venerdì 22 novembre 2013

L'unione europea e le regioni III i berretti rossi


L'unione europea e le regioni III
Tentativi dei separatisti di prendere per loro il movimento bretone

I Dalla corda economica
II La corda etnolinguistica
III I berretti rossi
IV Il referendum d'Alsazia

Non parleremmo in questo articolo del fatto che il prelievo dell"ecotassa è stato affidate ad Ecomouv che via autostrade per l'Italia darà il 20 % della tassa prelevata a un consortium composto tra altri da Goldmann Sachs e Benetton cioè aspettati sono 180 milioni l'anno sui 1.2 miliardi totali. No, qui parleremmo delle proteste bretoni e delle mosse regionaliste.

I berretti rossi come tutto ha iniziato ?

Due cose prima dei berretti rossi che sono correlate e che si sono mischiati: 
1/ Molti piani di licenziamenti nell'industria agro-alimentare messa in concorrenza con l'estero e la situazione sempre più precaria degli agricoltori.
2/ L'ecotassa : faceva già parecchie mesi che si lottava contro l'ecotassa rompendo i portici previsti per prelevare questa tassa dall'estate. Ma il 12 ottobre c'era un appello della federazione dipartimentale dei sindacati agricole francese, la FDSEA a rallentare sulla autostrade per manifestare contro l'ecotassa che finirebbe di uccidere la loro occupazione. Gli rappresentanti della FDSEA fecero la storia dell'ecotassa, secondo loro natta sotto il presidente Sarkosy. Certamente, l'agro-alimentare in Bretagna non si porta bene e l'ecotassa finirebbe di ucciderli. Ma questi rappresentanti dimenticano sempre due cose, la prima è che l'ecotassa viene di una direttiva europea chiamata eurobolo, e la seconda è che senza i trattati europei si potrebbe difendere la filiera agro-alimentare molto più facilmente, ma al contrario, secondo questi “leader” del movimento berretti rossi, il problema è che gli aiuti europei al export sono stati fermati da questa primavera.

Il circuito economico della gallina

Allora economicamente cosa succede ? La gallina francese è principalmente in concorrenza con quella tedesca di una parte e quella brasiliana di un altra. Sappiamo adesso tutti come e perché. Non è bisogno ricordare gli articoli 63 e 32 del trattato di Lisbona riprese di quello di Maastricht che vietano restrizione ai movimenti di capitali, di merce e dazi aggiunti ai minijob tedeschi. Quindi in queste condizioni la gallina francese era in situazione di scomparire, per potere salvare migliaia di posti di lavoro, il settore ha trovato che era possibile di ricevere aiuti dei fondi europei all'esporto, e quindi la gallina francese ha trovato un posto nel mercato del medio oriente dove anche là, il primo concorrente è la gallina brasiliana. Ovviamente senza questi fondi, la gallina francese sarebbe troppo cara per avere uno mercato significativo nel medio oriente. E naturalmente questo fa torto anche alla gallina prodotto nel medio oriente, dove i produttori devono trovare soluzione per produrre meno care davanti a questa concorrenza sbagliata.
Facciamo tutto il circuito; i vertici nazionali firmano trattati europei senza il consenso dei popoli, arrivano galline da Brasile che servono a pauperizzare i produttori di galline in Europa, la Germania con riforme e minijob pauperizza più degli altri i lavoratori che producono galline e riesce a fare una agricoltura a basso costo. La gallina francese con aiuti europei si vende in medio oriente, che a suo turno pauperizza i produttori di galline medio orientali. Quindi con un trattato europei che i popoli non hanno voluto, si ritrovano ogni giorni sempre più poveri e fanno anche impoverire il resto del mondo.
Allora arriviamo al più bello, tra i vertici delle organizzazione agricole come la FNSEA o i sindacalisti, o anche i politici locali o regionali, nessuno di loro dice che i trattati pauperizzano i popoli in Europa e anche al estero, no, secondo tutta questa gente, il problema è la fine degli aiuti europei al esporto e il troppo tassi ! In altre parole continuammo ad impoverire il mondo intero noi compresi ! E, cosa incredibile, è esattamente il discorso dei leader dei berretti rossi !

Vediamo cosa dicono questi “leader”:

Thierry Merret: “occorre mettere giù questi portici dell'ecotassa” niente sull'UE.
Si vede anche nello video,  parlare al minuto 0.56, il presidente di Breizh Europa, cioè Bretagna-Europa, no Bretagna Francia o solo Bretagna ma Breizh Europa, uno think tank regionalista.
 

