mercoledì 22 gennaio 2014

Amicizia franco-tedesca – IX. Conclusione



Più di 50 anni di mistificazione del trattato franco-tedesco dell'Eliseo


15 prove per smontare la propaganda :

Dopo il 50° anniversario del trattato franco-tedesco dell'Eliseo del 22 gennaio 1963 e del tsunami di propaganda europeista che invadé i media francesi per questa occasione, è utile fornire un antidoto. Si tratta di una cronologia illuminante degli eventi che hanno circondato questo famoso trattato e la non meno famosa “coppia franco tedesca” che né è sensata essere nata.
Fondata su 15 documenti irrefutabile, questa cronologia permetterà al lettore di smascherare precisamente le bugie svergognate che i media e i dirigenti politiche spargono.

I L'idea di de Gaulle
II Kenedy Knappstein e il trattato dell'Eliseo
III Il doppio gioco tedesco
IV De Gaulle tra rabbia e delusione 
V Voglia tedesca di dirottare l'OFAJ (ufficio franco tedesco per la gioventù)
VI La nuova strategia gollista 
VII Descrizione della strategia americana e voglia di contro-peso
VIII La vera strategia della Germania
IX Conclusione


IX Conclusione


DOCUMENTO 15 :
  • 12 novembre 2004 : PIANO DI RILANCIO DEL INSEGNAMENTO DEL TEDESCO IN FRANCIA E DEL FRANCESE IN GERMANIA
Fondato con una contraddizione sin dal inizio, senza il minimo sostegno politico dalla parte tedesca, disconnetto del sentimento reale delle popolazione, il trattato dell'Eliseo del 22 gennaio 1963 si è rivelato essere un bambino morto-nato. Le sue realizzazione concrete si sono velocemente sfilacciate, per limitarsi ormai unicamente a consultazione regolare tra dirigenti, come ne esistono con molti altri Stati del mondo.
Quindi, gli obbiettivi perseguiti dal trattato di 1963, notevolmente dall'ufficio franco-tedesco della gioventù, hanno stato smentiti dai fatti. Il numero dei giovani francesi che imparano il tedesco è passato da 40% di una classe nel mezzo dei 60 al 15 % adesso.
Del altro lato del Reno, è la stessa cosa con la lingua di Moliere il quale insegnamento è in libera caduta.
Il tedesco è “diventato una lingua rara in Francia”, come il francese sta diventando una “lingua rara” in Germania. Il principale beneficiario di questo crollo è ovviamente l'anglo-americano.

Il crollo dei due lati del Reno è talmente catastrofico che i ministri francesi e tedeschi della pubblica istruzione hanno deciso, per il 40° anniversario del trattato dell'Eliseo nel 2003, di procedere a un « Piano di rilancio del tedesco in Francia e del francese in Germania »
Più di otto anni dopo questo documento, il costato è ancora peggio: le due lingue continuano di perdere alunni nel insegnamento rispettivo dei due paesi, mentre i due popoli si voltano sempre più le spalle, anche se esistono ridicole dimostrazione del contrario, con qualche centinaia di giovani convocati espressamente per fare video per i telegiornali.

Ed ecco qui uno elenco non esaustivo delle attività o celebrazione di questo 51° anniversario della cosiddetta amicizia franco tedesca basata su una negazione, quindi tutti questi possono essere definite come organi di propaganda:
tra quali scuole e università:
http://www.institutfrancais.de/tubingen/agenda-1343/Ecoles,2823/journee-franco-allemande-2014,30482.html?lang=fr
http://www4.ac-nancy-metz.fr/lyc-helene-boucher-thionville/
http://clg-albert-camus-dreux.tice.ac-orleans-tours.fr/eva/

http://adeaf-clermont.asso-web.com/actualite-70-journee-franco-allemande-2014.html
http://lfigp.org/project/commemoration-de-la-signature-du-traite-de-lelysee/
http://www.allemagne.diplo.de/Vertretung/frankreich/fr/__events/pari-hh-concert-antoine-villoutreix-trio-seite.html?archive=3384378
http://www.lyc-les-iscles.ac-aix-marseille.fr/spip/spip.php?article749
http://www.eaubonne.fr/Services-en-ligne/Actualites/Anniversaire-traite-franco-allemand
Il centro mondiale per la pace:
http://cmpaix.eu/fr/un-destin-commun-en-dessins/
Erasmus naturalmente:
http://www.erasmus-besancon.com/aperolanguesallemagne
Sito nazionale della pubblica istruzione:
http://eduscol.education.fr/cid60735/50ieme-anniversaire-traite-elysee.html
Deputata europea:
http://www.francoisecastex.org/2014/01/relegitimer-laction-publique-dans-lunion-europeenne-perspectives-franco-allemandes.html
concorso corto mettragio sul tema "la coppia":
http://www.cinematunisien.com/index.php?option=com_content&task=view&id=3175&Itemid=1


e qui il video in francese della giornata dell'anno scorso dove Hollande e Merckel celebravano questo anniversario della finta amicizia:

Cinquantième anniversaire du traité de l'Elysée par france24

Questa coppia fu per molti il senso della costruzione europea, perché esiste questa coppia, si può costruire l'Europa, quindi l'esagerazione della propaganda non è mai troppo per farla credere vera. Ma dopo aver letto questa seria di articoli basati tutti su archivi storici e testimonianze inconfutabile, la verità riappare alla luce e deve riappropriarsi la storia, quella vera, non quella dei vincitori del momento.



