mercoledì 11 settembre 2013

La tragedia dell'euro : II / 3 : 17 economie con 1 tasso d'interesse e 1 tasso di cambio



La tragedia dell'euro
II parte3



La tragedia dell'euro

I /  Cosa è una moneta ? Insegnamenti storici.

  1. Un esempio antico ! (La dinastia seulecide)
  2. Il real spagnolo; prima moneta sovranazionale dei tempi moderni 
  3. Verso il XX secolo, imperi e moneta unica 
  4. Le monete uniche del XX secolo 
  5. Sintesi e insegnamenti della Storia sulle monete sovranazionali

II / Ci sarà, si o no, un miracolo che potrebbe salvare l'euro del destino di TUTTE le monete sovranazionali che lo hanno preceduto e quindi di istallarsi definitivamente ?
Non potrà per 7 motivi principali :
     L'euro verso suo destino:
  1. Un tasso di interesso unico per 17 economie diverse è uno processo sistematicamente aggravante (pro-ciclico)
  2. uno tasso di cambio esterno per 17 economie differente è distruttore per le economie le meno competitive della zona monetaria.


***


Lo studio storico di questa seria ha mostrato che tutte le monete sovranazionali spariscono, nello studio del funzionamento dell'euro, ecco qui i motivi 3 e 4 per quali l'euro non avrà altro destino che sparire anche lui.
I due primi motivi concernevano specialmente la Germania, ma non solo, perché il fenomeno di migrazione dei conti verso banche centrale che sembrano meno debole si produce anche verso Olanda, Lussemburgo, un po l'Austria, un po la Finlandia e verso paese estero all'UE come la Svizzera per esempio. C'è migrazione costante di gente che vengono proteggere i loro soldi, e indebolisce anche la banca centrale svizzera e il franco svizzero.



Terzo motivo dell'esplosione a venire dell'euro:
Un tasso d'interesse unico per 17 economie differente è uno processo sistematicamente aggravante (pro-ciclico)




L'euro aggrava strutturalmente tutte le situazione

La BCE dispone per principio di una sola monete e quindi di uno solo tasso di rifinanziamento per attualmente 17 economie differente.
Pero queste economie hanno dei bisogni estremamente differenti :
  • L'Irlanda che era in surriscaldamento (adesso non è più vero) aveva bisogno di tassi di interessi alti ! Si parlava della tigra celtica, di tassi di crescita di 5-6-7% al anno, si diceva inoltre ai francesi a quel periodo che dovevano prendere modello sull'Irlanda, quello che non si diceva ai francesi era perché l'Irlanda aveva tassi di crescita cosi alti... Era per due motivi, primo perché beneficiava a manette di investimenti esteri notevolmente americani, ci fu tutta una seria presso Dublino di società informatiche. Forti investimenti stranieri spingono la crescita. Il secondo motivo è che l'Irlanda beneficiava anche di fondi strutturale europei pagati da noi, tedeschi, francesi, italiani... Con il denaro che ricevevano, visto che ci sono 3 milioni di irlandesi, se la Francia aveva ricevuto la stessa somma pro capite in fondi europei che l'Irlanda ha ricevuto dal suo ingresso nella CEE in 1972, avremmo ricevuto 1760 miliardi di euro di sovvenzione dall'UE !! Quindi quello che ha fatto il miracolo irlandese, era prima di tutto il nostro denaro !! Allora venire dirci di non avere i tassi di crescita dell'Irlanda che le faceva con i nostri soldi fa parte delle combinazione e bugie dell'UE e degli europeisti !!
    Nel frattempo, l'Irlanda surriscaldava e aveva bisogno di tassi di interessi alti.
  • La Francia e l'Italia che erano quasi in recessione avevano bisogno di tassi di interessi molto bassi.
  • La Germania che ha l'ossessione dell'inflazione è in favore di tassi di interessi più alti che la Grecia che è meno rigorosa, etc ,etc ..

Quindi il mestiere del presidente della BCE non è molto difficile alla fine, poiché riceve vincoli venuti di 17 paesi che gli dicono tutti una cosa differente, allora per forza nessuno sarà contento della decisione che sarà presa, quindi fa uscire una cifra mediana, e nient'altro !!

Non c'è bisogno di avere fatto grandi studi per arrivare a questa situazione....
- La BCE è costretta ad arbitrare costantemente tra tutti i vincolo e tutti i desideri opposti. Dietro lo schermo di fuma tecnicista, la BCE non può fare altro che di fissare un tasso di interesso medio.