Il presidente di Tilly Sabco, Sauvaget, dicendo che il problema è che non si riceva più i fondi europei. Qui nel disordine della video ma cronologicamente, Sauvaget e i suoi operai scassano la porta della sottoprefettura e poi nella note quello si felicita che il ministro dell'agricoltura andrà a Bruxelles difendere il loro punto di visto per gli aiuti europei:

o qui dove Marc Le Fur richiede di fermare immediatamente l'ecotassa :

 Basta ecotassa lasciamo i Bretoni tranquillamente lavorare (niente parole sull'ue).

E qui Troadec che da un ultimatum al governo sulla sospensione dell'ecotassa. (al modo di un artur Mas bretone)




Allora chi sono realmente questi “leader” ?

Iniziamo velocemente con Breizh europa di cui abbiamo visto il presidente nella prima video. Ecco un estratto della Carta di Breizh europa :
Le mouvement Breizh Europa revendique de fait la mise en place d’une autonomie qui permette à la Bretagne de s’administrer librement dans le cadre d’une Europe fédérale.
Le mouvement Breizh Europa entend utiliser tous les leviers à sa disposition pour promouvoir ses idéaux et arriver à ses fins. Toutes ces actions se feront dans le respect du droit européen.”
cioè
"Il movimento Breizh Europa rivendica un autonomia che permette alla Bretagna di amministrarsi liberamente nel quadro di una Europa federale.
Il movimento Breizh Europa intende utilizzare tutte le leve disponibile per promuovere suoi ideali e arrivare a suoi obbiettive. Tutte queste azioni si faranno nel rispetto del diritto europeo"


Christian Troadec:
Consigliere generale della Bretagna di colore “varie sinistra”. Sosterà alle elezione regionale di 2010 una coalizione di Europa ecologia e di UDB.
Di Europa ecologia faremmo un articolo tra poco illustrando il loro europeismo e il loro regionalismo, sono nel gruppo del parlamento europeo, ALE-Verdi.
Di UDB, si tratta dell'Unione Democratica della Bretagna che appartene al gruppo EFA European Free Alliance, che è uno think tank con il scopo di arrivare ad una Europa regionalizzata con una Bretagna indipendente nell'Unione europea, militando anche tra altri per una Catalogna e un Paese Basco indipendenti.


Thierry Merret:
Produttore di carciofi e scalogni, bretone, presidente della FDSEA del Finistere (federazione dipartimentale dei sindacati agricole), si dichiara : “Bretone, Europeo, ma non giacobino”. Giacobini è il potere di Parigi. Quindi capire una richiesta di separatismo per la regione Bretagna nei confronti della stato giacobino ereditato dalla rivoluzione francese. Inoltre dice ad alta voce : "Nel 1992, abbiamo salvati Maastricht, con gli Alsaziani". E' lui a mettere il simbolo berretti rossi alla protesta dimenticando stranamente che era una rivolta nel 1675 del popolo contro il potere regionale e non contro il re di Francia.


Marc Le Fur:
il 44 dovrebbe essere in verde
diputato UMP (destra) del dipartimento dei Côtes d'armor et vice presidente dell'assemblea nazionale militando per fare ratificare da F Hollande la Carta delle lingue minoritarie. Suo blog
E' un gran difensore del trattato di Lisbona che ha votato all'assemblea nazionale il 7 febbraio 2008.
E' anche lui che fa votare un ammendamento nel 2011, adottato nel 2012, N°3947. Quello dice che su richiesta di 20% dei consiglieri generali sostenuti da 10% dell'elettorato, un dipartimento (provincia) potrà organizzare un referendum per cambiare di regione amministrativa. Che idea no ? Il compito è di fare integrare il dipartimento di Loire Atlantique alla Bretagna.(I verdi avendo già cambiato questa cosa sulla loro carta.)

Savauget:
Il padrone di Tilly Sabco, uno dei piccoli padroni secondo Troadec che sono nei berretti rossi, che fa 90 % del suo cifra al esporto, e riceveva 19 milioni l'anno in fondi europei al esporto fine all'anno scorso, motivo per quale vuole manifestare.

Ecco qui sono questi persone a chi i media danno una grande copertura mediatica. E come a caso, questi persone sono tutte d'accordo su un punto preciso, la lotta regionalista, che non ha proprio niente in rapporto alla lotta della gente che vuole solo lavoro. Ma con il tempo, in questi manifestazione, si è distribuito molti, molti bandiere bretone, che inoltre molti bretoni rifiutano, molto di loro in verità vogliono il Kroaz ha du e non il Gwenn ha du come bandiera (vedere perché a fine articolo).

