Della "Quenelle" di Dieudonné e della libertà d'espressione
Oggi un articolo che a prima vista può sembrare fuori tema ma leggendolo si capirà perché mi è sembrato utile scriverlo. Ho voglia di parlare dell'artista comico Dieudonné. Che quello che fa piace o
no, possiamo vedere uno doppio standard nell'atteggiamento della
stampa francese nei confronti suoi e quello per esempio delle
caricature del profeta Maometto. Questo doppio standard ha passati i confini nazionali e si
è ritrovato nella stampa Imola Oggi, traducendo un articolo
piccolissimo e non investigando sulla verità ma lasciando pensare al
lettore tutto ciò che vuole. Ecco una prova, e non la prima, di
scarso giornalismo senza la minima investigazione. Allora questa storia merita un po di chiarimenti.
Iniziamo per dire che la mamma di Dieudonné è bretone, quello che mi permetta di ricordare quella prova di scarso giornalismo di Mauro Indelicato sulla Bretagna dove in verità neanche 2% della gente parla bretone. Quindi al lettore Italiano, occorre ricordare che Dieudonné è francese, e che anche se Dieudonné non è bianco, la storia, le colonie e le isole francese fanno che una percentuale della popolazione francese non è bianca di pelle, detto questo facciamone un veloce curriculum:
Allora Dieudonné per 7 anni ha fatto l'umorista in duetto con Elie Semoun e tra altri avevano teme molto politiche, come il razzismo per esempio
senza che sia un problema per nessuno. Ad esempio qui con “cohen e
bokassa”, un giudeo e un africano;
Cohen & Bokassa par sinziana2
Cohen & Bokassa par sinziana2
Poi questi due prendono
ciascuno la loro strade Elie facendo cose più leggere e Dieudonné
continuando su temi sociali importanti come qui dove fa un estremista
musulmano e il soggetto non ha commosso i media per provocazione;
In parallele, arrivano le storie
delle caricature al profeta Maometto, dove Dieudonné non c'entra, e dove tutta la stampa di una sola
voce si fa il difensore della libertà di espressione. Si per i
principi della rivoluzione francese noi abbiamo il diritto di
pubblicare queste caricature e non si può vietarlo ! Dieudonné
dalla sua parte fa un sketch comico sui musulmani, tutta la stampa in
cuore dice che ama la libertà di espressione quindi anche se queste
cose possono non fare ridere, non si devono impedire .
Ma il primo
dicembre 2003 è arrivato uno sketch in
un programma alla TV sul terzo canale pubblico di nome premonitore
"non possiamo piacere a tutti" dove l'umorista Dieudoné
era mascherato in estremista sionista, parlando di volontà
americano-israeliana;
Dopo questo sketch una lettere del consiglio
superiore dell'audiovisivo (CSA):
“Dopo le parole
dell'umorista Dieudonné e visto l'assenza di reazione immediata
dall'animatore, il consiglio ha scritto al presidente della tv
pubblica per ricordarglielo la necessità di controllare l'antenna,
particolarmente in un contesto di tensione tra le comunità.
A anche deciso
di ricevere a questo soggetto il presidente della tv pubblica
francese.”
Dopo
questo sketch, Dieudonné va in processo al tribunale è tutta la
stampa fa i grossi titoli "Dieudonné antisemita va al tribunale si
richiede tanti mesi e 20,000 €" … ma due mesi dopo, niente è
ritenuto contro di lui, pero la notizia fa due piccole righe in fondo
di qualche giornali e basta
Poi
arriva la guerra aperta a Dieudonné tutti i lobby sionisti in opere
per uccidere sua carriera, parecchie città cancellano le sue date
mentre quando può fare spettacoli le sale sono riempite.
Ma
Dieudonné continua a scrivere spettacoli, ne presenta uno a Quebec
nel Canada, dove la comunità giudea viene per sapere se è
antisemite o no, perché i lobby sionisti in Francia gli fanno una
reputazione internazionale. Passa lo spettacolo, giudicato dal grande
B'nai B'rith e dal Congresso ebraico mondiale e non trovano niente di antisemite nel spettacolo. Ovviamente nessuna
stampa francese per dirlo. Al contrario, dirigenti di lobby sionista
come lo crif fanno discorsi ancora più violenti senza mai nominarlo
e fanno abbassare la testa a 16 ministri del governo dell'epoca,
ammettendo cosi questa censura.
Potrei
fermarmi qui, penso che tutti i lettori sono già convinto del doppio
standard applicato nella stampa francese. Per i qualche lettori ancora dubbiosi
ecco qualche foto dove si può difficilmente pensare che Dieudonné sia
antisemita:
Qui una foto che illustra il suo viaggio per vedere le distruzione nel Libano dalla parte di Tzahal, in questo viaggio incontrerà Chavez il 30 agosto 2006 a Damas.