Questo aggrava strutturalmente tutte le situazione :

  • Il tasso medio è troppo debole per i bisogni dell'economia irlandese, quindi favorisce l'inflazione che si vuol combattere ! (se per esempio l'economia irlandese aveva uno tasso di crescita di 8 % con un tasso di inflazione di 7 o 8 %, aveva bisogno di un tasso di interessi di 6 o 7 % ma altri paesi avevano bisogno di un tasso di interessi di 0 o 1 % allora la BCE fa un tasso di 3 % per esempio, ma questi 3 % non sono sufficienti per contrastare le tendenze inflazionistiche dell'economia dell'Irlanda. In somma, l'economia irlandese ha tendenze inflazionistiche e avrebbe bisogno di un tasso di interesso di 6 o 7 % ma si ritrova con un tasso di 3 % che favorisce queste tendenze inflazionistiche. 
    Questo è un fattore aggravante o pro-ciclico.
  • A contrario, la Francia o l'Italia avevano bisogno di un tasso di interesso basso per rilanciare l'economia, (parliamo al passato perché adesso il tasso è molto basso, ma il caso mostra come il funzionamento è vizioso), al posto di avere un tasso di 0 o 1 % avevano per lungo tempo un tasso di interesso di 3 o 4% che spaccava la crescita.

Quindi questo sistema favoriva sistematicamente quello che volevamo combattere. E' il motivo per quale si parla di effetto pro-ciclico. La BCE agisce come uno sarto a chi chiederemmo uno vestito taglia unica per 17 persone di taglia e corpulenza differente. Se abbiamo un vestito taglia unica, sapete che a certe andrà troppo grande, o troppo largo, ad altri troppo piccolo, etc .. è esattamente il problema della moneta comune europea !!







Quarto motivo dell'esplosione a venire dell'euro :
Un tasso di cambio esterno unico per 17 economie differente distrugge le economie le meno competitive

Ricordiamo che il trattato sul funzionalmente europeo, sotto l'impero del quale siamo, fissa notevolmente nel suo articolo 282 gli obbiettivi della banca centrale europea:

Articolo 282

1(...) la banca centrale europea e le banche centrale nazionali degli Stati membri con la monete euro (…) conducono la politica monetaria dell'unione.

Questo significa come l'abbiamo già detto che le banche centrale nazionali esistono sempre, e che giocano un ruolo importante. Il bilancio della BCE nel eurosistema è di 8% del bilancio di tutte le banche nazionali dell'eurozona, 92 % dei bilanci sono fuori dalla BCE.

2.Il sistema europeo di banche centrali (SEBC) è diretto dagli organi di decisionali della banca centrale europea. L' obbiettivo principale del SEBC è il mantenimento della stabilita dei prezzi (...)

Dunque la BCE si occupa del MANTENIMENTO DEI PREZZI, quindi d'inflazione ma sopratutto la BCE non si occupa di cose importantissime che dovrebbe fare normalmente una banca centrale !




E tutto questo con il fattore aggravante dell'euro.

Ecco qui sotto due grafici. Nel primo paragoniamo il tasso di cambio dell'euro con il dollaro, sul decennio 2000-2010. Vediamo che l'euro ha iniziato sopra a 1 $ poi è andato giù del $ fino a 0.85 $ verso 2001, ed è ripassato alla parità verso 2002-2003 e poi ha sempre aumentato per toccare un massimo a 1,58 $ nel 2008 dopo di quello segue un movimento erratico intorno a 1.30 $.
La curva sotto è, sullo stesso periodo, l'evoluzione del commercio estero della Francia con in scuro le esportazioni e in rosso le importazioni.Vediamo che in primo tempo, abbiamo una equivalenza importazione/esportazione e poi le evoluzioni divergono.



Vediamo sul grafico con le due curve un fenomeno decisivo. Il periodo nel corso del decennio durante il quale la bilancia del commercio estero, quando nostre importazioni e esportazioni erano quasi identici, era il periodo durante il quale 1€ <= 1 $ con un ritardo di qualcosa come 9 mesi che è il ritardo normale per i statistici e gli economisti per misurare l'impatto di una evoluzione paritaria di cambio sul commercio estero. (è per un motivo molto semplice questo ritardo, quando c'è un evoluzione importante delle monete, occorre rifare i cataloghi, i processi di presa di decisione di  acquisto/vendita, poi l'acquisto, la vendita, poi la fabbricazione, la spedizione, il trasporto e poi l'arrivo nel paese di destinazione. Poi alla fine l'iscrizione nei dati doganali.) Quindi sapiamo che c'è sempre un ritardo di 6 mesi, un anno secondo le dite.. quindi in media diciamo 9 mesi per misurare l'impatto del commercio estero dopo una evoluzione del tasso di cambio.