CONCLUSIONE : LA COPPIA FRANCO-TEDESCA E' UNA BUFFALA FRANCESE
 
Cosa significa veramente questo francobollo che celebra, come in un mondo di “Orsetti del cuore”, il 50° anniversario del trattato di 1963 ? In realtà non è niente altro che propaganda morte, disconnessa della realtà.



Il più patetico di tutto questo è che quasi solo i Francesi parlano ancora della « coppia franco-tedesca ». Lo abbiamo visto molte volte – e lo vediamo ancora come la stampa e i media hanno moltiplicato le commemorazione sul trattato dell'Eliseo di 1963, nel gennaio 2013 per il 50° anniversario mentre i media tedeschi li daranno un posto molto più limitato.
Perché il problema dei Francesi, è che per fare una coppia, occorre che le due parti siano d'accordi.
Pero gli Tedeschi, hanno sempre preferito – e continuano di preferire - una alleanza con gli Stati Uniti d'America. Per numerosi motivi, se sentono molto più vicino degli Americani che dei Francesi, notevolmente dai legami migratori storici, e anche per una grande prossimità nella concezione del mondo.
I Tedeschi sono inoltre alla manovra par mettere in piedi – all'insaputa dei popoli e notevolmente del popolo francese – il « grande mercato transatlantico » che dovrebbe consacrare, tra qualche anni, l'abolizione definitiva di tutta sovranità politica dell'Europa e della Francia rispetto a Washington e Berlino.
Allora, le commemorazione officiale delle nozze d'oro della presunta coppia franco-tedesca possiedono un qualcosa di terribilmente artificiale e menzognere. Girano nel vuoto, mentre si desegrega il tessuto industriale, l'aumento della disoccupazione e la povertà, testimoniano dell'assurdità di volere “a tutti costi” che la Francia ebbe la stessa monete della Germania.

La coppia franco-tedesca è fondata sulla negazione della verità e anche la costruzione europea. Pero tutta la Storia mondiale ci impara che un sistema politico che riposa su una negazione di realtà finisce sempre per sparire.

di François Asselineau.
fonte
traduzione Gigi Houille


Peggio del rumore degli stivali...
    ...il silenzio delle pantofole !
                                                       
Max Frisch 




Amicizia franco-tedesca – VIII La vera strategia della Germania


Più di 50 anni di mistificazione del trattato franco-tedesco dell'Eliseo


15 prove per smontare la propaganda :

Dopo il 50° anniversario del trattato franco-tedesco dell'Eliseo del 22 gennaio 1963 e del tsunami di propaganda europeista che invadé i media francesi per questa occasione, è utile fornire un antidoto. Si tratta di una cronologia illuminante degli eventi che hanno circondato questo famoso trattato e la non meno famosa “coppia franco tedesca” che né è sensata essere nata.
Fondata su 15 documenti irrefutabile, questa cronologia permetterà al lettore di smascherare precisamente le bugie svergognate che i media e i dirigenti politiche spargono.

DOCUMENTO 14:
  • 27 febbraio 2004 : FIRMA DELL'ALLEANZA STRATEGICA AMERICANO-TEDESCA PER il XXI° SECOLO TRA IL PRESIDENTE GEORGE W. BUSH E IL CANCELLIERE DELLA GERMANIA GERHARD SCHRÖDER:

Il tempo è passato. Charles de Gaulle è morto il 9 novembre 1970 e i suoi successori hanno rapidamente dilapidato il suo lavoro. Iniziando subito con Pompidou che, il primo dicembre 1969 al vertice europeo di La Haye, decise di « rilanciare la costruzione europea » accettando il principio dell'ingresso del Regno Unito nel mercato comune.
Il 27 febbraio 2004, vale a dire 41 anno dopo la firma del trattato dell'Eliseo del 22 gennaio 1963, il cancelliere della Germania Gerhard Schröder è andato a Washington per firmare, con il presidente americano George W. Bush, un documento importantissimo battezzato « alleanza germano-americana per il XXI° secolo ».
27 febbraio 2004 : Il presidente americano George W. Bush e il cancelliere della Germania Gerhard Schröder firmano l' alleanza germano-americana per il XXI° secolo. (“Das deutsch-amerikanische Bündnis für das 21. Jahrhundert“)

E 'interessante leggere questo e rendersi conto che scrive nel marmo di un accordo bilaterale tra Washington e Berlino, la stessa strategia che era chiara nel famoso "protocollo interpretativo" approvato dal Bundestag tedesco il 15 giugno 1963. La prova è tale che è la Francia che ha cambiato non è la Germania. I nostri vicini di là del Reno hanno sempre favorito - e continuano a favorire - un'alleanza con gli Stati Uniti d'America su qualsiasi altra cosa, e in particolare la Francia.

