi e lasciano ai servizi pubblici campagne meno popolate quindi nel tempo, il servizio pubblico divenne ancora più caro e si perde la giustizia sociale della nazione tra i cittadini.
Più nel merito su questo punto qui


8/ Difendere le nostre pensioni e la politica economica e sociale:

Con l'articolo 121, i trattati europei ci impongano di seguire gli indirizzi di massima di politica economica (IMPE). Ad esempio, gli  indirizzi decisi in 2003 per la Francia e annunciati dal commissario europeo Klaus Regling:

Questi orientamenti chiedono per esempio alla Francia di:
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abbassare il deficit pubblico sotto il 3% del PIL;
ridurre il costo della mano d'opera, notevolmente per i bassi salari;
▪ riformare il mercato del lavoro "semplificando" la protezione del occupazione e "imponendo" schema di occupazione o di carriera più "flessibile";
riformare interamente il sistema di pensione;
rivalutare l'età per andare in pensione:
fermare la spirale della spesa nel settore sanitario.
▪ mettere in concorrenza i mercati dell'energia.
.

e poi cosa avviene per questi "orientamenti" ? Lo dice l'articolo 121:

"Al fine di garantire un più stretto coordinamento delle politiche economiche e una convergenza duratura dei risultati economici degli Stati membri, il Consiglio, sulla base di relazioni presentate dalla Commissione, sorveglia l'evoluzione economica in ciascuno degli Stati membri e nell'Unione, nonché la coerenza delle politiche economiche con gli indirizzi di massima di cui al paragrafo 2 e procede regolarmente ad una valutazione globale.
Ai fini di detta sorveglianza multilaterale, gli Stati membri trasmettono alla Commissione le informazioni concernenti le misure di rilievo da essi adottate nell'ambito della loro politica economica, nonché tutte le altre informazioni da essi ritenute necessarie".
" la Commissione può rivolgere un avvertimento allo Stato membro in questione."
Qui quello che si trova ancora dalle raccomandazione di Regling scritte dal senato Francese. Il rapporto originale non si trova più sul sito della commissione, non si sa perché ..
Qui un esempio di una pagina del senato francese considerando le "raccomandazione europee" le raccomandazione non seguite (la fine del documento è interessante quanto si tratta di "raccomandazione"). Poi qualche rapporti di raccomandazione che non la smettono mai, sia per la flessibilità del lavoro, per abbassare le pensioni, il debito, economizzare sulla saluta ecc, ecc, sono loro a decidere della politica di ogni Stato. Qui, qui, qui.


9/ Proteggere la pace nel mondo :



Ci dicono, non la smettono mai, che la "costruzione europea" sarebbe la pace ! E un argomento che la propaganda europeista usa. E se non siamo d'accordo, ci trattano come un nostalgico delle grande guerre. Al inizio la costruzione europea non fecce certamente questa opera perché non esisteva. Inoltre non si pensa che dopo guerra due grandi erano in Europa (USA/URSS) è che la CED non ha vissuta quindi non c'era niente nella "costruzione europea " per cui il blocco di Berlino o i moti operai in 1953 non hanno finito in guerra, anche per la rivoluzione ungherese del 56. Dunque non è l'Europa che ha fatto la pace, ma bene che la pace fu li (dalla paura della MAD) e allora si è potuto fare la "costruzione europea"; ma il problema non e più quello.
Mappa dello scontro delle civiltà

