sabato 14 settembre 2013

La tragedia dell'euro : II / 4 : l'AVO di Mundell e un esempio di shock asimmetrico


 La tragedia dell'euro
II / 4


La tragedia dell'euro

I /  Cosa è una moneta ? Insegnamenti storici.

  1. Un esempio antico ! (La dinastia seulecide)
  2. Il real spagnolo; prima moneta sovranazionale dei tempi moderni 
  3. Verso il XX secolo, imperi e moneta unica 
  4. Le monete uniche del XX secolo 
  5. Sintesi e insegnamenti della Storia sulle monete sovranazionali

II / Ci sarà, si o no, un miracolo che potrebbe salvare l'euro del destino di TUTTE le monete sovranazionali che lo hanno preceduto e quindi di istallarsi definitivamente ?

Non potrà per 7 motivi principali :
     L'euro verso suo destino
  1. La zona non è una area valutaria ottimale e non è capace di superare a termine i shock asimmetrici.


***



Motivo quinto dell'esplosione a venire dell'euro
La zona euro non è una “AVO”
(area valutaria ottimale)





Cosa è una “AVO” ?
E' un concetto che fu messo a giorno da Robert Mundell, un canadese che ricevi il Nobel di economia nel 2009. Mundell procedé a una lettura storica della storia monetaria del mondo un po come abbiamo fatto nella parte storica di questo “dossier”, quello che prova che è interessante di fare questo. Mundell ha studiato la storia monetaria di differente paese e notevolmente sotto l'angolo del “shock asimmetrico”.

Cosa è un “shock asimmetrico” ?
Si parla di shock asimmetrico se uno Stato o una regione di uno Stato subisce un importante fenomeno economico o sociale che non si produce nelle altre regione o Stati. Per esempio, il Giappone subi uno tsunami 2 anni fa. Fu un shock asimmetrico perché subito dopo necessitava spesa considerevole, c'era una disorganizzazione dell'economia ed è un shock che non è accaduto nei paesi vicini. Altro esempio, la Francia di maggio 68 (esempio che tratteremmo poi),un shock sociale, scioperi gigante che non accaderono negli paesi intorno.



Robert Mundell e i suoi studenti hanno stabilito EMPIRICAMENTE le regole di riassorbimento dei “shock asimmetrici”.

a)primo caso: il territorio colpito da un “shock asimmetrico ha la suo moneta : in questo caso, può assorbire il shock con una modificazione di un tasso di cambio estero della sua moneta.(perché l'economia ha perso un po di competitività con questo shock quindi occorre degradare un po il tasso di cambio estero per ristabilire la competitività estera).

b)2° caso: il territorio colpito da un shock asimmetrico non ha la sua moneta, ma la condivide con altri territori che loro, non hanno subito lo stesso shock. Il riassorbimento necessita allora 3 possibilità di uscita:
b.1- una grande mobilità del “fattore lavoro” in tutto lo spazio condividendo la stessa moneta.
Per esempio, immaginiamo un shock asimmetrico negli stati uniti d'America, diciamo un sinistro industriale, la fallita dei grandi costruttore automobile come Chrysler per esempio. A questo momento, se nel Michigan c'è un impennata di disoccupazione siamo negli Stati uniti dove c'è la stessa moneta. La prima possibilità è una grande mobilità del fattore lavoro quindi uno esodo massivo o almeno di un numero significativo di disoccupati che lasceranno il Michigan per andare verso altre regione degli Stati uniti (Stati di Florida- texas, etc ...)che non hanno subito questo shock industriale.

b.2- l'armonizzazione salariale, fiscale e sociale tra i territori dividendo la stessa moneta.

b.3 – Trasferimenti finanzieri pagati, al interno della zona monetaria, dai contribuenti dei territori non colpiti al profitto dei territori vittime dei “shock asimmetrici”.
Per esempio in Francia, c'è un shock asimmetrico, c'è un sinistro industriale, si perde 3000 posti di lavoro in una regione. Questa gente va alla cassa d'integrazione, riceverà un po di soldi, si proverà a trovarli un altro lavoro. Questi soldi che ricevuti da loro sono in fatti trasferimenti finanzieri venuti di altri regione della Francia, è quello che chiamiamo solidarietà nazionale...