Questa alleanza strategica, che è un vero "va fa ..." agli altri paesi europei, e in primo luogo per quanto riguarda la Francia, è il risultato di un consenso CDU-SPD. E 'la negazione del Trattato dell'Eliseo del 22 gennaio 1963.


Ecco alcuni estratti:
« Stiamo rafforzando il nostro impegno verso la NATO come uno punto d'ancoraggio per la nostra difesa comune, e come un forum essenziale per le consultazioni transatlantiche.

Sosteniamo il continuo processo di integrazione europea e sottolineammo che è importante che l'Europa e l'America lavorano insieme come partner in una comunità di valori.

Accogliamo con favore lo storico allargamento della NATO e l'Unione Europea. 
»

13 gennaio 2006: Poco dopo la sua elezione alla cancelliera Angela Merkel si reca a Washington per confermare al presidente degli Stati Uniti George W. Bush che la pseudo rotazione sinistra/destra che ha avuto luogo in Germania non rimette in discussione l'alleanza tedesco-americana firmato dal suo predecessore.

Questa alleanza - che nessun partito politico francese vuole presentare ai nostri cittadini per paura di rompere il mito del «  della coppia franco-tedesco » - è il più bello tributo postume alla lucidità di Charles de Gaulle. 
  
Esso rappresenta anche il colpo più bruciante per tutti coloro che hanno osato - e talvolta osano ancora - presentare la cosiddetta « costruzione europea » destinata a « fare contrappeso » all'influenza americana.

Il manifesto del Partito Socialista per chiamare i Francesi a votare SI al referendum sul Trattato di Maastricht il 20 settembre 1992 sembra, con il senno di poi, come una truffa morale e politica. Il PS, anche con molte altre forze politiche francesi, ha sostenuto presso i nostri cittadini che la « costruzione europea » dovrebbe « fare il peso » contro l'influenza americana. 31 anni dopo, la maschera è caduto. Perché è esattamente l'opposto che è vero, e solo Charles de Gaulle lo aveva capito.


fonte
traduzione Gigi Houille


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Max Frisch 






martedì 21 gennaio 2014

Amicizia franco-tedesca – VII. Strategia americana e contro-peso


Più di 50 anni di mistificazione del trattato franco-tedesco dell'Eliseo


 15 prove per smontare la propaganda :

Dopo il 50° anniversario del trattato franco-tedesco dell'Eliseo del 22 gennaio 1963 e del tsunami di propaganda europeista che invadé i media francesi per questa occasione, è utile fornire un antidoto. Si tratta di una cronologia illuminante degli eventi che hanno circondato questo famoso trattato e la non meno famosa “coppia franco tedesca” che né è sensata essere nata.
Fondata su 15 documenti irrefutabile, questa cronologia permetterà al lettore di smascherare precisamente le bugie svergognate che i media e i dirigenti politiche spargono.


I L'idea di de Gaulle
II Kenedy Knappstein e il trattato dell'Eliseo
III Il doppio gioco tedesco
IV De Gaulle tra rabbia e delusione 
V Voglia tedesca di dirottare l'OFAJ (ufficio franco tedesco per la gioventù)
VI La nuova strategia gollista 
VII Descrizione della strategia americana e voglia di contro-peso
VIII La vera strategia della Germania
IX Conclusione


 VII Descrizione della strategia americana e ricerca di contro-peso

DOCUMENTO N°12:
  • 13 maggio 1964 : CHARLES DE GAULLE DESCRIVE PRECISAMENTE IL PROCESSO DI DOMINIO INIZIATO DAGLI AMERICANI
« Sapete cosa significa la sovranazionalità ? Il domino degli americani. L'Europa sovranazionale, è l'Europa sotto comandamento americano. »
Qualche mesi dopo, sempre nel segreto del suo ufficio, il fondatore della Quinta Repubblica spiegò ad Alain Peyrefitte, in qualche frase lapidarie e precise ciò che si nascondeva in realtà dietro la costruzione di una Europa sovranazionale.
E' un estratto del libro di Peyrefitte che tolga definitivamente tutta ambiguità su ciò che pensava veramente Charles de Gaulle della presunta “costruzione europea”.
Come tutti gli passaggi che sono citati in questo studio, questo passaggio decisivo non è mai citato né ripreso ne commentato da qualche responsabile che sia sulla scena politica francese. Non solo, ovviamente, nel campo degli europeisti (ump, ps, eelv, modem, centristi, etc..) ma anche nel campo dei “alter-europeisti”, dei “eurosettici”, dei “gollisti” autoproclamati e dei presunti “patrioti”.
Perché questo silenzio abissale ?
Perché sono terrorizzati all'idea di dire ai Francesi la realtà ?