  Il problema è che questa costruzione antidemocratica, che segue la teoria americana dello scontro delle civiltà ci porta a fare guerre completamente illegale rispetto al diritto internazionale. Si è visto per la guerra in Irak per esempio, scattata dal potere americano per motivi di impadronirsi del petrolio. E' neocolonialismo e niente altro. Al momento, solo la Francia si è opposto a questa guerra, due paesi (Germania e Belgio) errano quasi neutro e tutti gli altri paesi nel unione europea errano del lato americano. E la Francia, in questo caso ha disobbedito al trattato di Maastricht perché avrebbe dovuto essere solidale degli altri. Teniamo anche presente che le forze della NATO si trovano in Afganistan dove spesso civile muoiono delle nostre munizione ! Oggi i giornalisti non fanno più il loro mestiere come lo dice la Carta di Monaco del 1972. Oggi i crimine di guerra, quando sono fatto dal campo occidentale, si chiamano abbaglio. Oggi i tribunale internazionale sono solo per chi non fa parte della, cosiddetta "comunità internazionale", che non e altro che più o meno gli Stati uniti e l'Europa, quindi lontano di potere ripresentare una comunità internazionale.
Questa politica europea sotto vincolo americano sta distruggendo poco a poco tutti i regimi i più progressisti del medio oriente aiutandosi con i più dittatoriale, pretestando fare la guerra alle dittature.

Ogni paese e tenuto di partecipare a questi crimini di guerra al nome dell'articolo 42 dello Trattato sull'Unione europea (TUE)  che tratta di :"Disposizione sulla politica di sicurezza e di difesa comune":
" La politica dell'Unione a norma della presente sezione non pregiudica il carattere specifico della politica di sicurezza e di difesa di taluni Stati membri, rispetta gli obblighi di alcuni Stati membri, i quali ritengono che la loro difesa comune si realizzi tramite l'Organizzazione del trattato del Nord- Atlantico (NATO), nell'ambito del trattato dell'Atlantico del Nord, ed è compatibile con la politica di sicurezza e di difesa comune adottata in tale contesto."

O come dire senza scrivere che la politica di difesa dell'UE è sottomessa a la politica americana. Mi dirette si ma per i paesi facendo parte della NATO ed e vero. Ma prendiamo questa dichiarazione di Georges W. Bush al discorso di Varsavia nel 2002, dicendo dobbiamo accogliere tutti i paesi del est nell'UE ma prima nella NATO; Ed è proprio cosi che è successo. Nessuno ci vede qualche ingerenza ?
Va be, un po di storia, fanno credere che la NATO doveva far fronte al "pericolo sovietico" alleato con il patto di Varsavia. Ma il piccolo problemino è che è il patto di Varsavia che risponde alla NATO, creata in 49 per questo ultimo e in 53 per il patto di Varsavia.  In ogni modo, si facevano fronte, e alla caduta del impero sovietico, la Nato non aveva normalmente più vocazione a proseguire. Ma al contrario, al posto di cancellarsi, i suoi nemici spariti, la NATO si è trasformata in un esercito coloniale globale al profitto del impero euro-atlantista.

Allora questo articolo 42 pone 4 principi:
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▪ che l'UE deve mettere in piede una sola e stessa politica dei difesa: "PESD".
▪ che l'UE deve mettere in piede un esercito europeo comune.
▪ che l'UE si assume il diritto di condurre operazioni di "polizia internazionale" definite dalla NATO, anche senza il mandato delle Nazioni Unite. C'è scritto " in conformità dell'articolo 51 della Carta delle Nazioni Unite.ma è un illusione perché no è : " in conformità alle decisione prese dall'Assemblea generale o dal Consiglio di sicurezza delle Nazione Unite".
la PESD deve adempiere gli obblighi della NATO per alcuni paesi membri che considerano che loro difesa comune è effettuata nel quadro della NATO.
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    Quindi, come si deve precedentemente entrare nella NATO prima di aderire all'UE, imposto dagli Stati Uniti (Si è verificato per tutti i nuovi Stati membri entrati nel 2005), arriviamo a quello che tutti nel mondo sanno : UE=NATO=subordinazione strategica e militare agli Stati Uniti. Occorre solo a dare un occhio sul sito del eurocorps in prima pagina lo dicono loro stesso"une forza per la Nato e l'unione europea."