Con Sig Boulefkhad che sta da due anni davanti
la banca (SG) che ha distrutto la sua imprese
alla vista di tutti i potenziali clienti |
Poi
arriva il gesto detto della Quenelle. Si può dire come è stato inventato, non
era niente altro che uno mimo. Ad esempio, il governo aumenta le tasse mentre
aveva detto che le abbassava, quindi ce l'hanno messo nel c... fino a
qui. Il braccio che va giù e quello che figura l'azione e l'altra
mano fa vedere fino a dove. Poi si è iniziato a dare un livello di
profondità della “quenelle” secondo la grandezza della menzogne
nelle dichiarazione dei politiche e di chi passa alla tv e nella
stampa.
La
Quenelle fu anche usata per denunciare il sionismo (ed è qui il problema maggiore, il sistema non vuol che si apprende la differenza tra antisemita e anti-sionista) e la sua voglia a
vietare tutta discussione sulla politica d'Israele perché c'era la
shoah. Cosa che denuncia anche una canzone del artista intitolata “Chaud
Ananas” dove parlando a un sionista dice “tu mi tiene con la shoah,
io ti tengo con l'ananas”.
Quindi
il successo dello gesto non piace a questo lobby, l'umorista ha anche
fatto una petizione, che ha più di
130,000 firme, per vietare la licra, organo dello lobby sionista
in Francia per sorvegliare l'antisemitismo, e chiamando a vietare
ogni spettacoli di Dieudonné, si felicitando di ogni cancellazione di spettacolo
5 ragazzi facendo una "quenelle"
mezzo a Valls il ministro del interno
legato "per l'eternità ad Israele" |
La
quenelle adesso sfugge delle mani di Dieudonné per essere fatta
dappertutto, è diventato un simbolo anti-sistema per tutti coloro
che non hanno rappresentanza nella stampa o le autorità. E ' anche
diventato un gioco di passare alla TV facendo la quenelle o dietro
politiche come qui con Valls.
Ci sono anche celebrità a farla. Allora
il sionismo iniziò ad impaurirsi di uno semplice gesto pacifico,
anti-militarista, un gesto che non chiama alla violenza ma che
denuncia soltanto una censura mediatica e politica su temi
importante, e che denuncia un doppio standard comunitario. E davanti
tutto questo successo, il lobby si doveva di reagire e da parte
proprio di uno sionista, presidente della Licra fu inventata l'idea secondo la quale il
gesto della “quenelle” sarebbe uno saluto nazista all’incontrario.
Ecco
qui come si propaga l'odio tra comunità per non parlare della politica sionista. E in questo articolo
non ho parlato della LDJ, un organizzazione tanta violenta che è vietata negli USA e in Israele stessa, mentre in Francia è autorizzata e anche
sostenuta dalle autorità come questo documento lo dice !
E' allora
si animano gli giustizieri, si trovano 40 uomini davanti una
discoteca per violentare un ragazzo che ha messo una foto su internet
facendo la “quenelle”. Si legge su facebook gente da Tel Aviv che
apprezzano l'azione, che non lo condannano. E i giornali, quando mettono
i nomi di chi ha fatto il gesto della “quenelle” non mettono mai i
nomi di chi è arrestato per aver voluto giustiziarsi... ma il nome
si trova e circola su internet...e ancora qui, si incita alla
violenza, uno sionista su internet vuol mandare fiori sulla tomba di
questo che ha trovati i nomi di quelli arrestati, ecco l'eterna lotta di usare la corda giudea per giustificare esazione di
sionisti. Per informazione, 3 dei 6 giovani arrestati hanno fuggito in Israele per non sottomettersi alla giustizia francese e ecco un elenco non esaustivo di reati commessi dalla LDJ;
A
titolo personale la lotta contro il sionismo non è una priorità
nel senso che le volontà mondialiste sono molto più numerose che
l'unico sionismo. Per me, arrivare ad una Repubblica veramente libera
che sia nel istruzione pubblica, nella libertà d'espressione, della
stampa o della TV, nel giornalismo obbiettivo e nella storia non truccata e nello stato di diritto difendendo la diritto internazionale quindi nella consapevolezza del popolo, e allora tutti i lobby in un colpo saranno indeboliti.
questa è la risposta alla domanda "come vivere nei nostri paesi senza morire di rabbia" che pone quel "giornale" incoraggiando il comunitarismo e lo shock delle civiltà come ben voluto delle élite mondialiste. Riccordo anche che Jacques Attali ha gia fatto sapere che vedrebbe bene Gerusalemme essere la capitale mondiale del futuro ordine mondiale.(1m17)
Nonostante questo, e visto che iniziano ad arrivare articoli in
Italia su Dieudonné, col compito che non sia strumentalizzata questa
storia dai stessi fattori di miseria, ho pensato che fosse buono uno piccolo curriculum
di Dieudonné.
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