  
« Sapete cosa significa la sovranazionalità ? Il dominio degli Americani. L'Europa sovranazionale è l'Europa sotto comandamento americano.
Gli tedeschi, Italiani, Belgi, Olandesi sono dominati dagli Americani. Gli Inglesi anche, ma di un altro modo, perché sono della stessa famiglia.
Allora, c'è solo la Francia che non sia dominata. Per dominarla anche, persistono a volere farla entrare in una cosa sovranazionale agli ordini di Washington.
De Gaulle non vuole questo. Allora non sono felice, e lo dicono tutti i giorni, mettono la Francia in quarantina. Ma più lo vogliono fare e più la Francia diventa un centro di attrazione. »
C'était de Gaulle, Editions de Fallois, Fayard, 1997 libro 2, p 217

DOCUMENTO N°13 :
  • 13 ottobre 1965 : DECISIONE DI CHARLES DE GAULLE DI INIZIARE UN CAMBIAMENTO DI ALLEANZA, RAVVICINANDOSI CON L'URSS
« Questo non è fatto per compiacere [i tedeschi]. [Essi] hanno ormai assunto una posizione di dissenso dal nostro trattato di cooperazione e amicizia. Non possiamo impedirgli. La Germania segue la sua strada e non è la nostra. [...]. Sono stati la mia grande speranza. Sono la mia grande delusione. »

Pochi mesi dopo il botto del riconoscimento diplomatico della Repubblica popolare cinese, Charles de Gaulle decise di rompere un altro tabù diplomatico imposto dagli americani : quello del cosiddetto "contenimento", vale a dire il divieto di avere con l'Unione Sovietica e dei suoi satelliti, relazioni diverse puramente diplomatica e formale.
Questo è il motivo per cui ha ricevuto il ministro degli Esteri sovietico a Parigi, Alexei Gromyko nel 1965, poi ha chiesto a Maurice Couve de Murville, ministro francese degli Esteri di andare a sua volta a Mosca nel ottobre 1965.
L'obiettivo perseguito - e infatti realizzato nel 1966 - è stato quello di avviare una politica di riavvicinamento spettacolare con l'Unione Sovietica. Il suo viaggio in URSS, che ha portato alla copertura mediatica globale, ha stabilito il principio di scambi e consultazioni regolari ad alto livello (la "Grande commissione sovietico-francese" in particolare).
Questo dispositivo ricorda le intenzioni espresse nel trattato dell'Eliseo franco-tedesco del 22 gennaio 1963 ma che la Germania ha deviato per suo conto, come l'abbiamo dimostrato prima. Era infatti, nello spirito di Charles de Gaulle, un cambiamento strategico per contrastare la manovra tedesca :
Salon doré dell'Eliseo, 12 ottobre 1965
Alain Peyrefitte : « I giornalisti sono molto impressionati dalla visita che Couve [de Murville] farà a Mosca; e alcuni addirittura ci mettono un senso elettorale e vedono l'idea di impedire che i comunisti sostengono Mitterrand [alle prossime elezioni presidenziali in programma per Dicembre 1965]
Charles de Gaulle - Questo è stupido. Era stato deciso al momento della venuta di Gromyko [Ministro degli Esteri dell'URSS] a Parigi. Rende solo la sua visita. Ma è importante per lo sviluppo delle nostre relazioni con l'Unione Sovietica.
Alain Peyrefitte – I Tedeschi non saranno felice.
Charles de Gaulle - Questo non è fatto per renderli felici. Ma i Tedeschi hanno ormai assunto una posizione di dissenso dal nostro trattato di cooperazione e amicizia. Non possiamo impedirlo. La Germania segue la sua strada e non è la nostra. [...] Così non possiamo avere una politica comune con essa. [...] I Tedeschi hanno rapidamente dimenticato. Non possiamo contare su di loro. Sono stati la mia grande speranza. Sono la mia grande delusione. »
C'était de Gaulle, Editions de Fallois, Fayard, 1997, libro 2, p303-305
Occorre vedere le copertine e gli articoli di riviste come Paris Match dell'epoca. Essi testimoniano dell'estrema importanze che i sovietici daranno - ed anche numerosi altri paesi in via di sviluppo – rispetto a questo riorientamento della diplomazia francese. Ne risulta per la diplomazia francese ed anche per l'economia avanzate sensibile, e più ancora un maggiore rispetto – da parte degli Americani e dei pretesi partner europei – nei ambiti della sovranità e dell'indipendenza della Francia.


Il prossimo articolo parlerà della vera strategia tedesca.

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Traduzione Gigi Houille


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Max Frisch 




Amicizia franco-tedesca – VI. La nuova strategia gollista



Più di 50 anni di mistificazione del trattato franco-tedesco dell'Eliseo


 15 prove per smontare la propaganda :

Dopo il 50° anniversario del trattato franco-tedesco dell'Eliseo del 22 gennaio 1963 e del tsunami di propaganda europeista che invadé i media francesi per questa occasione, è utile fornire un antidoto. Si tratta di una cronologia illuminante degli eventi che hanno circondato questo famoso trattato e la non meno famosa “coppia franco tedesca” che né è sensata essere nata.
Fondata su 15 documenti irrefutabile, questa cronologia permetterà al lettore di smascherare precisamente le bugie svergognate che i media e i dirigenti politiche spargono. 