    Quindi non ci sorprende se gli Stati Uniti hanno chiesto ufficialmente di fare parte del eurocorps. (p25)
    "Les États-Unis ont également officiellement fait part de leur volonté de devenir nation associée (leur participation devrait s’élever à sept militaires, voire un peu plus) mais la concrétisation de ce projet bloque actuellement sur des questions de statut juridique des militaires américains qui seraient affectés à Strasbourg."


    Due parole sul eurogendfor anche se dovrebbe trovarsi nel punto 1 salvare la democrazia. Infatti è uno corpo di gendarmeria europea a carattere sovranazionale è a potere sovrastatale che non è altro che un potere di occupazione dell'UE in qualsiasi paese. L'Eurogendfor risolve vari problemi per i governi europei. In futuro, questi governi potranno, mentre ci saranno disordini sociali o grandi eventi di lungo termine, fare usare armi da fuoco contro le loro popolazioni, mettere intere aree sotto quarantena militare e rimuovere i capi del movimento, senza dover impegnare le proprie forze militari o di polizia che potrebbe essere in solidarietà con i manifestanti. L'Eurogendfor, a sua volta, non può essere citato in giudizio a causa delle sue autorizzazioni eccezionali, civili e militari. (qui il trattato di Velsen che istituisce l'eurogendfor)

    10/ Mantenere le diverse visione nazionale del mondo

    Il risultato di tutti questi punti è una gestione uguale imposta a tutti i paesi dell'UE. Quindi se questa visione sarà errata per uno paese, lo sarà anche per tutti. Facendo dimenticare ai popoli che uno può mostrare l'esempio costringendo i governi dei paesi limitrofe a seguire per non avere grandi disturbi sociale come fu dopo guerra. L'UE ha proprio fatto il contrario, che sia nelle indirizzi di massima che devono convergere, nella politica estera dove dobbiamo parlare di una sola voce. Questa vista e proprio razzista, non bisogno a parlare due minuti con un europeista per sentirsi: " Ma occhio alla Cina, dobbiamo mettersi insieme per affrontarla". E questo spot della Commissione (pagato con i nostri contributi è ritirato dopo un giorno dallo scandalo provocato) lo dimostra bene:



    Spot Razzista dell'UE par pripropru

    Oltre il fatto che i trattati europei sono per prima responsabile della potenza commerciale cinese, vediamo che la propaganda europeista ci porta a unirsi contro il mondo intero. E proprio la "costruzione europea" ha portare una visione guerrafondaia del mondo. Perché quando per la Francia Senegalesi hanno dato il loro sangue alla guerra, oggi la Francia nei sui contributi all'UE da più soldi a testa alla Lettonia, che festeggia la waffen-ss, che al Senegal ?

     Nel periodo fasto del Europa, ogni paesi faceva, provava da sua parte e quando uno trovava qualcosa che funzionava gli altri seguivano e ognuno a torno suo a portato al Europa  un po della sua fama. Oggi siamo proprio al contrario, si vuole integrare tutto per essere più forte, e l'Europa non è mai stata cosi debole.

    Si può anche notare che il Commonwealth , la Lusofonia, l'Ispanità, la Francofonia sono insieme molto più rappresentativi del mondo con nazione di quasi tutti i continenti è non sono stati in crisi come l'UE. Certo questi insieme sono il risultato del colonialismo, è un fatto, ma non c'è bisogno in questi paesi di fare propaganda perché i legami adesso sono veri e aperti con tutte le colore di pelle, tutte le religione, ecc. Non c'è miglior modo per un futuro in pace, al contrario dell'UE e della sua politica di difesa visto al punto 9 che assomiglia a un appartheid.
    Aggiungiamo il fatto che l'ingresso di tutti i paesi del est, sotto pressione degli Stati Uniti, ha accelerato l'uso del anglo-americano, è come spiegano tutti i linguisti del mondo, una lingua e un modo di pensare, una visione del monde. Se parliamo tutti una stessa lingua, finiremmo a tutti vedere il mondo nello stesso modo.


