"L'Europa è ridotta in colonia americana"
"Io presidente della Bolivia, sequestrato in Europa"
Lo svellimento dalla parte di Snowden del carattere tentacolare dello
spionaggio americano ha suscitato solo reazione piccolissime dalla
parte dei dirigenti europei. Le quali, tuttavia, non hanno esitato ad
immobilizzare l'aereo del presidente boliviano Evo Morales,
sospettato di trasportare l'informatico fuggitivo.
Di Evo Morales, agosto 2013
Evo Morales Presidente di Bolivia |
Parecchi
settimane dopo, questo attentato contro la vita di un membro di una
delegazione ufficiale, commesso da Stati reputati democratici e
rispettosi dei leggi, continua di sollevare l'indignazione, mentre
abbondano le condanne di cittadini, di organizzazione sociale,
organismi internazionali e governi in tutto il mondo.
Cosa
è successo ? Ero a Mosca, qualche istante prima di una riunione con
Vladimir Putin, quando un assistente mi allerta di difficoltà
tecniche: impossibile
di renderci al Portogallo come era previsto al inizio. Tuttavia,
quando si finisce il mio appuntamento con il presidente russo, è ovvio
che non si tratta di problemi tecnici.
Sig. David Choquehuanca Ministro degli Esteri di Bolivia |
Potevamo
provare di ritornare in Russia ma era prendere il rischio di finire
senza cherosene. Il colonnello Arispe ha quindi contattato la
torre di controllo dell'aeroporto di Vienna per chiedere
l'autorizzazione di effettuare uno atterraggio in emergenze. Che le
autorità austriache siano qui ringraziato della via libera da loro data.
Sig
Alvaro Garcia Linera Vice-presidente di Bolivia |
ambasciatore spagnolo in Austria Sig Alberto Carnero |
Pero, mi dice, dovrà
inizialmente ispezionare l'aereo presidenziale. Si tratta anche di una
condizione sine qua non alla nostra partenza per Las Palmas de Gran
Canaria.
Edward Snoden |
Sig. Rafael Mendivil Peydro sotto-segretario spagnolo agli esteri |
Avendo sicuramente preso paura, l'ambasciatore scarta l'opzione della forza, ma precisando che, in queste condizione, non potrà autorizzare nostro piano di volo : “Alle 9 della mattina, vi indicheremmo se potrete partire o no. Fine a questo momento, andremmo a parlare con i nostri amici”, mi spiega. “Amici ?” Ma chi sono questi amici della Spagna di chi fatte referenza ? La Francia e l'Italia, senza dubbio ?” Lui rifiuta di rispondermi e si ritirò...
Approfitto
di questo momento per discutere con la presidente argentina Cristina
Fernàndez, una eccellente avocata che mi guida sulle questione
giuridiche, ed anche con i presidente venezuelano ed ecuadoriano
Nicolàs Maduro e Rafael Correa, entrambi molto preoccupati per
noi. Il presidente Correa mi richiamerà inoltre parecchie volte
nella giornata per prendere notizie. Questa solidarietà mi dà
forze : “Evo, non hanno nessun diritto di ispezionare tuo aereo!! “mi ripeta. Non ignoravo che un aereo presidenziale è come una
ambasciata.
Dalla sinistra: Maduro del Venezuela, Fernandez di Argentina, Morales di Bolivia, Correa del Ecuador |
L'ambasciatore
di Spagna riappare. Preoccupato e nervoso, mi indica che
dispongo finalmente di tutte le autorizzazione e che posso andarmene.
Finalmente l'aereo decolla...
Questa interdizione di sorvolo, decretata simultaneamente da quattro paesi e coordinata dalla Central Intelligence Agency (CIA) contro un paese sovrano col solo pretesto che trasportiamo FORSE Sig. Snowden, rivela alla luce il peso politico della principale potenza imperiale : Gli Stati Uniti.
Fino al due luglio (data dello nostro sequestro), ognuno capiva che gli stati si dotano di agenzie di sicurezza per proteggere loro territorio e loro popolazione. Ma Washington a sorpassato i limiti del concepibile. Violando tutti i principi di buona fede e le convenzioni internazionale, ha trasformato una parte del continente europeo in territorio colonizzato. Uno insulto ai diritti umani, l'una delle conquiste della Rivoluzione francese.