Robert Mundell dice che se l'una di queste tre possibilità funziona, allora siamo in una area valutaria ottimale.

Vediamo cosa significa concretamente :
La Francia ha subito un esempio molto concreto di shock asimmetrico, era maggio 68. 



Ci fu occupazione di fabbriche e qui sopra vediamo anche la via Gay-Lussac a Parigi con saccheggio delle macchine. C'è sicuramente molto da dire su maggio 68, ma non è il soggetto del articolo. Pero la domanda è : come siamo usciti di maggio 68 ?
 Siamo usciti con il 27 maggio 68 e gli accordi di "Grenelle".




Vediamo qui sopra a sinistra della foto Pompidou primo ministro, al centro Chirac segretario di Stato al occupazione e a destra George Seguy che al epoca era il segretario della CGT. A questo tempo la CGT (sindacato) era il braccio secolare del partito comunista francese lui stesso con legami potentissimi con Mosca e l'URSS.
Allora è risultato di questi accordi:
-un aumento di 35 % del “salario minimo intercategoriale garantito” (smig) che passò in un colpo di 2,22 franchi francesi a 3FF per ora !!
-e un aumento di 10 % in media dell'insieme dei salari reali (perché quando si aumento il salario minimo si deve anche aumentare gli altri salari)

Titolo del giornale "POMPIDOU paga !!" e si legge in piccolo : "lenta tendenza alla ripresa". Inoltre fu l'inizio della fine per il partito comunista. Ha iniziato a questo momento perché c'era un divario rispetto alle aspettative della popolazione e notevolmente gli operai che hanno considerato che fu uno tradimento della CGT di accettare questi accordi.

Si trattava di un caso tipico di “shock asimmetrico” che subi la Francia e che non subirono gli suoi partner commerciali. E infatti, l'aumento di 35 % dei salari minime è un shock asimmetrico perché i nostri partner non hanno subito questo aumento di 35 % dei salari. Nel Belgio, in Germania, in Italia, era zero di più quindi si tratta benne di uno “shock asimmetrico”

Come si è tradotto ?
Naturalmente l'aumento considerevole dei salari si è tradotto nel prezzo di vendita, e il prezzo di vendita dei prodotti francesi subirono un impennata, aumentarono di 10 a 15 %. Per tenere conto di l'aumento salariale che non è 100 % del costo dei prodotti ma 30 o 40 % secondo il prodotto. Allora 35% di aumento salariale si traduce in 15 % di aumento di prezzo al esporto. E quindi si è visto iniziare un deficit commerciale e il franco ha iniziato ad essere attaccato sul mercato dei cambi. Il risultato è che dopo che De Gaulles lasciò il potere, il 8 agosto 1969, il governo Chaban-Delmas, primo ministro di Georges Pompidou è stato costretto a svalutare il franco di -11,1% nel mese d'agosto.

E qualche settimane dopo, il marco è stato rivalutato.

Abbiamo visto aumentare i salari nelle imprese in media di 25-28% quello che faceva aumentare il prezzo al esportazione di 15 %, l'impresa non vendeva più al estero. Poi con il franco deprezzato di 11,1% meccanicamente, il prezzo al esportazione ritorna come era prima e il prodotto re-iniziava a vendersi al estero.

Questa svalutazione fu politicamente bene accettata da tutti i francesi anzi molto bene perché il formidabile incremento di potere d'acquisto che è stata decisa, costretta dagli eventi, ebbe come effetti quello che i kenesiani conoscono bene ma che il padroni conoscono molto di meno, che è l'effetto dirette dell'aumento di potere d'acquisto, una rilancia del consumo e quindi una rilancia dell'economia ecco qui il moltiplicatore kenesiano !! abbiamo visto l'economia francese molto dinamica durante gli anni 1970-1972 dove il tasso di crescita era del 4 +5 +6 %. La Francia andava di record in record in materia di tasso di crescita. Era il risultato di questi aumenti salariale de 1968 e della svalutazione che ha seguito!