    Conclusione:

    Questo articolo ha riunito diversi motivi di uscire dell'UE, si potrebbe continuare perché i motivi sono centinai. Certi motivi sono stati trattati velocemente è faranno soggetti di articoli interi ma in modo generale questi 10 punti abatino un europeista convinto davanti una folla.
    1. La costruzione europea è antidemocratica, si fa senza i popoli che non possano più dire niente su quale politica fare..
    2. Prendendo il diritto sulla moneta,  la costruzione europea ha fatto crescere i debiti  dei paesi per poi servirsi di questi debiti pubblici per fare pressione mentre paesi molto più indebitati con la loro moneta sovrana se la cavano molto meglio.
    3. I trattati sottomettono nostra agricoltura alla produttività, come risultato prodotti di scarsa qualità e agricoltori con scarso reddito.
    4. Senza il controllo della moneta, non si controlla nemmeno lo scambio esterno. La realizzazione delle delocalizzazione dipende direttamente degli articolo 32 e 63 del TFUE quindi crea disoccupazione è povertà..
    5. La costruzione europea ha una politica di immigrazione a modo suo che destabilizza sia i paesi di arrivo che i paesi di partenza.
    6. Sottoponendo la sanità e l'ambiente alla realizzazione del mercato interno, l'UE favorisce unicamente il commercio al disprezzo di cosa dovrebbe essere un giusto scopo, il benessere per i  popoli.
    7. L'UE "chiede" ad ogni paesi di aprire alla concorrenza i servizi pubblici, creando disparità di servizio ancora più grande tra città e campagna.
    8. Dopo aver fatto salire i debiti, preso controllo della moneta, l'UE "chiede"  via gli IMPE di riformare tutto il sistema sociale e il codice del lavoro impoverendo tutti i popoli.
    9. La NATO e l'UE sono strettamente legate, i trattati impongono per solidarietà di andare in guerra insieme anche se questa non rispetta il diritto internazionale e coltiva la strategia dello scontro delle civiltà..
    10. L'UE impone una visione del mondo senza lasciare ai paesi le loro reale affinità, impone un sistema dove tutti gli altri dovrebbero essere nemici e noi rimanere tra noi per solidarietà dimenticando che la solidarietà nasce delle affinità storiche dei popoli.


    E per questi motivi la conclusione è l'articolo 50 del TUE:

     
    Articolo 50
    .
    1. Ogni Stato membro può decidere, conformemente alle proprie norme costituzionali, di recedere dall'Unione.
    .



    Di una conferenza di François Asselineau: "Les 10 raisons de sortir de l'UE"



    Peggio del rumore degli stivali...
        ...il silenzio delle pantofole !
                                                            
    Max Frisch






    martedì 14 maggio 2013

    Unione europea: La nave prende l'acqua

    UNIONE EUROPEA: LA NAVE PRENDE L'ACQUA


    I tempi stanno cambiando. Il tempo comincia a essere lontano in cui, dopo aver creato l'UPR, il  25 marzo 2007 per chiamare i miei connazionali a uscire fuori dell'UE e l'euro, Mi facevo insultare e trattare di "irresponsabile" o "estremista", anche dai "sovranisti" francesi. 



    Perché, più i paesi dell'Unione europea  affondano in un disastro su tutti i soggetti di portata storica (economica, sociale, finanziaria, industriale, morale, diplomatico, militare, scientifica, culturale, etico, umano...), è sempre più persone in tutto il continente stanno cominciando ad accettare l'idea che ero completamente solo a promuovere ci sono più di 6 anni.
     
    Durante gli ultimi 15 giorni, sono non meno di due ex ministri delle finanze tedesco e britannico, e due ministri britannici, che hanno chiesto niente di meno che la dissoluzione dell'euro (il primo) e l'uscita del Regno Unito dell'UE (gli altri tre).