E come lo vediamo, se riportiamo questo ritardo di 9 mesi, il periodo durante il quale il commercio estero francese è stato al equilibrio nel corso del decennio, è quando 1€ <= 1 $ .
Poi vediamo che l'euro si è apprezzato e più si apprezza più vediamo le importazioni aumentare, ed è logico perché i prodotti stranieri sono sempre meno cari. Poiché 1 € al posto di valere 1 $ vale 1,3 $ significa che si può comprare 30 % di più di prodotti fabbricati in $. E, al contrario, il prezzo dei prodotti fatti in euro è moltiplicato di 1,3 quindi 30 % più cari che prima, quindi si vendono meno...
E' questo che spiega il divario che si chiama deficit commerciale. Il deficit commerciale della Francia è diventato gigante. E' il testimonio che il tasso di cambio estero del euro non è compatibile con la competitività dell'economia francese, ed è la stessa cosa per l'Italia...



Allora certe politici dicono, pensiamo notevolmente al Bayrou ma non è il solo, Bayrou diceva che non era la colpa dell'euro se il nostro commercio estero era deficitario, non è della colpa dell'euro se perdiamo occupazione, guardate la Germania, la Germania ha l'euro, ha un commercio estero eccedentario e quindi significa che l'euro non è colpevole e che la colpa è ai francesi. Questo è il discorso di Bayrou e di tutti gli europeisti …

Allora vediamo un esempio di ciò che accade nel mercato automobile (con cifre semplificate):

Con 1 € = 1 $ come era al momento dove nostro commercio estero era al equilibrio, sui mercati internazionali al esportazione le cifre non si muovano di € a $ (non parliamo qui dei costi di trasporti... semplifichiamo al massimo per avere un idea schematica)
Abbiamo:
- una mercedes fabricata in Germania che costa 100 000 €
- una renault megane fatta in Francia venduta 18 000 €
- e finalmente una sua concorrente sud-Coreana hyundai venduta 20 000 $

Per la mercedes, il cliente sarà un golden boy di New York o uno principe emirati o una star di hollywood, o uno taicun asiatico, etc...
Per la renault o la hyundai, il cliente sarà una coppia con due bambini... esitano per comprare una macchina, riguardano queste due macchine quasi identici e riguardano il loro conto bancario, il prezzo fa la decisione e comprano la renault.  Siamo a 1 € = 1 $ .




Adesso con 1 € = 1,4 $ ?
- La mercedes che costa 100 000 € passa a 140 000 $
- la renault di 18 000 € costa adesso 25 200 $
- e la hyundai costa 20 000 $

Allora cosa cambia ? Il golden boy di new york comprerà lo stesso la mercedes perché per lui il prezzo non gli interessa, anzi più è caro e meglio è, lui non compra una macchina compra uno statuto sociale..
...e Daimler Benz guadagna 40 % in più.
e la coppia che ha un portafoglio stretto non si compra più la renault, ma compra adesso la hyundai, la coppia il suo desiderio è una macchina 4 porte con il miglior rapporto qualità/prezzo e quindi …...... renault perderà quote di mercato.





Con questo esempio chiaro, avete esattamente la situazione della Francia o dell'Italia e della Germania. Questo significa che non abbiamo la stessa competitività, non abbiamo gli stessi prodotti, non abbiamo la stessa industria né lo stesso tessuto industriale... e allora ? Allora gli europeisti e gli pseudo esperti che vengono a farci sentire colpevoli... Allora Si, è vero, noi non facciamo mercedes !! SI Signori europeisti i francesi non fanno mercedes, gli italiani non fanno mercedes !!! Mea culpa, Mea maxima culpa non facciamo mercedes !! E allora ? Che facciamo ? Dobbiamo morire perché ci dicono che siamo meno buoni che i tedeschi ? MA NO !!! Questo significa che abbiamo bisogno di una moneta che ci permetta di mantenere la competitività della nostra industria !!! perché la nostra industria non è la stessa di quella tedesca !!