Adesso che facciamo, in caso di nuovo “maggio 68” ?

a)Si rifiuta tutto accordo che assomiglierebbe agli “accordi di Grenelle” e mantenemmo a tutto costo il rigore salariale e sociale …
E' quello che dicono tutti i governi. Ma i governi dicono questo quando tutto va bene... ma quando il governo trova 300 agricoltori che bruciano gomme su una strada , subito c'è panico, alla prefettura di regione e in un colpo si vede arrivare sovvenzione. Il scopo è di calmare di spegnere tutto inizio di fiamma di incendio, perché sanno che la situazione è molto male. Questa soluzione ha poco 'chance' di funzionare in caso di nuovo “maggio 68” perché se di nuovo si trovano 9 milione di francesi nelle strade , il governo francese non potrebbe inviare i carri armati.

b)Si accetta nuovi “accordi di Grenelle” con un grosso aumento dei minime sociale, nello stesso rapporto di quelli accordati il 27 maggio 1968.
E' in questo modo che siamo usciti di maggio 68 e se siamo usciti cosi, era perché non c'era altro modo di fare ! Ma cosa succederebbe oggi con questo modo ? Poiché non abbiamo più adesso la libera possibilità di deprezzare nostra moneta, non possiamo più avere ricorso al libero raggiustamento valutario poiché siamo nell'euro e di costruzione (l'abbiamo visto in questa seria) 1€ francese= 1€ italiano= 1 € tedesco = 1 € greco, etc, .. E proprio il principio del trattato di Maastricht... Quindi a questo momento per riassorbire il shock immenso, i lavori di Mundell ci dicano quello che dovrebbe essere fatto assolutamente :

(Prima possibilità : mobilità del fattore lavoro)
  • significa che i francesi devono accettare massivamente di andare a cercare lavoro negli altri paesi della zona euro (e che gli altri li accogliano con piacere e ospitalità).
Porre la domanda, è anche risponderci, è evidente che non accadrà mai. Non ci sarà mai centinai di migliaia di francesi che andranno cercare lavoro nella Ruhr o in Slovacchia o nel Portogallo che già lavoro non c'è più...
  • e/o che gli altri paesi accettino di armonizzare le condizione salariale e fiscale con le nuove condizione apparse in Francia.
Grosso modo, tutti dovrebbero aumentare i salari di 35 %. Solo evocare questa soluzione fa ridere subito poiché fa anni e anni che giustamente certi si immaginano che l'UE va favorire l'armonizzazione salariale e fiscale mentre al contrario è fondata sull'obbiettivo opposto... tutti i paesi dell'est si rifiutano a qualsiasi armonizzazione salariale o fiscale per conservare giustamente questo avvantaggio competitivo. Quindi questa possibilità anche è chiusa !
  • e/o i popoli del resto della zona euro accettino di finanziare una parte dei trasferì sociali richiesti per trattare l'impennata di disoccupazione della Francia.
Poiché dopo il shock asimmetrico, ci sarebbe 2 milioni o 3 milioni di disoccupati in più in un colpo... e dovrebbero essere gli altri popoli ad accettare di finanziare. E quello che succede adesso in Grecia, la crisi dell'euro in Grecia è un shock asimmetrico !! La quasi fallita del governo greco è un shock asimmetrico e secondo i lavori di Mundell, gli Greci non sono venuti in migliaia cercare lavoro in Germania o in Francia... e secondo i lavoro di Mundell, gli altri paesi non hanno accettato di mettersi in fallita, quindi l'ultima possibilità è quello che succede con il FESF o il MES, si fora gli altri popoli di decenni anche di centinaia di miliardi di euro per provare di tirare fuori la Grecia... con i problemi che vediamo poiché i tedeschi, i finlandesi, i olandesi, etc... sono contrari a questo sistema, e si tratta solo della piccola Grecia...se doveva essere la Spagna o l'Italia che sono paesi molto più importanti o la Francia, i cifre sarebbero talmente colossali che è evidente che alcuno popolo vorrebbe sostenere questo.


La risposta alla domanda è che nessuno sa come uscire di uno nuovo maggio 68

E' quello che sta succedendo in Grecia, l'illustrazione di maggio 68, poiché la controparte numera 3 dello FESF e del MES è giustamente la vendita di tutto il patrimonio dei greci, ed è giustamente quello che i Greci si rifiutano di fare. Questo shock asimmetrico sta provocando l'esplosione dell'euro.


trascrizione e traduzione Gigi Houille

Peggio del rumore degli stivali...
         ...il silenzio delle pantofole !
                                                       
Max Frisch 




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