    30 aprile 2013:  l'ex ministro delle finanze tedesco Oskar Lafontaine dice che si deve dissolvere l'euro !




    Due settimane fa, il leader tedesco Oskar Lafontaine ha lanciato una bella bomba. L'uomo che ha guidato il Partito Socialdemocratico SPD, che è stato ministro delle finanze tedesco e membro fondatore ed ex co-presidente del partito di sinistra Die Linke ha infatti cambiato la sua posizione di... 180 °. 

    Mentre in precedenza era stato un forte sostenitore dell'euro, ha detto il 30 aprile 2013 che si deve via via sciogliere l'euro per evitare una catastrofe economica e sociale in Europa. 
    fr: http://www.marianne.net/russe-europe/EURO-un-changement-significatif_a165.html
    it: http://vocidallestero.blogspot.fr/2013/05/euro-un-cambiamento-significativo.html



     7 maggio 2013: Nigel Lawson, ex Cancelliere dello Scacchiere di Margaret Thatcher fa sensazione chiamando il Regno Unito a lasciare l'UE
     
    Mr. Lawson era preso finora per un europeista convinto, come testimonia il suo sostegno per il mercato unico europeo e l'ancoraggio della lira sterlina  al Deutschmark tra il 1987 e il 1990.

    Boom! Il 6 maggio, ha predetto che il tentativo del primo ministro britannico per ottenere concessioni dai suoi partner europei in rinegoziando i termini della partecipazione del suo paese era destinato al fallimento. Quello che tutti sanno in tutta Europa - a partire della signora Le Pen,  dei Sig. Dupont-Aignan o Mélenchon che fingono come David Cameron di cercare a "rinegoziare i trattati" -.

    Si nota anche che la "rinegoziazione dei trattati" voluta dai conservatori non ha nulla a che fare con la "rinegoziazione dei trattati" voluto dagli "alter-europeisti" francesi ... Dato che lui chiama "risultati insignificanti" di un esercizio analogo di "rinegoziazione dei trattati" Sig. Lawson ha quindi chiesto che il Regno Unito esce così una volta per tutte della costruzione europea. 

    Come lo ammette con disprezzo il quotidiano Le Monde, questa dichiarazione fa parte delle "parole entrando nella storia."
    http://www.lemonde.fr/europe/article/2013/05/07/au-royaume-uni-l-ex-ministre-des-finances-nigel-lawson-pour-une-sortie-de-l-ue_3173007_3214.html


     13 maggio 2013: due ministri dell'attuale governo britannico chiedono pubblicamente l'uscita del Regno Unito dall'UE


    Ieri, lunedi 13 maggio nuova bomba: Philip Hammond, Segretario della Difesa del Governo Britannico e Michael Gove si occupa di educazione, hanno per la prima volta pubblicamente detto essere in favore di una uscita del Regno Unito dall'Unione europea.

    Il caso ha fatto ovviamente un grande rumore in Gran Bretagna, anche se i media francesi non hanno reso conto di niente. 
    http://it.euronews.com/2013/05/13/uk-un-altro-ministro-dice-si-all-uscita-dall-unione-europea/



    Philip Hammond, Segretario della Difesa del governo britannico
     

     Michael Gove, il ministro britannico della Pubblica Istruzione


    L'origine del tuono: "dimenticando" di parlare del referendum per l'uscita dall'Unione europea nel Discorso della Corona, Cameron ha fatto un brutto scherzo degno di Le Pen, Dupont-Aignan e Mélenchon

    È interessante notare che il rombo di tuono causato da due membri del governo britannico è causa del fatto che essi, e un certo numero di deputati conservatori, erano indignati di scoprire che il "Discorso della regina" - tradizionalmente predisposto annualmente dal Primo ministro - e pronunciato la settimana scorsa dalla sovrana, ha fatto alcun riferimento al referendum per lasciare l'UE.