I L'idea di de Gaulle
II Kenedy Knappstein e il trattato dell'Eliseo
III Il doppio gioco tedesco
IV De Gaulle tra rabbia e delusione 
V Voglia tedesca di dirottare l'OFAJ (ufficio franco tedesco per la gioventù)
VI La nuova strategia gollista 
VII Descrizione della strategia americana e voglia di contro-peso
VIII La vera strategia della Germania
IX Conclusione


VI La nuova strategia gollista 


DOCUMENTO N°10:
  • 11 dicembre 1963 : CHARLES DE GAULLE SPIEGA IN PRIVATO LA NUOVA STRATEGIA CHE HA DECISO DI SEGUIRE PER FARE FUGGIRE LA FRANCIA DAL PROCESSO DI DOMINIO INIZIATO DAGLI AMERICANI E TEDESCHI : IL ROVESCIAMENTO DELLE ALLEANZE
« La fine del mercato comune, non è contrariante. Se (il trattato di Roma, avendo creato il mercato comune e la CEE il 25 marzo 1957) non è applicato, la Francia farà benissimo in altri modi. (…) Abbiamo modo di girarsi ! Il mondo è vaste la Francia ha un gran ruolo da giocare. »
Dalla fine dell'anno 1963, appare chiaramente a Charles de Gaulle che doveva necessariamente adottare una nuova strategia, se voleva fare fuori la Francia dal processo di dominio iniziato dagli americani e gli tedeschi sotto la forma di una presa in tenaglia.
E' quello che ha svelato in una discussione privata a suo ministro Alain Peyrefitte, che l'ha consegnato nel suo libro.
Questa discussione è di un interesso eccezionale poiché mostra che il fondatore della Francia libera aveva perfettamente in mente l'ipotesa di fare uscire la Francia della presunta “costruzione europea” e di mettere in opera al posto un sistema di alleanze di rovescio.


Alain Peyrefitte : - Potremmo cambiare fucilo di spalla ?
Charles de Gaulle : - Ma certo ! Lei crede che abbiamo bisogno del mercato comune per respirare ? Di fronte alla manovra dei Inglesi, Americani e Tedeschi, nostra manovra sarà di dire : «  la fine del mercato comune, per noi non è un problema. »
« Non ero favorevole all'integrazione europea. Ma dal momento che avevamo firmato il trattato di Roma, ho pensato, quando sono arrivato agli affari, che dovevamo applicarlo. Se non è applicato, la Francia farà benissimo in altri modi. »
Alain peyrefitte : -C'è una convinzione diffusa tra le mente, sopratutto tra la gioventù, è che senza l'Europa, la Francia non sarà più niente. »
Charles de Gaulle: - E' possibile che la fine del mercato comune, sia giustamente la fine di questo mito. Sarebbe una felicità: è stato lavorato da bugiardi che hanno voluto fare credere all'Europa sovranazionale. (…) Abbiamo voluto fare una politica di intesa con gli Tedeschi. Se i Tedeschi ci scivolano tra le ditta, allora abbiamo modo di girarci !
Il mondo è vasto e la Francia ha un gran ruolo da giocare. »
C'était de Gaulle, fayard, 1997, libro 2, p253-254
DOCUMENTO N°11 :
  • gennaio 1964 : CHARLES DE GAULLE PRENDE LA DECISIONE DI RICONOSCERE DIPLOMATICAMENTE LA REPUBBLICA POPOLARE DI CINA
« (Gli cinque altri Stati del mercato comune hanno) tipicamente un comportamento di valetti! (…) Non si piegano mai abbastanza davanti, tutto facendo boccacce dietro. E si dicono europei ! »
Decidendo di mettere in opera questa contro-strategia e il rovesciamento delle alleanze che aveva delineato in secreto nel suo ufficio dell'Eliseo davanti a Alain Peyrefitte, il 11 dicembre 1963, Charles de Gaulle decise di iniziare l'anno 1964 con un scoppio mondiale, riconoscendo diplomaticamente il regime della Repubblica popolare di Cina.
Si deve ricordare che a quel tempo, il regime comuniste istallato da Mao Zedong nel 1949 faceva l'oggetto di un boicotto totale dai paesi occidentali sotto pressione americana. Questo durava da 15 anni. Decidendo di riconoscere “la Cina di Mao”, Charles de Gaulle prese il contro piede deliberatamente degli Stati Uniti d'America e dei cinque Stati partner del mercato comune. Provava a tutto il pianeta che la Francia era una potenza indipendente e sovrana, che non aveva istruzione – notevolmente diplomatiche e militare – a ricevere di nessuno.
E' interessante leggere come Charles de Gaulle commentò questa affare in consiglio dei ministri il 22 gennaio 1964, e in particolare l'attitudine dei cinque Membri del mercato comune, totalmente servili rispetto a Washington:
Dopo il consiglio : (…)
Alain Peyrefitte : - Devo dire che ci sarà un comunicato ?
Charles de Gaulle: - non dica niente proprio ! La chiederanno se il Général ha l'intensione di parlarne nella sua conferenza stampa. Lei dirà che non la sorprenderebbe. Dal momento che i governi non hanno pubblicato insieme che scambiano gli ambasciatori, si può annunciare : “Lo facciamo” Tutto quello che si può dire, è che abbiamo evidentemente avvertito dei governi stretti a noi, compreso la Russia sovietica (risata)
Alain Peyrefitte - Come giudica il comportamento dei Cinque europei ?
Charles de Gaulle : - a voce bassa, ci dicono :” Bravi, come avete ragione, facciamo come voi appena possiamo !” a voce alta proclamano : “Che errore ! Non è il momento! È un colpo di pugnale nella schiena degli Americani!”
E' tipicamente un comportamento di valetti che tremano di paura all'idea di contrariare il loro maestro ma per sotto manifestare la loro soddisfazione di vedere che è preso in giro. Valetti ! Non si curvano mai abbastanza davanti, tutto facendo boccacce dietro. E si dicono Europei !”
C'était de Gaulle,Fayard, 1997, libro 2, p492