Lo
spirito coloniale che conduce a sottomettere cosi parecchie paesi
dimostra ancora una volte che l'impero accetta nessun limite –
siano legale, morale, territoriale. Adesso, è ovvio agli occhi del
mondo intero che, per una tale potenza, tutte le legge possono essere trasgredite, tutta sovranità violata, tutto diritto umano
ignorato.
La
potenza degli Stati Uniti, è chiaramente il potenziale militare,
implicato in molte guerre di invasione e sostenuto dal enorme complesso
militare-industriale.
Le tappe dei loro interventi sono ben note: dopo una conquista
militare viene l'imposto dello libro-scambio, di una concessione singola
della democrazia e infine, la sottomissione delle popolazione alla
voracità delle multi-nazionale.
Le traccie indelebile dell'imperialismo – fosse militare o
economico – sfigurano l'Iraq, la Libia, la Siria. Paesi tra cui
certi sono stati invasi perché si sospettava di avere arme di
distruzione di masse o di sostenere organizzazione terroristiche.
Paesi dove migliaia di essere umani sono stai uccisi, senza che la
Corte penale internazionale intente il minimo processo.
Sig. Philip Goldberg ambasciatore americano in Bolivia nel 2008 |
L'attentato di cui siam stati vittime svella i due visi di una stessa oppressione, contro di quale i popoli hanno decisi di si ribellare: l'imperialismo e suo gemello politico e ideologico, il colonialismo. Il sequestro di uno aereo presidenziale e del suo equipaggio – che siamo in diritto di stimare impensabile nel 21° secolo – illustra la sopravvivenza di una forma di razzismo all'interno di certi governi europei. Per loro gli indiani e i processi democratici o rivoluzionari in quali sono inviati rappresentano vincoli sulla strada della civilizzazione. Questo razzismo si rifugia adesso nell'arroganza e le spiegazione “tecniche” i più ridicole per truccare una decisione politica nata in uno ufficio di Washington. Ecco governi che hanno perduto fino alla loro capacità di riconoscersi come colonizzati e che tentano di proteggere la riputazione dello loro maestro...
Chi
dice impero dice colonie. Avendo optato per l'obbedienza agli ordini
che gli davano, certi paesi europei hanno confermato il loro statuto
di paesi sottomessi. La natura coloniale della relazione tra Stati
Uniti e Europa si è rafforzata dagli attentati del 11 settembre 2001
ed è stata svelata a tutti nel 2004, quando si è appreso
l'esistenza di voli illeciti di aree militari americani
trasportando supposti prigionieri di guerre verso Guantanamo o verso
prigione europee. Sappiamo oggi che questi presunti “terroristi”
erano sottomessi alla tortura: in realtà che anche le organizzazione
di difesa dei diritti umani tacciano spesso.
La
“guerra contro il terrorismo” avrà ridotto la vecchia Europa in colonia;
un atto inimicale, anche ostile che si può analizzare come una forma
di terrorismo di stato, nel fornire la vita privata di
milioni di cittadini agli capricci dell'impero.
Ma l'affronto al diritto internazionale che rappresenta nostro
sequestro sarà forse un punto di rottura. L'Europa ha dato nascita
alle idee le più nobile: libertà, eguaglianza, fraternità. Ha
largamente contributo al progresso scientifico, all'emergenza della
democrazia. E' solo una pallida figura di se stessa: uno
neo-oscurantismo minaccia i popoli di un continente che, qualche
secoli fa, illuminava il mondo di sue idee rivoluzionare e suscitava
la speranza.
Nostro
sequestro potrebbe offrire a tutti i popoli e governi d'America
Latina, delle Caraibi, d'Europa, d'Asia, d'Africa, e d'America del
Nord l'occasione unica di costituire uno blocco solidale condannando
l'attitudine indegna dei Stati coinvolti in questa violazione del
diritto internazionale. Si tratta anche di una occasione ideala per
rafforzare le mobilizzazione dei movimenti sociali nel ambito di
costruire un mondo nuovo, di fraternità e di complementarità. E' al
popolo di costruirlo.
Siamo certi che i popoli del
mondo, notevolmente quelli d'Europa, risentono l'aggressione di cui
siamo stati vittime come affettando anche loro e i loro parenti. E
interpretiamo la loro indignazione come un modo indiretto di
presentarci scusi che certi governi responsabili dello sequestro
rifiutano ancora di presentarci.
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