    Alla fine del 2012, il primo ministro David Cameron ha promesso un referendum sulla questione nel 2017.
     Ma, come ho detto il 11 gennaio, Washington ha poi sbattuto il pugno sul tavolo per chiedere che il referendum non si farà. In un discorso del 9 gennaio 2013 presso l'Ambasciata degli Stati Uniti a Londra, il segretario per gli affari europei Philip Gordon, aveva infatti chiesto al governo britannico di fare tutto che la Gran Bretagna rimane nell'Unione europea. Quello che il quotidiano francese La Tribune ha riassunto come segue: "Londra fuori dell'Unione europea ? Per l'amministrazione Obama, non se ne parla neanche."
    Quindi, sicuramente, è sotto effetto di pressioni da parte di Washington che il primo ministro David Cameron ha "dimenticato" di parlare del referendum nel discorso della Corona, 2013, che è, ogni anno, il discorso di politica generale che intende seguire il governo britannico.

    In altre parole, David Cameron ha fatto al opinione pubblica britannica lo stesso tipo di brutti tiri politicanti  di cui Mélenchon, la signora Le Pen e il signor Dupont-Aignan sono esperti in Francia: tutti in faccia e promesse vuote, e niente quando si arriva al lavoro, vale a dire, gli impegni solenni e irrevocabile.

    David Cameron ha quindi "dimenticato" di menzionare il referendum per lasciare l'UE nel discorso della Corona:
    • come Mélenchon "dimentica" di menzionare sistematicamente gli articoli 42 del trattato sul UE sulla NATO, l'articolo 63 del TFUE che vieta i controlli dei movimenti di capitali, l'articolo121 del TFUE sulle "Grandi orientamenti di politica economica", ecc.
     
    David Cameron catturato nella sua stessa trappola


    Solo che: su entrambi i lati del canale, lo stato d'animo degli elettori è meno incline a lasciarsi strappare dalle politicanti professionisti che sono costantemente spinti dai media a gridare contro l'UE, ma ... per mai fare l'impegno solenne di uscirne, il più rapido e senza muovere la grande trappola di "previa rinegoziazione di un'altra Europa".

    Questo è il motivo per cui il primo ministro britannico David Cameron deve preoccuparsi. Il suo "dimenticare" di parlare del referendum è immediatamente tornato al viso perché un certo numero di parlamentari conservatori indignati da questa evasione, ha redatto un emendamento per protestare contro questa "dimenticare", con l'intenzione di sottoporlo al voto la Camera dei Comuni nelle prossime ore.

    Risultato? Panico a bordo e nuova svolta all'angolo di Cameron. E il primo ministro britannico ha deciso ieri sera - 13 maggio - di fare il passo "molto insolito" di pubblicare un disegno di legge che impegna il governo a tenere un referendum sull'appartenenza della Gran Bretagna all'UE entro il 2017 ..

     Al di là di questa nuova svolta, il brutto tiro politicante di Cameron ha tutte le possibilità per rafforzare ulteriormente la parte sempre più maggioritaria del pubblico britannico che vuole che il Regno Unito uscisse dall'Unione europea una volta per tutti.
     

     Le cause dell'ascesa dell'UPR


    Questo rifiuto del pubblico per essere manipolati da politici senza scrupoli può essere visto anche in Francia.

    Lo Posso vedere negli incontri pubblici, in cui le sale si riempono sempre di più e di più con gente convinti e decisi a combattere. L'ho ancora notato ieri a Lione, dove 80 persone sono venute nel bel mezzo del pomeriggio di un Lunedi soleggiata per partecipare al dibattito all' EM-Lyon, dove un numero paragonabile, ha partecipato alla riunione-dibattito  in serata nel centro della città di Lione.

    Se i miei incontri pubblici attirano sempre più persone, e se l'UPR ha raccolto ogni giorno sempre più aderenti, è che essi provengono da ogni orientamento politico, e soprattutto gli elettori di  Mélenchon, la signora Le Pen e il signor Dupont-Aignan.