Vediamo anche che Armor Lux impresa di Bretagna partecipa alla festa, vendeva i berretti rossi nelle manifestazione 5 € l'uno, un gesto anche per aiutare una ditta bretone, ma in realtà i berretti venduti venivano di Scozia per metà, e non è sorprendendo, ecco perché; Il padrone di Armor Lux è Jean Guy Le Floch, un ex quadro dirigente del gruppo Bolloré. Questo Bolloré iniziò la sua carriera nel 1970 alla banca dell'unione europea per andare nel 1975 nelle compagnia finanziaria Rottschild.
Uno come l'altro sono nel think tank "club des trente" che riunisce 60 grandi padroni bretoni. Questo club di richissimi padronni (una specie di Bilderberg bretone) non sarà mai li per denunciare i trattati europei perché loro moltiplicano la loro ricchezza avendo una parte di produzione sempre più grande al estero e cifre che non vanno cosi male nei loro gruppi. Quindi ci sono molte domande de farsi. Perché tanti persone dei vertici regionali nelle proteste !
 
Per finire Armor Lux ha pagato l'uso del nome “bonnet rouge” nei vestiti .
E uno gruppo identitarie per l'uso del nome bonnet rouge nelle telecomunicazioni già a fine ottobre:
Per il gruppo identitarie, vicino al Front National, si può vedere la promozione di uno libro intitolato “fondare uno stato europeo”. Che strano ?  E poi andando nel sito che hanno creato con il nome “bonnet rouge” cosa si trova ?
O più precisamente cosa non si trova... 
Nessuna menzione dei trattati europei neanche dell'unione europea, ma un link verso una pagina fb chiamata “contro lo stato PS e per le libertà regionale”.



In fine 

Che neanche uno di questi leader ha parlato della direttiva europea eurobolo che ha imposto l'ecotassa; 
Che neanche uno di questi leader ha parlato del trattato sul funzionamento dell'unione europea con i suoi articoli 32 e 63 che impostano il libero flusso di merce e capitali fa vedere che non hanno nessuna voglia di cambiare le cose già imposte ai popoli senza il loro consenso (p 62 e 73 del seguebte pdf);
ma che neanche uno dei leader parla del futuro mercato transatlantico che finirà di uccidere tutti questi poveri agricoltori e operai dell'agro-alimentare mostra bene che non sono li per il popolo che sia bretone o no !

Tuttavia troviamo qualche segni di speranza quando ascoltiamo la gente, quella vera, che anche se non sa come tutto il sistema funziona ha capito che il problema non si regola con il regionalismo :

C'è questo agricoltore che l'ha contro "L'Europa, sono solo stronzi ! politicanti che si ingrassano !"  Ecco nelle parecchie ore di video l'unica cosa che si è potuto vedere di realmente anti-europeista nelle manifestazioni!
 
Tilly-Sabco : un éleveur fustige les "connards... par ITELE
Allora che tutta l'agricoltura della Bretagna paga un prezzo caro dei trattati europei, allora che qualche agricoltori sanno chi le fa morire, i media hanno scelto di intervistare regolarmente le stesse persone auto-dichiarati vertice delle manifestazioni e che stranamente hanno tutte questo punto comune, una idea di separatismo che alla maggioranza del popolo bretone non interessa, il popolo bretone vuole solo lavorare !

I primi berretti rossi dimenticati, gli operai di GAD:

Sono questi stessi licenziati che il 12 novembre non vanno più a manifestare. Il movimento non rappresenta più niente di quello che doveva fare cioè lottare per potere lavorare. 
 
Qui sotto una manifestazione degli operai dell'agro-alimentare con sindaci e sindacati volendo trovare soluzione contro i licenziamenti prima che arrivano i separatisti, non si vede ne berretti rossi, ne bandiera bretone: 

Nottate che la bandiera bretone (spiegata in fine articolo) non si vede, e sul municipio,  primo edificio che si vede, c'è il tricolore francese. Forse occorre dirlo ad Mauro Indelicato.(http://www.ilfarosulmondo.it/wp/esplode-la-rivolta-in-bretagna-tutta-la-regione-in-piazza-e-situazione-fuori-controllo/)



Una misura del regionalismo

i 30 persone in sostegno a Patrig Laurent
Un esempio della saluta del separatismo bretone promosso dai grandi padroni: quando uno attivista mette adesivi in bretone sui panelli di una città, che si fa beccare, che al giorno del processo tutte le organizzazioni separatiste fanno un appello a sostenere questo tipo, cosa vediamo davanti al tribunale ? 30 persone. Ecco un bel esempio delle manipolazione mediatici che trascorrano l'Europa, i vertice delle regioni vogliono creare un sentimento separatista che non esiste per mettere sulla strade dell'Europa dei popoli secondo loro, l'Europa delle nazioni secondo loro, vale a dire l'Europa delle regioni. Allora attenti a certe giornalista che fanno più disinformazione che altro (link sopra).