Il prossimo articolo  parlerà della spiegazione di de Gaulle della strategia americana e la sua ricerca strategica di contro-peso.

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Traduzione Gigi Houille


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Max Frisch 




lunedì 20 gennaio 2014

Amicizia franco-tedesca – V. Voglia tedesca di dirottare l'OFAJ

Più di 50 anni di mistificazione del trattato franco-tedesco dell'Eliseo


 15 prove per smontare la propaganda :

Dopo il 50° anniversario del trattato franco-tedesco dell'Eliseo del 22 gennaio 1963 e del tsunami di propaganda europeista che invadé i media francesi per questa occasione, è utile fornire un antidoto. Si tratta di una cronologia illuminante degli eventi che hanno circondato questo famoso trattato e la non meno famosa “coppia franco tedesca” che né è sensata essere nata.
Fondata su 15 documenti irrefutabile, questa cronologia permetterà al lettore di smascherare precisamente le bugie svergognate che i media e i dirigenti politiche spargono. 

I L'idea di de Gaulle
II Kenedy Knappstein e il trattato dell'Eliseo
III Il doppio gioco tedesco
IV De Gaulle tra rabbia e delusione 
V Voglia tedesca di dirottare l'OFAJ (ufficio franco tedesco per la gioventù)
VI La nuova strategia gollista 
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VIII La vera strategia della Germania
IX Conclusione

V Voglia tedesca di dirottare l'OFAJ (ufficio franco-tedesco per la gioventù)


DOCUMENTO N°9 :
  • 14 novembre 1963 : RABBIA DI CHARLES DE GAULLE DAVANTI LA VOLONTÀ TEDESCA DI DIROTTARE GLI OBBIETTIVI DELL'UFFICIO FRANCO-TEDESCO DELLA GIOVENTÙ (OFAJ)
« E' uno brutto scherzo ! E' contrario al trattato ! Non dobbiamo reintrodurre l'Inghilterra con questo mezzo ! Gli Tedeschi, occorre mandarli a quel paese, non sarebbe la prima volta nella Storia. Basta solo a dire NO, basta solo a non coricarsi »

Qualche mesi dopo, il presidente della Repubblica francese ebbe l'occasione di misurare molto concretamente il dirottamente completo degli obbiettivi, furberia che gli tedeschi intendevano applicare al trattato dell'Eliseo.
E' Maurice Herzog, segretario di Stato alla gioventù e allo sporto e presidente dell'ufficio franco-tedesco della gioventù (OFAJ) creato dallo trattato, che rivelò in consiglio di ministri, facendo ingenuamente la domanda per sapere se l'OFAJ poteva occuparsi di sviluppare le relazione tra europei e notevolmente con giovani Brinatici, e questo dopo una domanda dei tedeschi.
Cosi lo rapporta Alain Peyrefitte:
Al consiglio dei ministri del giovedì 14 novembre 1963
Maurice Herzog (ministro della gioventù dei sporti) rende conto dell'impostazione del tutto nuovo ufficio franco-tedesco per la gioventù- questa creazione del trattato:
« Il governo tedesco è sensibile alle pressione del Bundestag e vuol mettere l'accento sugli aspetti europei del nuovo ufficio. Mi ha chiesto che una parte dei crediti favorisce gli scambi con giovani europei sopratutto con gli inglesi, per compensare la loro esclusione del mercato comune. Credo dovere accettare il principio di qualche viaggi di Francesi e Tedeschi in paesi europei altrui che Francia e Germania. »
Il Général esplode : « E' uno brutto scherzo ! E' contrario al trattato ! Non dobbiamo reintrodurre l'Inghilterra con questo mezzo ! Gli Tedeschi, occorre mandarli a quel paese, non sarà la prima volta nella Storia. »
Herzog – quindi sto fermo.
Charles de gaulle : « Naturalmente ! O lo diventa se non lo è stato ! Basta solo a dire no, basta di non coricarsi. E' molto più semplice che salire l'Himalaya ! »
C'était de Gaulle, Fayard, 1997, libro 2, p245