    Se un numero crescente di loro ex elettori si radunano a noi, è perché la chiarezza perfetta della nostra analisi e le nostre proposte sono improvvisamente la loro misura di come sono stati ingannati da questi  politici specialisti dei "dimenticati" ai momenti fatidici.
     
    • Con l'UPR, scoprono cosa è un movimento politico affidabile che prende l'impegno scritto solenne e costante per ottenere che la Francia esce fuori dall'UE, legalmente, unilateralmente e al più presto.
    •  Con l'UPR, scoprono cosa è un movimento politico veramente unificante, che è costantemente preoccupato di mettere da parte i dibattiti sfaldanti per riunire tutti francesi di tutte le opinioni, di tutte le religioni, tutti i ceti sociali, di concentrarsi sull'essenziale, che è il recupero della nostra libertà collettiva.
    • Con l'UPR, scoprono ciò che un movimento politico onesto e rispettoso della loro intelligenza, che rifiuta ambiguità calcolate, promesse contraddittorie, misure inapplicabile, complicità di dispositivo, e prevaricazione programmaticche.
    • Con l'UPR, hanno finalmente scoperto tutti cio che gli altri partiti si rifiutano di spiegare: le sezioni decisive dei trattati europei, l'articolo 50 del trattato sull'Unione europea, il quale permette di lasciare l'UE, o il ruolo degli Stati Uniti nella cosiddetta "costruzione europea". Ruolo che Marie-France Garaud - ex assessore di Georges Pompidou all'Eliseo - ha esposto per la prima volta nel corso dell'ultimo show televisivo "Questa notte o mai" di Federico Taddei, in termini assomigliando quasi tutto alle mie proprie analisi.
     
     

    Conclusione: l'UPR in perfetta sintonia con le aspettative del pubblico
     

    In breve, se l'UPR vede la sua reputazione e il numero dei suoi membri crescere a velocità elevata, è perché la nostra chiarezza analitica e programmatica, e la nostra  volontà, costante per 6 anni, per riunire i francesi oltre il divario destra-sinistra per ottenere la Francia fuori dell'Unione europea, sono in perfetta armonia con ciò che ardentemente desiderare una maggioranza di francesi.

    Questo dato è stato confermato drammaticamente dallo studio comparativo intra-europeo dall'istituto americano Pew Research. Secondo i risultati pubblicati ieri, 13 maggio 2013, la maggioranza dei francesi non hanno più fiducia nel progetto europeo.
     
    Come rilevato dall'istituto americano, "Nessun Paese europeo si è cosi presto scoraggiato e disilluso che la Francia [in un anno]", che ha intervistato 7.600 cittadini europei.
     
    Mentre nel 2012, il 60% dei francesi intervistati dall'istituto si dicevano a favore della UE, non sono più che il 41% nel 2013. I tedeschi sono ancora il 60% europeista, contro il 68% di un anno fa. La situazione economica è considerata  « male » del 91% dei francesi contro il 81% dello scorso anno, mentre in Germania, questa opinione è condivisa dal 25% dei tedeschi (27 nel 2012). 

     « I francesi hanno ora meno fiducia nell'Unione europea in quanto istituzione che gli italiani o spagnoli. E la fiducia francese, come i loro connazionali in Sud Europa, hanno perso fiducia nel loro dirigente eletto.»
     
    sondaggio  cui  
        
    Oserei sostenere che gli analisi che faccio in Francia per 6 anni - e che sono stati visti da centinaia di migliaia di persone in totale - può aver contribuito, insieme ad altri, a questo drastico cambiamento nella percezione dei nostri connazionali di ciò che è l'integrazione europea?

    E 'in ogni caso estremamente promettente per il futuro dell'UPR e il futuro della Francia.

    François Asselineau
    14 mai 2013
      fonte