Tutto qui !! Chi ha capito questo ha capito perché moriamo con l'euro. Un altro modo di presentare questo, provando di essere pedagoghi, parliamo giustamente di scuola.

Genitori hanno due figli, il primo con uno spirito scientifico che è forte in matematica e il secondo più letterario. Il primo più anziano riusci a scuola si laurea in scienze e vuol continuare ..
per il secondo, i genitori, ottusi, dicono : ”fai come tuo fratello, anche tu farai scienze a scuola” e lo mettono in scuola scientifica... e questo figlio perde il filo della scuola e non si laurea, a chi la colpa ?? !! Ai genitori troppi ottusi. I genitori hanno voluto metterlo nelle stesse condizione, esigere di lui la stessa cosa che ha fatto il primo figlio. Ma non si può, il secondo figlio riuscirà a scuola in lettere in un altro orientamento con altre qualità riuscirà nel suo settore.
Ecco qui il problema fondamentale, un popolo E' una monete, E' una economia !!
Il tasso di cambio estero della moneta attualmente favorisce l'industria tedesca mentre distrugge l'industria francese, italiana, etc, …

Più l'euro è forte......
... e più l'industria tedesca fa benefici (fino a 1€ = 1,5 o 1,6 $)
...e più le industrie francese e italiane si auto-distruggono (sopra di 1€ = 1$)

Questo è dovuto a motivi completamente strutturali che hanno decenni e decenni di anzianità e che non si cambiano. Attualmente 1 € = 1,35 $ (+/-0,1), il tasso di cambio di competitività dell'industria francese è di quasi 1 € = 1 $, significa che l'euro è approssimativamente 35 % troppo forte per la competitività intrinseca dell'economia francese.


Chiaramente:
La perdita di una politica monetaria indipendente ha fatto perdere alla Francia la padronanza di una politica di tasso di cambio estero compatibile con la competitività dell'industria francese- che NON E' LA STESSA che la competitività dell'industria tedesca.
(non abbiamo parlato di agricoltura nel esempio ma per la prima volta nella storia della Francia, la nostra agricoltura si ritrova dietro quella tedesca)


L'euro caro sta:
-mettendo giù l'agricoltura e i servizi francesi
- distrugendo l'industria francese


Non è un fantasma nostro, ecco un grafico con il conto in miliardo delle ore lavorate nel industria francese nel corso degli anni 1997-2009:

il suicidio economico silenzioso del nostro paese, l'industria francese ha perso un quarto delle ore lavorate in 12 anni.

Nel 1997, c'erano 6,2 miliardi di ore lavorate e nel 2009, solo 4,6 e nel 2012 ancora di meno forse 4 miliardi.. significa che assistiamo a un suicidio economico silenzioso del nostro paese, l'industria francese ha perso un quarto delle ore lavorate in 12 anni.
Iniziamo il grafico nel 1997 perché nel 1992 è arrivato il trattato di Maastricht e nei anni seguenti la Francia ha fatto la politica del franco forte (chiamata con cinismo politica di Francoforte) agganciando il franco alla moneta tedesca... abbiamo fatto come se avevamo la loro moneta...Risultato, attualmente la Francia perde 1000 posti di lavoro al giorno e una impresa al giorno...
Allora quelli che vengano dire che lasceremmo ai nostri figli e nipoti un paese con debiti enormissimi …. Non è questo che lasceremmo, perché i debiti... ci sarebbe molto a dire sui debiti pubblici, in ogni modo nessuno rimborserà mai il debito, sia i tedeschi, gli americani o gli francesi poiché è un debito in larga misura virtuale ma il problema non è questo, quello che lasceremmo ai nostri figli, ai nostri nipoti è peggio molto peggio di un paese indebitato, sarà un paese totalmente deindustrializzato e "deagricolturizzato" !!

Cosa ci resterà ?? Oltre le lacrime per piangere, per rimanere un paese ricco, ci resterà le visite ai musei ? Trasformeremmo un paese in Venezia ? Ma la Francia non è Venezia, Venezia è una città, una città può vivere di turismo ma non si vive di turismo in un paese grande come la Francia o l'Italia....


fonte
traduzione e trascrizione Gigi Houille


Peggio del rumore degli stivali...
         ...il silenzio delle pantofole !
                                                       
Max Frisch 




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