 Maurice Herzog (119 – 2012) (a sinistra sulla foto) fu un alpinista e un uomo politico francese. Segretario di stato alla gioventù e agli sporti di 1958 al 1966, presidiò a partire del 1964 l'ufficio franco-tedesco per la gioventù (OFAJ) creato dallo trattato dell'Eliseo. Con una spedizione francese, Maurice Herzog era stato il primo a salire un vertice di più di 8000 metri, l'Annapurna, il 3 giugno 1950 (e solo tre anni più tardi, il 29 maggio 1953, che il neozelandese Edmund Hillary e il sherpa Tensing Norgay vinceranno l'Everest (chomolungma in Tibetano/ Sagarmatha in Nepalese). La prodezza di Maurice Herzog, che ha avuto le ditta dei mani e piedi congelati nella spedizione fu molto popolarizzata in Francia con la prima pagina di Paris Match, il film “vittoria sull'annapurna” e il libro “Annapurna premier 8000”. E' a questa prodezza che Charles de Gaulle fecce allusione in modo ironico.

Il prossimo articolo parlerà della nuova strategia che decide de Gaulle per fare contro peso alla voglia anglo-sassone.


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Traduzione Gigi Houille

Peggio del rumore degli stivali...
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Max Frisch 






Amicizia franco-tedesca – IV. De Gaulle tra rabbia e delusione

Più di 50 anni di mistificazione del trattato franco-tedesco dell'Eliseo


 15 prove per smontare la propaganda :

Dopo il 50° anniversario del trattato franco-tedesco dell'Eliseo del 22 gennaio 1963 e del tsunami di propaganda europeista che invadé i media francesi per questa occasione, è utile fornire un antidoto. Si tratta di una cronologia illuminante degli eventi che hanno circondato questo famoso trattato e la non meno famosa “coppia franco tedesca” che né è sensata essere nata.
Fondata su 15 documenti irrefutabile, questa cronologia permetterà al lettore di smascherare precisamente le bugie svergognate che i media e i dirigenti politiche spargono. 

I L'idea di de Gaulle
II Kenedy Knappstein e il trattato dell'Eliseo
III Il doppio gioco tedesco
IV De Gaulle tra rabbia e delusione 
V Voglia tedesca di dirottare l'OFAJ (ufficio franco tedesco per la gioventù)
VI La nuova strategia gollista 
VII Descrizione della strategia americana e voglia di contro-peso
VIII La vera strategia della Germania
IX Conclusione

IV De Gaulle tra rabbia e delusione


DOCUMENTO N°7:
  • 19 giugno 1963 = RABBIA DI CHARLES DE GAULLE DAVANTI LA POSIZIONE PUBBLICA DEL SENATO AMERICANO SULLA « COSTRUZIONE EUROPEA » DOPO IL VOTO DEL « PROTOCOLLO INTERPRETATIVO » TEDESCO
« Tutto questo, per fare che gli Stati-Uniti possono ancora meglio governare l'Europa. In quel caso, l'Europa sparisce, la Francia è abolita. Quelli che hanno rinunciato alla Francia da tanto tempo, cercano una situazione che nega la Francia in sistemi politiche in quali la Francia non esisterebbe. (…) Non importa a loro. Il loro istinto è che la Francia sparisce. »

Il voto del protocollo interpretativo dai parlamentari tedeschi, che svuota di sostanza tutta la portata del trattato dell'Eliseo suscitò una grande soddisfazione negli Stati Uniti. 
Maurice Couve de Murville (1907 – 1999) fu ministro francese degli  esteri per  10 anni di  giugno 1958 a maggio 1968.
Quindi la commissione degli Esteri dello senato americano rese pubblico una analisi, nella quale notificava in qualche modo ai sei Stati del Mercato comune di scegliere tra:
  • una « Europa autarchica » ; vale a dire, in linguaggio codate, un Europa che rifiuterebbe il dominio statunitense;
  • o una « Europa Atlantica » ; vale a dire una Europa piazzata sotto il dominio americano come veniva deciso dalla Repubblica federale di Germania ;

E' Maurice Couve de Murville, ministro degli esteri francese, che fece uno resoconto di questo sensazionale rapporto del senato americano durante il consiglio dei ministri del 19 giugno 1963, che si riuniva quattro giorni dopo il voto tedesco del 15 giugno 1963.

