Più
di 50 anni di mistificazione del trattato franco-tedesco dell'Eliseo
15 prove per smontare la propaganda :
Dopo
il 50° anniversario del trattato franco-tedesco dell'Eliseo del 22
gennaio 1963 e del tsunami di propaganda europeista che invadé i
media francesi per questa occasione, è utile fornire un antidoto. Si
tratta di una cronologia illuminante degli eventi che hanno circondato
questo famoso trattato e la non meno famosa “coppia franco tedesca”
che né è sensata essere nata.
Fondata
su 15 documenti irrefutabile, questa cronologia permetterà al
lettore di smascherare precisamente le bugie svergognate che i media
e i dirigenti politiche spargono. I L'idea di de Gaulle
II Kenedy Knappstein e il trattato dell'Eliseo
III Il doppio gioco tedesco
IV De Gaulle tra rabbia e delusione
V Voglia tedesca di dirottare l'OFAJ (ufficio franco tedesco per la gioventù)
VI La nuova strategia gollista
VII Descrizione della strategia americana e voglia di contro-peso
VIII La vera strategia della Germania
IX Conclusione
V Voglia tedesca di dirottare l'OFAJ (ufficio franco-tedesco per la gioventù)
DOCUMENTO
N°9 :
- 14
novembre 1963 : RABBIA
DI CHARLES DE GAULLE DAVANTI LA VOLONTÀ TEDESCA DI DIROTTARE GLI
OBBIETTIVI DELL'UFFICIO FRANCO-TEDESCO DELLA GIOVENTÙ (OFAJ)
« E'
uno brutto scherzo ! E' contrario al trattato ! Non dobbiamo reintrodurre
l'Inghilterra con questo mezzo ! Gli Tedeschi, occorre mandarli a quel paese, non sarebbe la prima volta nella Storia. Basta solo a dire NO,
basta solo a non coricarsi »
Qualche mesi dopo, il presidente della Repubblica francese ebbe l'occasione di misurare molto concretamente il dirottamente completo degli obbiettivi, furberia che gli tedeschi intendevano applicare al trattato dell'Eliseo.
E'
Maurice Herzog, segretario di Stato alla gioventù e allo sporto e
presidente dell'ufficio franco-tedesco della gioventù (OFAJ) creato
dallo trattato, che rivelò in consiglio di ministri, facendo
ingenuamente la domanda per sapere se l'OFAJ poteva occuparsi di
sviluppare le relazione tra europei e notevolmente con giovani
Brinatici, e questo dopo una domanda dei tedeschi.
Cosi
lo rapporta Alain Peyrefitte:
Al consiglio dei ministri del giovedì 14 novembre 1963
Maurice Herzog (ministro della gioventù dei sporti) rende conto dell'impostazione del tutto nuovo ufficio franco-tedesco per la gioventù- questa creazione del trattato:
« Il governo tedesco è sensibile alle pressione del Bundestag e vuol mettere l'accento sugli aspetti europei del nuovo ufficio. Mi ha chiesto che una parte dei crediti favorisce gli scambi con giovani europei sopratutto con gli inglesi, per compensare la loro esclusione del mercato comune. Credo dovere accettare il principio di qualche viaggi di Francesi e Tedeschi in paesi europei altrui che Francia e Germania. »
Il Général esplode : « E' uno brutto scherzo ! E' contrario al trattato ! Non dobbiamo reintrodurre l'Inghilterra con questo mezzo ! Gli Tedeschi, occorre mandarli a quel paese, non sarà la prima volta nella Storia. »
Herzog
– quindi sto fermo.
Charles de gaulle : « Naturalmente ! O lo diventa se non lo è stato ! Basta solo a dire no, basta di non coricarsi. E' molto più semplice che salire l'Himalaya ! »
C'était
de Gaulle, Fayard, 1997, libro 2, p245
Maurice Herzog (119 – 2012) (a sinistra sulla foto) fu un alpinista e un uomo politico francese. Segretario di stato alla gioventù e agli sporti di 1958 al 1966, presidiò a partire del 1964 l'ufficio franco-tedesco per la gioventù (OFAJ) creato dallo trattato dell'Eliseo. Con una spedizione francese, Maurice Herzog era stato il primo a salire un vertice di più di 8000 metri, l'Annapurna, il 3 giugno 1950 (e solo tre anni più tardi, il 29 maggio 1953, che il neozelandese Edmund Hillary e il sherpa Tensing Norgay vinceranno l'Everest (chomolungma in Tibetano/ Sagarmatha in Nepalese). La prodezza di Maurice Herzog, che ha avuto le ditta dei mani e piedi congelati nella spedizione fu molto popolarizzata in Francia con la prima pagina di Paris Match, il film “vittoria sull'annapurna” e il libro “Annapurna premier 8000”. E' a questa prodezza che Charles de Gaulle fecce allusione in modo ironico.
Il prossimo articolo parlerà della nuova strategia che decide de Gaulle per fare contro peso alla voglia anglo-sassone.
fonte
Traduzione Gigi Houille
Peggio del rumore degli stivali...
...il silenzio delle pantofole ! Max Frisch
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