E qui uno sindacalista che non voleva che il piano di licenziamenti fosse cosi brutto andò con gli ex-operai il 22 ottobre a bloccare un altro sito di GAD che non doveva chiudere e ci bloccarono l'uscita dei camion per farsi almeno sentire dei padroni e dei media. Ma i padroni hanno dato l'ordine ai loro operai di spostare questa gente per potere fare uscire i camion ! Si parla qui di una milizia padronale ! Uno grande esempio dell'unità di cui si prevalgono gli separatisti tra quali i padroni bretoni.

Heurts devant l'abattoir Gad de Josselin par lemondefr

Allora si, tutto è possibile; 
Abbiamo un popolo sommerso dalle tasse e con un lavoro deflatato dai trattati europei.
Abbiamo forze sindacali che devono canalizzare il popolo senza mai dare la colpa a Bruxelles.
Abbiamo vertici regionali che provano a mettere questa rabbia popolare in una lotta separatista.
Abbiamo il governo il più mal-amato dalla storia della quinta Repubblica,

TVgiornale del 2 novembre su Fr2
Allora si, tutto è possibile ma purtroppo poco gente ancora sa che è possibile uscire dall'UE per ricostruirsi un industria e un agricoltura nonostante l'attivismo quotidiano che sarà ancora nelle lotte a venire e le qualche immagine qua o la che iniziano a spuntare anche in TV :

 Gli appuntamenti a venire sono:

Il 23 novembre a Rennes, una manifestazione per il lavoro chiaùata dai sindacati e alla quale i separatisti hanno chiamato a rendersi due giorni prima della data. Il 30 novembre a Carhaix, una manifestazione dei berretti rossi annunciata da Thierry Merret. E il 3 dicembre saranno i camionisti su appello di tutte le organizzazione sindacali dei trasporti CFDT, CGT, FO, e CGE-CGC.


Bandiera bretone


Kroaz du di 1188
ermellino di 1316
Velocemente vediamo un altro aspetto di questo separatismo imposto dai vertici regionali ma senza che esiste questa volontà nel popolo, nello stesso modo, hanno imposto la bandiera che tutti conoscono oggi come bandiera bretone che si ritrova su tutte le targhe delle macchine in Bretagna e chiamata Gwenn Ha Du, allora che la Bretagna possiede altre bandiere come il Kroaz du o l'ermellino.

 
Gwenn ha du di 1923
Questa bandiera fu creata da Morvan Marchal nel 1923 che ha detto lui stesso che era una coppia della bandiera americana. Chi era Morvan Marchal ? Chi era quello che inventò la bandiera che si trova su tutte le targhe delle macchine di Bretagna ? Morvan Marchal era un indipendentista bretone ma non solo. Si può leggere di lui nella Bretagna Federale N° 1 di novembre 1931: "La verità è che i nostri maestri del momento si prendono pezzo dopo pezzo il sentimento di cosa siamo, nello scopo di riempirci di un presunto amore di una presunta patria, già adottata da quelli che ignorano la loro patria madre. Il sangue che ci hanno fatto versare non testimonia di niente, tranne che ci hanno fatto fare strada sbagliata, che abbiamo forse negato una nazionalità effettiva per adottarne una fittizia alla quale il nostro sangue e la nostra razza, sono totalmente stranieri"
 
copertura cambiata il giorno prima dell'arrivo 
di Hitler al potere 29 gennaio 1933
copertura di Breizh Atao negli anni 25-33
Morvan Marchal fecce parte di questa gente che si sono avvicinati delle autorità nazisti. Nelle memorie del capo di questi separatisti bretoni Francez Debauvais scritto nel 1942 si trova questa frase: 
" Non è perché crediamo che la Germania vincerà questa guerra che dal primo giorno della guerra siamo a canto a lei. Nostra scelta non è opportunismo, ma una idea del mondo comune su punti essenziali (...) La situazione è già tutta chiarita, ritornando alla politica di Breizh Atao che era limpida. Questa politica consisteva, dal punto di visto estero, a cercare l'appoggio tedesco. Ci abbiamo lavorato con altri durante più di 20 anni ."
http://www.regionalismes.info/infos/etudes/gwenn_ha_du/

Questa bandiera fu vietata nel 1944, dal General de Gaulle, gli attivisti furono perseguiti come collaborazionisti e Morvan Marchal fu colpito di indegnità nazionale. Non c'è niente da ridere, gli indipendentisti di oggi si prevalgono di due bandiere, il Gwen ha du e quella europea, il popolo ha dimenticato cosa significa questa bandiera, e la strategia europea delle regione continua la sua strada.


Gigi Houille


Peggio del rumore degli stivali...
    ...il silenzio delle pantofole !
                                                       
Max Frisch 





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