Al consiglio dei ministri del 19 giugno 1963
Couve (de Murville) evoca un rapporto pubblicato dalla commissione degli esteri del senato americano: « Questo documento chiede : “Cosa sceglierà l'Europa, tra comunità Atlantica e Europa autarchica ?”. In altre parole, l'Europa sarà in un insieme con gli americani alle manette, o formerà un insieme indipendente degli Stati Uniti ?
Questo documento pone il problema. Ma naturalmente, le sue conclusione non sono le nostre. Lui conta su “ la resistenza che gli tedeschi opporranno all'Eliseo”. Solo questa sarà capace di “sorpassare le difficoltà che gli Stati Uniti incontrano in Europa del fatto del iato gollista. Dal “veto francese all'ingresso del Regno Unito nel mercato comune, era uno schiaffo sia sul gancio degli Stati uniti che su quello della grande Bretagna”.
Questa presentazione della posizione americana provocò la rabbia del presidente della Repubblica francese, che chiaramente spiegò, davanti suoi ministri, quale era l'ultima parola di tutto questa storia.
Questa dichiarazione di Charles de Gaulle, fatta ufficialmente in consiglio dei ministri, fu rapportata da Alain Peyrefitte: e merita di essere letta e riletta perché appare oggi, dopo mezzo secolo, come terribilmente premonitore:

Charles de Gaulle – Non c'è dubbio. Il problema si è già posto al momento dell'istituzione della Nato. Si è anche posto per la CED, è ciò che gli europei chiamano « l'integrazione europea », senza preoccuparsi di sapere se esiste una politica europea. L'ingresso degli Inglesi avrebbe ovviamente distrutto questa Europa che si stava formando in modo autonome.
« Il tutto, in modo che gli Stati Uniti possono meglio governare l'Europa. In questo caso, l'Europa sparisce, la Francia è abolita. Quelli che hanno rinunciato alla Francia da molto tempi, cercano una situazione che annega la Francia in sistemi in quali la Francia non esisterebbe. »
« Perciò sono ubriachi di ONU, di NATO, di “integrazione europea”. Si schierano per fare entrare la Grande Bretagna, mentre sanno che non ci sarà integrazione se l''Inghilterra è nel Europa. Non gli importa. Il loro istinto è che la Francia sparisce »
« Ma si sono fatti delle illusioni, hanno commesso una errore sulla nostra capacità di impedirgli ! E' questo che tutti iniziano ad ammettere. »
C'était de Gaulle, Fayard, libro 2, p229-230
Questa ultima frase di Charles de Gaulle prende un carattere profondamente tragico .
Perché se è vero che il fondatore della resistenza ebbe la forza morale, il coraggio e la capacità di impedire di agire, tutti coloro che avevano « rinunciato alla Francia da molto tempo » e tutti coloro che « cercavano una situazione che annega la Francia in sistemi politici in quali la Francia non esisterebbe », si deve costatare purtroppo che suoi successori all'Eliseo hanno perso questa capacità.

Si deve anche costatare che gli ultimi dei capi di stati francesi sono anche diventati campioni dell'abolizione dei Stati.

DOCUMENTO N°8:
  • 3 luglio 1963 = DELUSIONE DI CHARLES DE GAULLE AMMESSA IN PRIVATO E IN PUBBLICO
« Non ve lo nasconderò. Deluso dallo preambolo che ha imposto il Bundestag. Deluso dalla meccanica della cooperazione franco-tedesca. (…) Se il trattato tedesco non era applicato, non sarebbe il primo nella Storia. »
L'atroce delusione di Charles de Gaulle, preso in giro dagli Anglo-sassoni, divenne sempre più manifeste alla fine del mese di giugno 1963 e al inizio del mese di luglio. Non poteva più nasconderla. E fini per confessarlo sia in privato ad Alain Peyrefitte che in pubblico davanti ai deputati della sua propria maggioranza:
Al consiglio dei ministri del 3 luglio 1963 (…)
Dopo il consiglio, ho chiesto al General: «  Meno di sei mesi dopo la firma del trattato dell'Eliseo, sembra che Lei è deluso.
Charles de Gaulle – Non ve lo nasconderò. Deluso dallo preambolo che ha imposto il Bundestag. Deluso dalla meccanica della cooperazione franco-tedesca : Non è efficace come lo immaginavo. E tuttavia, Adenauer è ancora li. Cosa accadrà quando non ci sarà più ? »
La stessa sera, a cena all'Eliseo che offrì in onore dei uffici delle due camere del parlamento, qualche deputati, davanti a lui, si mostrano settici rispetto alla solidità del trattato franco-tedesco. Il Général risponde in una melancolica parabole: « I trattati sono come le fanciulle e le rose : durano quello che durano. Se il trattato tedesco non era applicato, non sarebbe il primo della Storia. »
C'était de Gaulle, Fayard, 1997 libro 2, p 231

Nel prossimo articolo de Gaulle riceve la prova che i Tedeschi vogliono dirottare il trattato dell'Eliseo.

fonte
Traduzione Gigi Houille

Peggio del rumore degli stivali...
    ...il silenzio delle pantofole !
                                                       
Max Frisch